sabato 13 settembre 2008

Fini:"Destra si riconosca nell'antifascismo"



ROMA - "Chi e' democratico e' a pieno titolo antifascista, la destra deve riconoscersi nell'antifascismo". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, ospite di "Atreju 08". Fini ha aggiunto: "La destra italiana, e a maggior ragione i giovani, devono senza ambiguita' dire alto e forte che si riconoscono in alcuni valori presenti nella Costituzione, come liberta', uguaglianza e solidarieta' o giustizia sociale". E ancora: "Se in Italia non e' stato cosi' agevole e' perche' non c'e' stata una destra in grado di dire che ci riconosciamo in pieno nei valori anti-fascisti". (Agr)
manco il pd..

Che Fini non amasse il fascismo lo si sapeva ma se non lo ama perchè lo nomina sempre dico io.
Fini va politicamente e culturalmente contrastato non sul terreno del fascismo/antifascismo. Andare su quel terreno vuol dire andare fuori gioco, farsi mettere all'angolo. Va contrastato dimostrando che lui non c'entra nulla con una qualsiasi Destra politica e/o culturale. Non è di destra radicale, e questo va da sé, ma non è nemmno di Destra Conservatrice o Reazionaria. Fini è semplicemente un arrivista Nè di Destra né di Sinistra. Non è niente. È un ingranaggio di un Sistema atto allo sfruttamento e alla messa in estinzione di ogni idea di Patria.

2 commenti:

  1. Del resto "ER CAGHETTA" è l'unico soprannome che non gli ho affibbiato io. Glielo diedero i suoi camerati 30 anni fa...

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  2. fini.lurida teppa vigliacca boia pezzente penoso di un cane...
    ancora piu'cagare mi fanno i poveri montoni ex colleghi di AG presenti all'atreju che hanno ascoltato e magari applaudito.
    Non mi pento di aver militato in an, perche' l'ho fatto con coscienza, sebbene non lo rifarei. Avverto solo disprezzo e non rancore, solo ho voglia di capire quale articolata filosofia arrancheranno ora quei meschini che indossano ancora la celtica al collo per giustificare il loro perdurare nel Pdl. Saranno specchi sui quali arrampicarsi, la verita'piu' limpida e che mancano i coglioni e la volonta' di uscire fuori dai giochi della convenienza becera, del nauseabondo destreggiarsi con la verita' per uscire puliti da un mare di merda in cui sguazza da sempre. Che si fottano e facciano pure le loro considerazioni saccenti,non si tratta di motti ultras o di cagate imbevute di fanatismo: i penso che con un sistema di valori e di vita piu' grande dei poster nelle stanzette o degli sfondi sul cellulare, se vogliamo con una fede, non si gioca ma la si difende come se fosse la cosa piu' sacra. Questa e' la piu' importante e splendente differenza tra noi e queste vistose caccole del naso.

    Che il destino ci trovi sempre forti e degni.

    Matteo Cobalto

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