mercoledì 26 novembre 2008

RBN SALERNO: DIVINA RBN tutti i mercoledi dalle 20 alle 21

Dal 26 novembre e per tutti i Mercoledì dalle 20 alle 21

appuntamento con Divina RBN la web radio in diretta dalla costiera amalfitana


www.radiobandieranera.org

mercoledì 19 novembre 2008

alla prossima ragazzi...














Si è concluso Domenica 16 Ottobre a Minori il consueto appuntamento autunnale del torneo di calcio a5 dedicato alla Santa patrona Trofimena, organizzato dal circolo La Destra.
Un centinaio i ragazzi, dai 15 ai 26 anni, hanno partecipato alla competizione formando delle squadre. In tanti hanno supportato l’iniziativa anche dall’esterno, confermando la natura di un’iniziativa che oltre lo sport è anche occasione di aggregazione. A dare sostegno tecnico all’organizzatore Antonio Cioffi per referti e arbitraggio è risultato fondamentale il ruolo di Luigi Aceto, Giorgio Fraulo, Manuel Proto, Ciro Gatti, Alfonso Proto, Flavio Carretta. Dopo la benedizione del parroco, il match si è svolto in piena regolarità diventando a tratti molto acceso. Assoluto equilibrio tra le due squadre, tanto che finisce in parità e la vittoria si decide ai rigori per una rete di differenza. Tra goliardia e musica sono state consegnate le premiazioni ed i riconoscimenti. La formazione che si è aggiudicata il titolo è composta da: Andrea Avallone, Gennaro Infante, Alessio Lupo, Michele Sammarco, Cristian Proto, Alessandro Coccurullo, Giuseppe Milo. “Speriamo come sempre di aver realizzato qualcosa di utile e buono per tutta la gioventù locale, ovviamente anche per chi non è di destra”, le parole di Matteo Cobalto, responsabile del circolo costiero de La Destra

tratto da positanonews.it

martedì 18 novembre 2008

chi viene vale chi non viene è un vile

Domani, alle 19.30, tutti in sezione per l'assemblea del movimento

Ordine del giorno:

1.Diffusione e pubblicizzazione per giornalino, radio, blog. Prossimo presidio previsto ad Amalfi.

2. Programmazione raccolta firme per il mutuo sociale del 2009

3. Mobilitazione per eventuale visita di Storace in costiera. Prospettive de La Destra per le prossime provinciali ed amministrative

seguirà cazzeggio e birra

signorsimonsignore...

Basta che un prete dica la sua per ottenere quello che vuole in cinque minuti, alla faccia di settimane di proteste da parte di migliaia di studenti.
Il governo taglia alle scuole pubbliche ma da a quelle private...Bocchino sottolinea l'importanza delle scuole Cattoliche, giusto quindi che pensi a pagare lo stato quello che la chiesa potrebbe pagarsi benissimo da sola...Il PD non ribatte, peggio: rivendica come fosse un merito che i finanziamenti alle scuole private cominciarono col governo D'Alema (qualcuno ricorderà).
Dunque, che dire...Non prendetemi per superficiale nè per estremista, ma mentre un tetto crolla sulla testa di un ragazzo in una scuola pubblica causando una morte assurda, se è questa la reattività della classe politica allora non posso che augurarmi che il prossimo tetto a crollare sia quello del parlamento.
Non voglio, infine, abbandonarmi all'anticlericalismo gratuito. Non lo trovo producente. Anche perchè oramai l'ingerenza di alcuni ambienti nella politica e l'economia della nazione è radicata a tal punto da far concorrenza a Bassolino. Sto dicendo che mi arrendo? Forse sono abbastanza realista per capire che la pulizia dei mercanti dal tempio è ancora un traguardo lontano...

lunedì 17 novembre 2008

LE PRINCIPALI DOMANDE SUL MUTUO SOCIALE


Cosa sto firmando?
Una legge che obbliga la Regione a costruire case da dare in proprietà a chi non ne possiede una.
Perchè solo gli italiani possono accedere al Mutuo Sociale?
La formula del Mutuo Sociale non è una formula di assistenza alloggiativa e prevede un rapporto "vita natural durante"fra colui che usufruisce del Mutuo Sociale e l' Ente Regionale per il Mutuo Sociale. Visto il carattere permanente e definitivo di tale formula essa non è applicabile se non ai cittadini italiani residenti nella regione in questione da almeno5 anni. Per le altre categorie rimangono peraltro le normali formule di assistenza alloggiativa.
Come reperisce i terreni gratuiti l' Ente Regionale per il Mutuo Sociale?
Una recente legge destina i terreni di proprietà del demanio in proprietà alle regioni. Ovvero ogni regione avrà un proprio demanio. L'Istituto Regionale per il Mutuo Sociale avrà un ufficio tecnico che individuerà i terreni idonei alla costruzione dei nuovi quartieri.
La Legge Regionale per il Mutuo Sociale stabilisce che tutto il patrimonio immobiliare "utile" - sia esso costituito da terreni,ovvero da stabili già edificati, ma vuoti - venga iscritto, con la finanziaria regionale, nel patrimonio del costituendoIstituto. Analogo passaggio dovrà essere effettuato dai comuni per quanto attiene alle aree in proprio possesso.
Una variante di piano regolatore, permetterà poi a tutte queste aree, di essere finalizzate all'edilizia residenziale pubblica per l'assistenza abitativa.
Perché la proprietà della casa è vincolata?
La casa è un'integrazione spirituale alla vita dell'uomo e deve cessare di essere un capitale economico. Senza un tetto non può esistere nessuna famiglia. La casa ottenuta con Mutuo Sociale è a tutti gli effetti di proprietà della famiglia,ma occorre impedire alla famiglia in questione di rischiare di perdere questo bene vitale. Con la proprietà vincolata, la casa non può essere messa a garanzia di nessun prestito o ipoteca, non può essere pignorata da nessuna banca o creditore,
non può essere venduta o affittata impedendo di fatto qualsiasi speculazione.
Proprietà vincolata: come è possibile?
Pagate tutte le rate del Mutuo Sociale la famiglia diventa proprietaria del 95% della casa. Il restante 5% rimane di proprietà dell' Ente Regionale per il Mutuo Sociale che lo inserisce nel proprio patrimonio indisponibile. In questa maniera il proprietario della casa non può rivenderla, ipotecarla od affittarla a terzi.Di fatto la casa comprata con Mutuo Sociale quindi, non si tramuta in capitale economico, ma resta nei limiti della sua funzione naturale, che è quella di dare un tetto alla famiglia. Il bene essendo diviso in proprietà con l'Ente Regionale per il Mutuo Sociale non può essere ne pignorato ne confiscato.
La casa ottenuta con Mutuo Sociale si può rivendere?

Solo all' Istituto Regionale per il Mutuo Sociale. La casa verrà pagata lo stesso prezzo pagato all'Istituto calcolando naturalmente l'inflazione.
Ho pagato tutto il Mutuo Sociale e la casa è di mia proprietà. Non potendo rivenderla o affittarla praticamente ho buttato alle ortiche i miei soldi?
Assolutamente no. Anzitutto la tua famiglia ha vissuto e può vivere nella tua casa e nessuno può portartela via. Inoltre se le possibilità economiche ti permetteranno di comprare un'altra casa ciò che hai versato ti verrà restituito e la casa tornerà di proprietà dell' Istituto Regionale per il Mutuo Sociale che la venderà ad una famiglia in lista per il Mutuo
Sociale.

Questa è l'Italia di oggi: chi può cerca di barare. Non si rischia che le case vadano a chi non ne ha diritto?
Qualsiasi legge senza il dovuto controllo può essere infranta. L' Istituto Regionale per il Mutuo Sociale operando come ente autonomo avrà a disposizione tutti i mezzi per effettuare ricerche sui cittadini iscritti nelle liste o che hanno usufruito del Mutuo Sociale. Comunque non si può giudicare una legge in base ad un eventuale disservizio degli organi preposti al mantenimento della legge.
L'Italia non ha i soldi per costruire tutte queste case…
Al Mutuo Sociale non servono i soldi dello Stato. In una fase iniziale, per i primi lotti di costruzione, utilizzerà i fondi statali ed europei già destinati all'edilizia pubblica, ma dopo il primo lotto di costruzione le case verranno costruite con i soldi incassati dalle rate pagate dalle famiglie che già hanno ricevuto la casa a Mutuo Sociale e con gli introiti dell'affitto dei locali commerciali dei nuovi quartieri che saranno di proprietà dell'Istituto. Questo creerà un "Circuito economico
chiuso ed autosufficiente" che non necessita di risorse continue elargite da parte dello Stato. Diciamo che i fondi dello Stato servono solo per "accendere la miccia" e far partire il meccanismo.
Non si rischia che la maggior parte delle famiglie dichiarino furbescamente la TOTALE DISOCCUPAZIONE per non pagare le rate di Mutuo Sociale, inceppando così il meccanismo del “Circuito economico chiuso e autosufficiente”?
L'unico presupposto per perdere la casa ottenuta con Mutuo Sociale è quello di barare dichiarando il falso. Il fenomeno è diffuso nel caso degli affitti delle case popolari. Per quale motivo? Perché la condizione di affittuario tramuta la casa in cui si vive, da focolare sicuro a simbolo stesso della schiavitù della famiglia. Questa condizione genera un apatico disinteresse, se non odio, per il bene pubblico (la casa popolare). Inoltre barando non si rischia niente perché di fatto la casa popolare è l'ultimo gradino da cui nessuno può cacciarti.
Pagare un Mutuo Sociale, ovvero una rata estremamente sostenibile, per diventare proprietari e uscire dalla condizione di affittuario, verrà vissuta al contrario come una liberazione. Un obbiettivo agognato che difficilmente si rischierà di perdere per non pagare l'esigua rata.
Per stanare eventuali furbi l'Istituto Regionale per il Mutuo Sociale si doterà di un dipartimento di controllo ferreo, che invierà propri (ovvero alle dipendenze e agli ordini dell'Istituto) assistenti sociali ad indagare ed aiutare le famiglie che dichiarano lo stato di TOTALE DISOCCUPAZIONE.
I servizi connessi ad un quartiere di nuova costituzione ovvero l' "Urbanizzazione": chi li paga?
L'urbanizzazione è a carico dell' Istituto Regionale per il Mutuo Sociale. In cambio l'Istituto sarà proprietario dei serviziovvero dei locali commerciali che affitterà in base ad un progetto stabilito di destinazione organica delle attività produttive.
Gli introiti degli affitti ripagheranno l'urbanizzazione e alimenteranno il circuito economico chiuso dell' Istituto.
Quali sono i criteri della lista d'attesa per il Mutuo Sociale?
I requisiti sono quelli indicati dall'art. 5 della Legge per il Mutuo Sociale. A parte alcune modificazioni si fa salva l'attuale procedura di redazione delle graduatorie sulla base di parametri quali reddito familiare, componenti del nucleo familiare, eventuale presenza di disabili o di persone anziane. Ci sono due condizioni vincolanti per accedere alla lista: essere cittadino italiano residente da 5 anni nella regione dove si ottiene il Mutuo Sociale e che nessun componente della famiglia sia proprietario di altro immobile. I criteri delle lista verranno definiti nella legge istitutiva dell'ente e saranno simili ai criteri usati da altri enti. Prima famiglie con figli in
condizione economica precaria ecc. ecc.
Dove trova i fondi la regione per costruire il primo lotto di case a "Mutuo Sociale"?
Risposta semplice:
Utilizzerà i fondi per l'edilizia residenziale pubblica e gli specifici finanziamenti europei. Dopo la costruzione del primo lotto si instaurerà un circolo economico chiuso, in cui i soldi incassati dalle rate pagate da chi usufruisce del Mutuo Sociale e i soldi incassati dall'affitto dei locali commerciali saranno destinati alla costruzione dei nuovi quartieri da destinare a Mutuo Sociale.
Risposta complessa:
La L. 431/98, all'art. 11, dispone l'istituzione, presso il Ministero dei Lavori Pubblici, di un fondo nazionale per l'accesso alle abitazioni in locazione; il suo ammontare viene stabilito, di anno in anno, con la legge finanziaria. Giusto per fornire una idea dell'ammontare di queste cifre diciamo che la legge modificativa di quella appena citata - L. 21/01, art. 3 comma 2 - nella parte riguardante il programma sperimentale per la riduzione del disagio abitativo, autorizza
l'assunzione di impegni di spesa quindicennali per 70 miliardi a partire dal 2000 e per 81 miliardi a partire dall'esercizio successivo.
La copertura di tale cifre avverrà grazie ad una corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto nel capitolo "fondo speciale". Tali risorse, unitamente a quelle messe a disposizione da IACP - in qualunque modo denominati - e Regioni- più province autonome di Trento e Bolzano - costituiranno contributi alle cooperative di costruzione, che già tanti
danni e disperazione hanno seminato, ed ai comuni interessati.
Per dirla in breve, i fondi esistono - la loro "abbondanza" dipende solo dalla volontà politica - ma vengono sperperati con la formula dei contributi "in conto affitto" - per quelle fasce particolarmente disagiate - ed in "conto costruzione"- per quei costruttori che hanno più peso politico. Inoltre l’Istituto Regionale per il Mutuo Sociale in qualità di ente pubblico che opera su beni immobili, non avrà certamente problemi (al contrario di giovani coppie e precari) a ricevere
i finanziamenti anche da istituti di credito privati, se i fondi dello Stato risultassero indisponibili anche per la prima fase di costruzione.

proposta di legge regionale per il MUTUO SOCIALE

Questo disegno di legge è stato creato per la Regione Lazio e fa riferimento a specifiche Leggi
Regionali del Lazio. Non è possibile dunque presentarlo così come è scritto in altre Regioni.
E' al contrario abbastanza semplice modificarlo per adeguarlo ad altre Regioni o addirittura a
Comuni.
Proposta di Legge Regionale
Disciplina delle funzioni amministrative regionali e locali in materia di edilizia residenziale pubblica.

PREAMBOLO

DARE ATTUAZIONE ALLA COSTITUZIONE ART. 47, COMMA 2
“(La Repubblica) favorisce l’accesso del risparmio popolare
alla proprietà dell’abitazione (omissis…)”
Fino ad oggi non è stato varato alcun provvedimento che realmente abbia favorito l’accesso del
risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, come impone la costituzione della Repubblica
Italiana.
Preso atto dell’emergenza casa – da tutti riconosciuta – che flagella soprattutto le grandi città, non
sembra più rinviabile l’impostazione di un progetto attuativo del dettato costituzionale, che disponga
perché anche i meno abbienti possano accedere alla proprietà dell’abitazione, pagando una rata
di mutuo sostenibile, che abbia un impianto sociale e che da un lato favorisca l’accesso alla proprietà
delle fasce di popolazione a basso reddito e dall’altro garantisce lo stato da abusi e speculazioni.

Arrtt.. 1
La presente legge è istitutiva dei Dipartimenti Regionali per il Mutuo Sociale, dipartimenti, dotati di
propria autonomia, secondo quanto disposto dall’art. 3, comma 2, da inserirsi all’interno delle
Aziende Territoriali per l’edilizia residenziale pubblica, secondo quanto disposto dalla LR 30/03, art.
2, con specifiche funzioni atte a garantire la realizzazione e la vendita, con la formula del “mutuo
sociale”, di manufatti di edilizia residenziale pubblica destinata all’assistenza abitativa.
Intende altresì affermare il principio in base al quale tutto il patrimonio immobiliare destinato
all’assistenza abitativa, deve entrare nella sfera della proprietà dei legittimi assegnatari, attraverso
assegnazioni, per gli stabili di nuova costruzione, ovvero attraverso cessioni, così come disposto
dal’art 6, con la formula del “mutuo sociale”.

Arrtt.. 2
((Prriinciipii))
I Dipartimenti Regionali per il Mutuo Sociale, da qui dipartimenti, hanno lo scopo di garantire il
diritto alla proprietà della casa a tutti i coloro i quali siano in possesso dei requisiti soggettivi prescritti
dall’art. 5 comma 2, secondo quanto stabilito dalla LR 12/99 art. 10. Le funzioni genericamente
assegnate alle ATER dalla LR 30/02 art. 3, comma 1, lettere d) ed e), devono intendersi trasferite
ai rispettivi dipartimenti.
I quartieri di nuova costruzione dovranno rispondere a criteri di bio architettura tradizionale, a
bassa densità abitativa, con tecniche innovative in materia di fonti energetiche rinnovabili e spazi
comuni da destinare ad aree verdi attrezzate fruibili dagli abitanti.
Proposta di Legge Regionale
per il Mutuo Sociale

Arrtt.. 3
((Funziionii e compiittii))
1. I dipartimenti hanno la specifica funzione di attuare le indicazioni ricevute dai comuni, ex LR
12/99 art. 4, comma 1, lettera d, così come recepite ai sensi della LR 30/03 art. 5, comma 1, lettera
a, attraverso l’edificazione di quartieri, nel rispetto di quanto disposto dal piano urbanistico, e
secondo i principi di cui all’art. 2, comma 2.
2. a tal fine si prevede l’autonomia finanziaria, di bilancio e gestionale rispetto ai rispettivi ATER di
appartenenza. Tutti i beni demaniali trasferiti alla Regione, dovranno annualmente essere iscritti
nello stato patrimoniale dei dipartimenti, con la legge di bilancio regionale. Stessa sorte spetta al
fondo regionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, ex LR 12/99 art. 14, in ragione
non inferiore ai due terzi. Ai dipartimenti è concessa facoltà di reperire fondi anche dal mercato
privato ovvero da aziende pubbliche, per mezzo di convenzioni, sponsorizzazioni ed analoghe
formule contrattuali, secondo la logica dell’integrazione tra settori pubblico e privato.
3. le procedure di evidenza pubblica di cui alla LR 30/02, art. 3, comma 2, dovranno costituire, per
le aziende appaltatrici, semplice prestazione di servizi. In nessun caso gli aggiudicatari del bando
entrano in possesso del manufatto edile, che invece è iscritto nell’attivo patrimoniale del dipartimento.
La procedura di aggiudicazione non potrà prevedere ribassi, in quanto il valore del manufatto
dovrà coincidere con il suo prezzo di costo – calcolato sulla base di costo di materiali di qualità
e di mano d’opera qualificata – e dovrà tener conto unicamente della rispondenza del progetto
ai principi di cui all’art. 2, della capacità realizzativa e innovativa dell’impresa, dell’impatto occupazionale
e ambientale e di altri criteri stabiliti di volta in volta. Al termine della costruzione, di tutti
i locali commerciali individuati dal progetto, verranno assegnati con il vincolo della destinazione
stabilita, in sede di aggiudicazione, secondo le indicazioni del comune su cui l’immobile insiste.
Arrtt.. 4
((Muttuo Sociialle))
Le competenze dei comuni e degli ATER – LR 12/99 artt. 4 e 5 – restano invariate. La formula dell’assegnazione
subisce invece una radicale modificazione, in quanto, secondo il disposto dell’art. 2,
configurata come vero e proprio passaggio di proprietà.
La rata mensile versata dagli assegnatari rappresenta una quota, in nessun caso superiore ad un
quinto del reddito del nucleo assegnatario, secondo la configurazione prevista dalla LR 12/99, art.
11, comma 5, del totale del debito – calcolato aggiungendo al costo di costruzione dell’alloggio la
quota interessi sulla base del tasso ufficiale annualmente adeguato – ripartito secondo piani di
ammortamento “personalizzati”, appunto, sulla base del reddito familiare e, se necessario, rimodulato
secondo le variazioni di reddito disponibile.
Se tutti i membri maggiorenni del nucleo familiare risultano disoccupati, la famiglia può dichiarare
lo stato di “totale disoccupazione” ed il pagamento delle rate viene sospeso senza che si perda il
diritto di proprietà. La famiglia riprenderà il pagamento delle rate quando tornerà ad avere introiti
economici.
Estinto il finanziamento, il novantacinque per cento dell’alloggio entra nella piena disponibilità della
famiglia assegnataria; il restante cinque per cento resta di proprietà del dipartimento, il quale provvede
ad iscriverlo in bilancio quale attività patrimoniale indisponibile. La quota di proprietà del
dipartimento tuttavia costituisce vincolo nei confronti degli assegnatari, i quali, in alcun modo, possono
alienare, affittare, concedere, a qualsiasi titolo, prestare in garanzia o ipotecare l’immobile a
terzi.
L’immobile ottenuto con la formula del mutuo sociale è economicamente inerte. I successivi passaggi
che caratterizzeranno la vita del bene saranno sempre soggetti a verifica da parte del dipartimento,
secondo quanto disposto dal regolamento attuativo.
Arrtt.. 5
((rrequiissiittii ssoggettttiivii perr ll’’accesssso))
Per i requisiti soggettivi vale quanto disposto dalla LR 12/99, agli artt. 11, 12 e 13, fatte salve alcune
modificazioni:
1. all’art. 11, comma 1, lettera a), va aggiunto, per i cittadini stranieri, l’obbligo di soggiorno che si
protrae da non meno di anni cinque.
2. l’art. 11, comma 1, lettera b), va integrato con l’espressa previsione che la residenza anagrafica
debba ricadere all’interno del territorio regionale.
3. l’art. 11, comma 1, lettera c), va integrato con un’altra figura: quella dell’intestario di mutuo ipotecario,
destinato all’acquisto della prima casa, titolare di unico rapporto di lavoro a tempo determinato.
4. all’art. 11, comma 1, lettera f), viene abrogato il passaggio relativo ad eventuali occupazioni senza
titolo di alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati all’assistenza abitativa.
5. all’art. 13, comma 1, la lettera e) viene integralmente sostituita con la dicitura “mancato pagamento
della quota di mutuo sociale in presenza di introiti economici accertati”.
Arrtt.. 6
((alliienaziione dell pattrriimoniio iimmobiilliiarre rregiionalle))
l’intero patrimonio immobiliare, attualmente disponibile nel patrimonio della Regione ovvero delle
ATER, deve essere alienato, secondo i piani disposti dalla LR 12/99 e successive modificazioni, con
la formula del mutuo sociale, ai legittimi assegnatari. Il prezzo di vendita sarà calcolato decurtando
dal valore dell’immobile, l’ammontare di quanto già versato a titolo di canone. L’importo eventualmente
residuo, sarà ripartito in rate mensile secondo il meccanismo previsto dall’art. 4, comma 1.

venerdì 14 novembre 2008

A Casal di Principe c'è la camorra, il PD e Bassolino.

Ho ricevuto la seguente email:
"il 15 novembre a Casal di Principe sarà una giornata per la legalità e contro la camorra. Interverranno Tino Iannuzzi (segretario regionale Pd), Enzo Iodice (segretario Pd di Caserta), Nicodemo Petteruti (sindaco di Caserta), Alessandro De Franciscis (presidente della Provincia di Caserta), Antonio Bassolino (presidente della Regione Campania), Pina Picierno e Walter Veltroni".

Far parlare Bassolino di legalità è come permettere ad un pedofilo di occuparsi di tutela dei minori. E' vero che nemmeno gli altri ospiti scherzano, ma con Bassolino - uno che ha più processi penali pendenti che denti cariati - si raggiunge il climax. A Casal di Principe di delinquenti ce ne sono già troppi e sabato si rischia il sopraffollamento. Se almeno le forze dell'ordine facessero una retata, potremmo quantificare il numero dei pregiudicati presenti che hanno sempre supportato Bassolino e, quindi, il PCI/Pds/Ds/Pd.

Veltroni non creda di poter prendere per i fondelli le persone: in Campania la regione, tutte le province e i principali comuni (anche i non capoluoghi: Pompei e Giugliano sono i casi più emblematici) sono amministrati da decenni da esponenti del suo partito e gli scandali si ripetono ogni giorno. Eviti, pertanto, queste baggianate per richiamare i media e ripulisca il suo partito se ne è capace.
Per fortuna a consolarmi ci sarà la mia amatissima Pina Picierno che, con la sua beltà, illuminerà la serata.

Demitianamente, of course.

N.B. Credevo che Sandro De Franciscis, che già aveva abbandonato la Margherita, stesse ancora nell'Udeur di Mastella, invece ora è diventato dirigente del PD. E' difficile stare dietro ad uno che cambia partito ogni 6 mesi.

domenica 9 novembre 2008

Dal muro di Berlino al crollo Wall Street.


Il 9 novembre 1989 il muro di Berlino crollò portandosi dietro il comunismo. Allora io collezionavo le bandiere adesive di tutte le nazioni che uscivano dai pacchetti delle patatine e chiesi se quella dell'Urss fosse cambiata. Suor Adalgisa, che oggi fa la missionaria in Africa, mi spiegò un po' di cose, ma non compresi appieno la portata dell'evento.

Oggi, a quasi 20 anni esatti di distanza, è il capitalismo che sta per sgretolarsi. Finalmente, dopo due secoli dalla rivoluzione illumista(protestante e ateista!), le due espressioni dello stesso materialismo stanno per essere sepolte E', da questo punto di vista, significativo che il simbolo del potere economico mondiale sorga a Wall Street, strada che, con Berlino, rievoca un muro.

Ein Volk, ein Reich, ein bier!

venerdì 7 novembre 2008

giovedì 6 novembre 2008

Al via il congresso de LA DESTRA


“Vivere di idee per non morire di potere”. È il titolo della mozione che Francesco Storace presenterà oggi al primo congresso costitutivo de La Destra. Nelle 32 pagine del documento si enunciano le iniziative e le misure per dar vita ad una “nuova Italia per davvero”, a partire dalla “necessaria unità nazionale” fino allo “Stato giusto”, passando attraverso la tutela della famiglia, il superamento della “precarietà gelida” nel lavoro e la revisione del sistema fiscale.

La mozione congressuale è densa di citazioni autorevoli e tutte ad effetto che ricordano da vicino la dialettica del Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante, i cui valori La Destra non intende cancellare: “La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli” (Aristotele); “La forza non deriva dalle capacità fisiche, ma da una volontà indomita” (Gandhi); “Continuo a professarmi uomo di destra: ma la mia destra non ha niente a che fare con quella ‘pataccà di destra che ci governa” (Montanelli); “Non si è perduto niente quando ci resta l’onore” (Voltaire).

“Gli ideali - scrive Storace - sono come le stelle: non possiamo raggiungerli, ma ci danno la rotta”.

Brigate di Frontiera

Capolavoro!

Abbatangelo passa a LA DESTRA

La Federazione provinciale de LA DESTRA di Napoli comunica- in una sua nota- l'adesione dell'on.le Massimo Abbatangelo al partito. Si tratta -afferma il portavoce provinciale Maurizio Bruno- di una decisione importante che si colloca in un momento significativo per la destra italiana.
Dal suo canto l'on.le Abbatangelo ( consigliere comunale di Napoli dal 1964 al 1987-deputato al Parlamento per quattro legislature 1979/1994-europarlamentare- dirigente nazionale del MSI e di Alleanza Nazionale-oggi componente dell'Assemblea Nazionale) afferma che a pochi giorni dal primo Congresso nazionale de LA DESTRA che si svolgerà il 7/8/9 a Roma, era giusto schierarsi al fianco di Storace e dei suoi amici di sempre, Antonio Rastrelli, Bruno Esposito, Michele Florino, Maurizio Bruno e tanti altri, per riaffermare con forza quei valori che la Destra ha strenuamente difeso in Italia sin dal dopoguerra e che sono indispensabili per la crescita morale e civile della Nazione italiana, soprattutto in un momento come l'attuale di crisi generalizzata del Paese e dell'incertezza e delle contraddizioni nelle quali si muove l'attuale Governo.
Il mio impegno-conclude la nota- sarà particolarmente incentrato nel risanamento morale, civile, sociale ed economico della Campania e quindi nell'avvicendamento delle "giunte rosse" che hanno contribuito all'attuale grave degrado istituzionale, affinchè si apra una fase nuova e profondamente diversa.

Seminario di Ernst Nolte a Napoli.

A Napoli, dal 16+1 al 21 novembre 2008, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Palazzo Serra di Cassano in via Monte di Dio), si terrà un seminario tenuto dallo storico Ernst Nolte

Ernst Nolte (Università di Berlino):
LA “RIVOLUZIONE CONSERVATRICE” NELLA GERMANIA DELLA REPUBBLICA DI WEIMAR
Lunedì 16+1 Introduzione con uno sguardo particolare alle Considerazioni di un impolitico di Thomas Mann. - Oswald Spengler: il profetico pensatore della storia e il polemista politico.

Martedì 18 Ludwig Klages: il precoce paladino dell'ecologia - Karl-Schmitt: il grande giurista e il temporaneo avvocato difensore della Repubblica di Weimar.

Mercoledì 19 Artur Moeller van den Bruck: “popoli giovani” e “terzo Reich” tedesco. - Ernst Jünger: la personificazione del soldato del fronte e il pensatore della “mobilitazione totale”.

Giovedì 20 Ernst Niekisch: il nazionalbolscevico – per odio contro “l’Occidente” o per rifiuto del nazionalsocialismo? - August Winnig: il proletario antimarxista.

Venerdì 21 Karl Otto Paetel e Otto Strasser: i nazionalsocialisti “rivoluzionari” contro il nazionalsocialismo “borghese” di Hitler - Sintesi e problematiche conclusive.

mercoledì 5 novembre 2008

Yes, we can (now)!

Rex et decus Europae come Carlo Magno

Europa Nazione, Rivoluzione! Europa Nazione, Rivoluzione!
Europa Nazione, Rivoluzione! Europa Nazione, Rivoluzione!
Europa Nazione, Rivoluzione! Europa Nazione, Rivoluzione!
Europa Nazione, Rivoluzione! Europa Nazione, Rivoluzione!
Europa Nazione, Rivoluzione! Europa Nazione, Rivoluzione!
Europa Nazione, Rivoluzione! Europa Nazione, Rivoluzione!
Europa Nazione, Rivoluzione! Europa Nazione, Rivoluzione!
Europa Nazione, Rivoluzione! Europa Nazione, Rivoluzione!
Europa Nazione, Rivoluzione! Europa Nazione, Rivoluzione!


Ora se po' fa...

La colonia celebra il nuovo padrone.

Intanto Carlo Parlanti è detenuto in USA da innocente.

28 minuti su 30 del principale telegiornale italiano sono stati occupati da servizi di gossip apologetici del nuovo presidente di uno stato straniero. E' un dato che la dice lunga sulla serietà dei media nostrani. D'altra parte, è pur vero che Fini, Schifani, Veltroni e tutti i camerieri del parlamento si stanno affannando per attirare a sè le simpatie del nuovo padrone dell'ex prima potenza mondiale. E' evidente che hanno già dimenticato di aver servito per 8 anni la premiata ditta Bush e Cheney, la cui linea è stata sconfitta dal recente risultato elettorale. Almeno oltreoceano, gli elettori hanno avuto la possibilità di prendere definitivamente le distanze dalla politica terroristica di Israele e dall'arroganza dei neocons alla Kagan.

Intanto, mentre i camerieri sono presi dall'operazione simpatia, CARLO PARLANTI è detenuto in un carcere statunitense per un delitto che non ha mai commesso nell'indifferenza della Vitalia, lo stato di cui è cittadino (ma si può essere cittadini di una colonia?).

Tanto più che i media USA stanno insultando gli investigatori italiani per influenzare l'andamento del processo sull'omicidio di Perugia e fare pressioni a favore di Amanda Knox, una delle tante tossicomani venute nella colonia italiana credendo - come tutti gli americani dai tempi della strage impunita del Cermis - di poter fare quello quello che gli pare.

Detto questo, mi fa piacere che OBAMA abbia vinto
(se non altro perchè, almeno per un po', gli esterofili con la kippah daranno meno fastidio del solito. Vero caro Paolo Guzzanti?).

martedì 4 novembre 2008

Il 4 novembre è l'unica data che può unire tutti i popoli italiani.


* "La strada entra nella casa" del futurista Umberto BOCCIONI, artista che partecipò volontario alla Grande Guerra morendo, poco più che trentenne, a causa di una caduta da cavallo.
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Forse non tutti sanno che la celebre canzone la "Leggenda del Piave" è stata composta dal napoletano E. A. Mario, nome d'arte di Ermete Giovanni Gaeta, uno dei più grandi musicisti di inizio '900. E' una curiosità che ci rivela come la Grande Guerra sia stata l'occasione per attivare un primo contatto tra popoli diversissimi che si trovarono a combattere assieme. Dopo i massacri dello stato sabaudo contro un Sud orfano del proprio legittimo sovrano, i soldati meridionali divisero la trincea con gli annessori per completare il processo risorgimentale. Operazione che è miseramente fallita, visto che,dopo 90 anni, la penisola continua ad essere abitata da popoli che si considerano estranei tra loro, ma che non toglie valore al fatto che, per un momento storico, c'è stato comunque un comune sforzo per unire davvero le Italie.

E' giusto ricordare eroi come l'istriano Nazario Sauro, Cesare Battisti, Francesco Baracca (l'aviatore "rampante"), l'ammiraglio siciliano Luigi Rizzo, Gabriele D'Annunzio , Guido Keller, Enrico Toti, Ettore Muti (volontario a 14 anni!) o AMEDEO D'AOSTA (l'unico Savoia davanti al cui nome mi inchino, tanto più che è stato un meridionale d'adozione avendo frequentato il collegio della Nunziatella di Napoli e la facoltà di legge a Palermo).

Sono figure che non si studiano più a scuola e che andrebbero recuperate anche per onorare ogni nazione dello stivale.

Non dimentichiamo, infatti, che ci furono anche tanti meridionali che condivisero il Risorgimento (salvo magari ricredersi a conti fatti) come il napoletano Luigi SETTEMBRINI del quale mi piace sempre citare questa frase:

"La nazione consiste in una comune eredità ricca di ricordi e nel desiderio di farla rivivere".

Magari Settembrini, se vivesse oggi, la penserebbe come me; ma chi ha creduto in buona fede in un ideale di patria più grande, con i moti carbonari così come durante la Grande Guerra, merita ogni rispetto.

("I colori della gioventù").

N.B. Di celebrare iperbolicamente la Patria in tal dì dovrebbero farne a meno i tanti John Wayne nostrani che, proni da una vita per esterofilia e fondamentalismo atlantista, si sono fatti schiavi degli yankees. Infatti, che nell'anniversario di Vittorio Veneto si svolgano anche le elezioni in USA, è un segno del destino: se nel 1918 provammo a darci una terra comune non arrendendoci nemmeno a Caporetto, oggi siamo solo una colonia di un'ex prima potenza mondiale

lunedì 3 novembre 2008

1000 cuori una bandiera

O OBAMA, O MORTE!

di FRANCESCO STORACE.

Domani l’America va a votare, ed è ovviamente un evento atteso in tutto il mondo. Ho un’opinione tutta mia sulle elezioni statunitensi, che coincide con una speranza di fine dell’unilateralismo. Ma non solo. Credo di avere il dovere di dirla qui, sul blog che reca il mio nome.

Se vince McCain, la triste storia della gendarmeria mondiale continua.
Immaginiamo già la Palin in giro per il mondo a sparare cannonate contro chiunque rifiuti l’unicità di pensiero
.

Se vince Obama, è una rivoluzione, E non per il colore della pelle, come sciaguratamente disse l’attuale presidente della Camera qualche mese prima delle elezioni politiche, ma per la portata rivoluzionaria di idee che faticano a farsi strada nel mondo contaminato dalla smania privatizzatrice.
Provino a leggere, i cantori italiani di George W. Bush, i discorsi pronunciati da questo senatore di colore proveniente dall’Illinois e affermatosi grazie alla potenza comunicativa della rete.
Non ricorda certo politici di questa Italia un presidente che afferma che “il governo deve lavorare per noi, non contro di noi. Deve garantire le opportunità non solo ai più ricchi e influenti, ma a tutti gli americani che hanno voglia di lavorare”.
E cambiamento, secondo Barack, vuol dire che prima di quelli abituati a privatizzare i profitti e a socializzare le perdite, vengono quelli della spina dorsale: “Un sistema fiscale che non premi i lobbisti che hanno contribuito a farlo approvare, ma i lavoratori americani e le piccole imprese. Il mio programma prevede tagli fiscali del 95% a beneficio delle famiglie dei lavoratori. In questa situazione economica l’ultima cosa da fare è aumentare le tasse che colpiscono il ceto medio. E per l’economia, per la sicurezza e per il futuro del pianeta prendo un impegno preciso: entro dieci anni sarà finita la nostra dipendenza dal petrolio del Medio Oriente. Da presidente sfrutterò le nostre riserve di gas naturale, investirò nel carbone pulito e nel nucleare sicuro. Inoltre investirò 150 miliardi di dollari in dieci anni sulle fonti energetiche rinnovabili: energia eolica, energia solare, biocombustibili”.

Sistemati i profeti delle rottamazioni nazionali, c’è spazio per politiche sociali, da segnalare all’Italia che individua gli studenti e gli insegnanti come nemici e i malati come un costo: ”È giunto il momento di tenere fede all’obbligo morale di garantire una istruzione adeguata a tutti i bambini. Assumerò un esercito di nuovi insegnanti pagandoli meglio e appoggiandoli nel loro lavoro. È giunto il momento di garantire l’assistenza sanitaria a tutti gli americani. È giunto il momento di garantire ai lavoratori il congedo per malattia retribuito, perché in America nessuno dovrebbe scegliere tra mantenere il lavoro o prendersi cura di un figlio o di un genitore ammalato”.

Presidente Fini, è il colore delle idee quello che conta, almeno in America, e non quello della pelle…
Lo dica a Tremonti, Brunetta, Gelmini e compagnia…

sabato 1 novembre 2008

Falla girare:

http://it.youtube.com/watch?v=5wTeI_tatoY

Ragazzi è importante, guardatevi ‘sto video e fatelo girare.
Contiene le immagini che testimoniano inequivocabilmente la verità: i ragazzi liceali del Blocco volevano manifestare come tutti gli altri, ma i centri sociali composti da trentenni non ammettevano la loro presenza alla manifestazione studentesca (!!!).
Pensavano di impedirglielo aggredendoli, neanche a dirlo, le hanno prese…C’erano due camionette: una dei centri e l’altra del Blocco, entrambe contenevano mazze e caschi precauzionali. Uno scontro era quindi preventivabile, ma come vedrete a provocarlo sono stati i “giovani” di sinistra .
Vi renderete facilmente conto anche della cialtroneria dei giornalisti, la meschinità delle mobilitazioni indignate dei giovani comunisti, la pateticità di dichiarazioni dei Grillo, Veltroni, Di Pietro e pagliacci affini che prima di parlare, ovviamente, non l’hanno certo visto.
Tanto si sa che quando c’è da prendersela coi “fascisti” c’è un canovaccio da rispettare, trame e violenze da denunciare, poco conta quale sia la verità.

AVANTI RAGAZZI


Il Corriere del Mezzogiorno, 31/10/08