mercoledì 2 giugno 2010

R.S.I. unica vera repubblica




2 GIUGNO, IANNONE (CPI): SOLONI DELLA SINISTRA IGNORANO COSTITUZIONE

2 GIUGNO, IANNONE (CPI): SOLONI DELLA SINISTRA IGNORANO COSTITUZIONE
Roma, 2 giu - “Per i nostalgici dell'antifascismo ogni occasione è buona per rigurgitare le solite argomentazioni stantie”. Così Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia, commenta le celebrazioni del 2 giugno, caratterizzate, continua il leader di Cpi, “da un isterico culto della Costituzione assurta al ruolo di libro sacro. Eppure gli stessi alfieri del 'patriottismo costituzionale' non sembrano particolarmente avvezzi alla lettura della Carta”. Per Iannone, infatti, “anche sorvolando sulle imbarazzanti figure di tanti soloni parlamentari che, interrogati dalle Iene proprio sugli articoli costituzionali, fecero scena muta, risulta evidente che chi a sinistra delira di una Carta basata sull'antifascismo non sa di che parla. Il primo articolo, infatti, recita chiaramente 'L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro'. Come noto, si tratta di una formula ideata da Amintore Fanfani per mediare fra liberali e comunisti. Fanfani, del resto, sapeva di che parlava dato che pochi anni prima aveva dato il suo fondamentale contributo alla 'Storia del lavoro' promossa dalle confederazioni fasciste dei lavoratori e approvata da Mussolini in persona. Lo stesso Manifesto di Verona della Rsi – continua Iannone – riportava una formula quasi identica al punto 9: 'Base della Repubblica Sociale e suo oggetto primario è il lavoro'. Negare che tutte queste esperienze riecheggino nella nostra Costituzione è negare l'evidenza”. Per il leader di CasaPound, inoltre, “andrebbe ricordato il mai applicato articolo 46, che recita: 'La Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende'. Un principio di schietta ispirazione socializzatrice che mai ha avuto applicazione, senza che nessuno degli attuali cultori della Carta si sia stracciato le vesti. Né comunisti e post-comunisti si fecero problemi a violare l'articolo 11 per bombardare la Serbia”. Per Iannone, insomma, “sorge il dubbio che i pasdaran della Costituzione abbiano letto solo la parte finale della Carta, quella che la stessa Assemblea Costituente chiamò 'transitoria' e che trovò tra i suoi esecutori più fedeli un conservatore liberticida e nemico dei lavoratori come Scelba, ormai il vero nume tutelare della sinistra reazionaria. Cosa che, se non altro, fa abbastanza ridere”.