giovedì 30 ottobre 2008

La verità sugli scontri: nè rossi nè neri, ma liberi pensieri.

Il signor Curzio Maltese è un bugiardo. E' un bugiardo e deve di essere querelato dopo la radiazione dall'albo dei giornalisti. Ieri ha scritto su Repubblica, giornale che sta conducendo una campagna di vera e propria istigazione a delinquere, di essere stato testimone oculare di pestaggi e aggressioni da parte di uomini bardati di nero. In realtà nulla di tutto questo è successo e questo video sputtana il pennivendolo in questione.

Non è la prima volta che Repubblica diffonde notizie false tentando di alzare la tensione politica e, probabilmente, è arrivato il momento di far girare le carte bollate...

Di seguito il patetico comunicato dei comunisti dell'UDS, i quali - dopo aver cercato lo scontro fisico ed essere stati scornati dagli studenti, chiamano "mammà istituzione"..

SCUOLA: UNIONE DEGLI STUDENTI CHIEDE SCIOGLIMENTO DI BLOCCO STUDENTESCO
Roma, 29 ott. - (Adnkronos) - Dopo gli incidenti di oggi a Piazza Navona, a Roma, l'Uds (Unione degli Studenti) torna a chiedere lo scioglimento di "Blocco Studentesco", sostenendo ''la non leggitimazione di tale associazione negli organismi di rappresentanza studentesca quali i consigli di istituto e le consulte provinciali degli studenti''.''Tale nostra richiesta -riferisce- già era stata posta lo scorso anno, in occasione delle elezioni delle consulte provinciali studentesche, con una richiesta formale presentata al ministero dell'Interno e della pubblica Istruzione. Blocco studentesco -aggiunge l'Uds- che palesemente e dichiaratamente si richiama al fascismo non puo' essere riconosciuto e legittimato. Il portavoce di Blocco studentesco, Francesco Polacchi, è chiaramente riconoscibile -conclude- nelle foto che testimoniano gli scontri avvenuti oggi''.


SCUOLA: Blocco Studentesco: risposta all'UdS su nostro scioglimento

l'UdS chiede lo scioglimento del nostro movimento? Rispondiamo con le 37000 pernacchie degli studenti democraticamente rappresentati dal Blocco Studentesco alla consulta provinciale di Roma, e con le migliaia di fischi che gli studenti in piazza Navona gli hanno oggi rivolto dopo il loro maldestro tentativo di politicizzare il corteo, come ampiamento documentato dal nostro video su youtube



N.B. Nota personale:
passano gli anni, ma gli aderenti all'UDS sono i mediocri di sempre ad ogni latitudine. Ricordo che, anche al liceo di Amalfi, lo spessore morale dei servi sinistrati è sempre stato il medesimo. Del resto, l'autore delle scritte bolsceviche che sporcano i muri della costiera, è un loro tesserato...

mercoledì 29 ottobre 2008

Gli studenti con il Blocco Studentesco.

I tossici ultratrentenni dei cessi sociali, fischiati dalla totalità degli studenti, lunedì sono stati costretti ad andarsene. Stamattina, per vendicarsi, hanno provato ad assaltare i ragazzi - LICEALI! -del Blocco Studentesco, ma senza riuscirci. AVANTI AUTOCARRI!

BLOCCO STUDENTESCO : "Caricati i ragazzi del blocco studentesco da alcuni studenti antifascisti"

29 Ottobre ore 11.30 - Mentre si svolgeva il corteo di protesta degli studenti sotto al senato, i ragazzi del Blocco Studentesco sono stati caricati dagli antifascisti che volevano escluderli dalla manifestazione. Alle cariche sono seguite le proteste di tutto il corteo per questo tentativo di esclusione di una parte di studenti dalla protesta anti-gelmini. Gli studenti in piazza hanno cominciato ad intonare il coro "ne rossi ne neri solo liberi pensieri" per condannare l'episodio di violenza contro i ragazzi del blocco studentesco. "rifiutiamo questo tentativo di spaccare il fronte unito degli studenti da parte di alcuni idioti antifascisti" commentano i ragazzi del Blocco Studentesco.

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Blocco Studentesco: "L'aggressione degli antifascisti ha causato due feriti fra i nostri ragazzi"

ore 11.45 - "E' stato il Blocco Studentesco ad essere aggredito dagli antifascisti universitari presenti al sit-in sotto il senato. Due nostri ragazzi sono rimasti feriti." "Alcune agenzie riportano i fatti in maniera distorta, addossando addirittura la responsabilità al Blocco Studentesco" proseguono "ma abbiamo filmati che pubblicheremo su youtube e su facebook che come al solito dimostreranno una realtà ben precisa: gli scontri e le divisioni fra studenti sono fomentate dagli antifascisti che non accettano che nella protesta studentesca ci sia unità generazionale fra ragazzi di destra e di sinistra.

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Scuola: Studenti: "Blocco Studentesco caricato nuovamente da antifascisti organizzati: numerosi feriti"

ore 12.00 - "Siamo stati nuovamente caricati da un centinaio di antifasciti organizzati con bastoni e caschi" "Molti dei nostri sono rimasti feriti per mano degli antifascisti" la vicenda si è svolta sotto gli occhi attoniti di tutti gli studenti romani e di numerosi giornalisti. "Il tentativo di spaccare il fronte unito degli studenti escludendo il Blocco Studentesco prosegue con una ferocia inaudita da parte degli antifascisti" proseguono gli esponenti del Blocco. "Per spaccare il fronte degli studenti non è arrivata la auspicata polizia di Berlusconi, ma la violenza antifascista".

martedì 28 ottobre 2008

Un regalo per capodanno.

Inizia oggi l'LXXXII anno della nuova era e, a tal proposito, vi consiglio di farvi un regalo per capodanno acquistando il libro di RAFFAELE CANTONE, un eroe moderno.

P.S. Un saluto particolare a Stefano che stamane, nel dì più lieto, si è laureato.

lunedì 27 ottobre 2008

L'abusivismo edilizio


Viaggio in Campania/2

In questo video è documentato, attraverso taluni riscontri fotografici che insistono sul tratto di costa di circa 3 km tra Conca dei Marini e Praiano (in particolare lo scoglio dell'Ischitella), come quello dell'abusivismo edilizio sia una delle piaghe principali che intacca le bellezze indubbie della costiera amalfitana e come la politica dei condoni abbia aggravato la situazione. Le medesime considerazioni, purtroppo, valgono anche per la penisola sorrentina, laddove - se mai fosse possibile - lo scenario, sotto questo profilo, è persino più grave.

sabato 25 ottobre 2008

giovedì 23 ottobre 2008

Impostazioni commenti.

Da ora è possibile lasciare liberamente commenti.

Azione Giovani passa all'antifascismo militante.

Martedì notte tornavo da uno dei tanti incontri politici in giro per la Provincia di Roma, tornavo da Subiaco ed ero felice, nonostante l’ora tarda.
Ci eravamo visti al ristorante “L’Aniene” che si trova proprio nella piazza centrale ,di fronte al municipio.

Eravamo una trentina, rappresentativi di oltre dieci comuni, da Riofreddo a Vallepietra, da Vicovaro a Subiaco, fino a Rocca Santo Stefano.
Ero contento soprattutto perché la maggior parte degli amici incontrati erano giovani, onesti, quell’onestà tipica di chi crede.
Verso l’una di notte, giunto quasi a casa, a Monterotondo, sulla via Nomentana abbiamo visto una macchina ferma e alcuni giovanotti che strappavano dei manifesti.
Abbiamo rallentato e notato che i manifesti strappati erano quelli de La Destra che pubblicizzavano il nostro congresso provinciale che celebreremo domenica prossima.
Ho detto a Francesca e Sabrina che mi accompagnavano, di fermarsi e rimanere in macchina, sono sceso e ho chiesto spiegazioni ai due ragazzi che avevo davanti, loro sono rimasti imbambolati, impauriti.
Io ero sul chi va la, non si sa mai dai compagni cosa puoi aspettarti, una bastonata, un colpo alle spalle …
Nascosto dietro alla macchina c’era il terzo uomo che tentava di nascondersi perché colto in flagrante.
Poi , con la complicità di un lampione, ho visto il suo viso, era pallido, impacciato, non credevo ai miei occhi, quell’essere inqualificabile non era un compagno, era il segretario provinciale di Azione Giovani, era lui che stava staccando i nostri manifesti !
Mi è bastato guardarlo, dai miei occhi credo sia apparso tutto il disprezzo che uno sguardo possa sprigionare.
Pensavo in quel momento ai nostri giovani, a Paolo Di Nella ad esempio, che ci ha rimesso la pelle per affiggere dei manifesti della destra, e vedere dei ragazzotti, guidati dal segretario provinciale di Azione Giovani staccare i nostri, è stato molto triste per me, mi sono vergognato per loro, non ho dormito tutta la notte, tanta era la rabbia e la delusione nel pensare a quel gesto infame.
Oggi, a mente fredda, penso che d’altro canto in quell’ambiente ormai , così va il mondo …
Me ne avevano già parlato di quel ragazzo, quando ero assessore al personale al comune di Mentana, un giorno portarono una delibera per affidare la gestione della biblioteca comunale ad una associazione, dietro quell’associazione c’era lui, il segretario provinciale di Azione Giovani, e poi vanno predicando la meritocrazia, la giustizia sociale …
Vergogna !
Roberto Buonasorte
Portavoce La Destra Provincia di Roma

mercoledì 22 ottobre 2008

NON SI FERMA LA MARCIA!


Il Blocco Studentesco Costiera Amalfitana ha superato la sua prova nelle scuole del territorio.
I risultati all'indomani delle elezioni per le rappresentanze studentesche sono un rappresentante d'istituto (Alessandro Russo) al Liceo "E.Marini", due rappresentanti d'Istituto (Gaetano D'Auria e Carmen Amorino) e uno alla consulta provinciale (Aurelio Esposito) all'ITT "F.Gioia".
Una presenza che non resterà inosservata...è garantito.
Salutiamo una nuova compagine che cambia le carte in tavola, forse la nostra Costa avrà posto come una delle avanguardie di "liberazione" dal decennale e soffocante monopolio della sinistra nelle scuole italiane. Fuori sessantottini e rigurgiti comunisti dalla didattica, dalle manifestazioni, dalle feste. Fuori e senza condizioni. Studenti liberi e non strumentalizzati che difendono i propri diritti, ecco cosa propone il Blocco e per cosa si batterà.
Un saluto, e un ringraziamento per il valido impegno, a tutti i ragazzi del Blocco e al suo responsabile sulla zona Mario Palumbo, a tutti coloro che lo sostengono e ne hanno votato le liste.

Note sull'imperialismo americano

A Salerno, nei locali della Libreria Ar, giovedì 23 ottobre, alle ore 19.00, si terrà il seguente incontro:

"NOTE SULL'IMPERIALISMO AMERICANO".

La relazione sarà tenuta da Giovanni Damiano, autore del libro, edito dalle Edizioni di Ar,
L'espansionismo americano. Un "destino manifesto"?.

Attraverso una ricostruzione storica che parte dalla guerra d'indipendenza per giungere ai giorni nostri, questo testo (alieno da condanne ideologico-moralistiche) si propone una messa in discussione dell'idea di 'destino manifesto', a sua volta collegata con la concezione dell'inevitabilità del dominio 'occidentale'. L'espansionismo statunitense, infatti, si è sviluppato in maniera nient'affatto scontata e lineare, ma seguendo percorsi tortuosi e accidentati, ricchi di svolte e di repentini cambi di direzione.

Il saggio di Giovanni Damiano mostra, quindi, come il voler costringere la concreta prassi storica nella camicia di forza dell'ideologia sia sempre un errore fatale. L'Autore cerca d'individuare un'alternativa all'attuale egemonia americana, indicandola in un nomos di 'grandi spazi' capaci di restituire all'Europa la sua piena sovranità e di dar vita a un nuovo scenario multipolare e a una rinnovata società internazionale di stampo 'neo-groziano'.

domenica 19 ottobre 2008

L'ultimo saluto del suo popolo ad Haider.

Oltre 30 mila persone hanno partecipato ai funerali di Joerg Haider, il leader dell’estrema destra austriaca morto sabato scorso in un incidente stradale. In una Klagenfurt blindata, sono arrivate le più alte autorità austriache, guidate dal presidente Heinz Fischer e dal premier Alfred Gusenbauer, ma anche rappresentanti di altri Paesi europei. Il feretro dell’ex governatore della Carinzia, coperto di corone di fiori, ha attraversato su un mezzo militare il centro di Klagenfurt, seguito da migliaia di persone, austriaci ma anche tanti europei che hanno voluto dare l’ultimo saluto al controverso e contestato leader politico.
Oltre mille poliziotti di scorta per il corteo Dopo la cerimonia nella piazza centrale della città, il corteo funebre, scortato da oltre mille poliziotti, si è spostato verso il Duomo, dove è stata celebrata una messa privata a cui hanno partecipato i suoi più stretti familiari, gli amici e i collaboratori di una vita. Haider sarà seppellito nella cappella di famiglia a Baerental, il Paese in cui vive la madre che ha compiuto 90 anni il giorno in cui il figlio Joerg ha perso la vita. Amici, politici ed elettori Tutti vestiti di scuro, tutti volti contriti: amici e nemici che hanno accompagnato per oltre 25 anni la sua carriera politica in Austria, hanno partecipato alla cerimonia funebre di Joerg Haider nella Piazza Nuova. Cori e musica hanno aperto la cerimonia subito dopo che tutti gli ospiti, migliaia, hanno preso posto seduti nelle tribune davanti al feretro. Poi ha cominciato a parlare un porporato. In genere, dalle immagini trasmesse in diretta dalla rete pubblica Orf, i compagni di partito e i dirigenti politici del Land, indossano il Tracht, il vestito tradizionale carinziano verde oliva con il bordo più scuro, gli altri, cittadini e invitati, sono vestiti di nero. Personaggio di rilievo internazionale Una delle rare figure pubbliche austriache riconosciute a livello internazionale, Haider portò l’estrema destra all’interno della coalizione di governo tra il 2000 e il 2006 contribuendo a inserire le politiche anti-immigrati nel dibattito europeo con la sua retorica forte e magnetica. Il populismo moderno di Haider, che spesso ha preso di mira quella che considerava una perdita di sovranità nazionale causata dall’integrazione europea, ha contribuito a infrangere il monopolio dei partiti che a suo dire avevano perso contatto con le preoccupazioni della persona comune. "Anche se era una figura controversa e contestata, ha parlato per la democrazia europea", dice Alberto Gardin, 59 anni, arrivato da Venezia per rendergli omaggio. "Aveva un messaggio europeo" "Non era solo (una figura) locale, austriaco, ma aveva un messaggio europeo. Rappresentiamo una parte d’Europa che si riconosce nelle sue posizioni", aggiunge. La salma di Haider è stata portata nella piazza centrale della città di primo mattino e le autorità hanno consentito una cerimonia all’aperto prima dei funerali nella cattedrale di Klagenfurt, del sedicesimo secolo.

II° EDIZIONE TORNEO CALCIO A 5.

GIRONE OCCIDENTALE- Punti- Goal fatti-Goal Subiti
BURKINA-FASO 3 -11- 6
GHANA 3-5-2
SUDAFRICA 3-7-5
COSTA D’AVORIO 0-2-5
SUDAN 0-11-18
GIRONE ORIENTALE- Punti- Goal fatti-Goal Subiti
CAMERUN 6-18-6
TRINIDAD&TO. 3-13-5
TOGO 0-4-5
MADAGASCAR 0-5-13
ZAIRE 0-2-13

RISULTATI PARTITE I°settimana
CAMERUN-TOGO 5-4
BURKINA FASO-SUDAN 11-6
TRINIDAD&TO.-MADAGASCAR 13-5
COSTA D’AVORIO-GHANA 2-5
SUDAFRICA-SUDAN 7-5
ZAIRE-CAMERUN 2-13
PARTITE II° settimana
· Lunedì 21 dalle ore 19 alle 20 SUDAFRICA-BURKINA FASO
· Mercoledì 23 dalle ore 19 alle 20 SUDAN - COSTA D’AVORIO
Dalle ore 20 alle 21 ZAIRE-TOGO
· GIOVEDI 24 dalle ore 19 alle 20 CAMERUN-TRINIDAD&TO.
· VENERDI 25 dalle ore 20 alle 21 GHANA-SUDAFRICA
Dalle ore 21 alle 22 MADAGASCAR-TOGO

PER MAGGIORI RAGGUAGLI: 333 49 53 391

II° EDIZIONE TORNEO CALCIO A 5 S.TROFIMENA

II° EDIZIONE TORNEO CALCIO A 5 “S.TROFIMENA”

LISTA FORMAZIONI:

GHANA
Avallone Andrea, Infante Gennaro
Proto Christian, Lupo Alessio
Coccurullo Alessandro, Proto Emanuele
Sammarco Michele, Milo Giuseppe

CAMERUN
Esposito Vincenzo, Esposito Aniello
Polverino Luca, Proto Alfredo
Pisani Salvatore, Cioffi Valentino
Carmine Dell’Isola, Ferrara Andrea

COSTA D’AVORIO
Vivo Francesco, Maria Cioffi Luigi
Russo Francesco, Apicella Vincenzo
Cioffi Giorgio, Cioffi Vincenzo
Di Lieto Roberto, Ruocco Gaetano

ZAIRE
Civale Gabriele, Celio Bonaventura
Maiori Gianluca, Giordano Michele
Miele Marco, Apicella Raffaele
Savastano Luigi, Sammarco Davide

SUDAFRICA
Cuoti Luigi, Spagnuolo Marco
Cuoti Sebastiano, Giordano Michele
Esposito Luca, Ricciotti Paolo
Proto Antonio, Rispoli Simone

TOGO
Masolli Nello, Lupo Walter
Gatti M. Ciro, Abbate Filippo
Amato Filippo, Cioffi Davide
Dell’Isola Vincenzo, Silvestri Paolo

SUDAN
Nobile Alfredo, Cobalto Andrea
Di Palma Iacopo, Esposito Luca
Carrano Vincenzo, Bottone Nello
Palumbo Mario, Carrano Francesco

TRINIDAD&TOBAGO
Faiella Valentino, Di Lieto Vincenzo
Cioffi Michele, Del Pizzo Gianluca
Fortezza Andrea, Cavaliere Matteo
Palmieri Salvatore, Solofra Francesco

BURKINA FASO
Amodio Vincenzo, Parlato Alfonso
Pironti Gennaro, Landi Roberto
Proto Pierpaolo, Ferrara Donald
Ruocco Andrea

MADAGASGAR
D’Amato Christian, Serretiello Marco
Conca Luigi, Milo Massimo
Serretiello Andrea, Pironti Carmine
Mammato Luca, Liotti Stefano

sabato 18 ottobre 2008

Sanità in Campania: dove sono finiti i 308 milioni di euro di disavanzo?


Nella sola sanità, il disavanzo previsto per il 2008 in Campania ammonta a 308 milioni di euro. Una montagna di debiti cresciuta dal niente in soli 7 anni, ossia da quando nel 2001 - per fare un regalo alla Lega Nord - si è riformato il titolo V della costituzione (in particolare l'articolo 117, comma 3) inserendo la sanità tra le materie attribuite alla potestà legislativa concorrente.

In pratica alle regioni fu attribuita la gestione materiale dei finanziamenti (e 'sord!) e la nomina di ogni dirigente. Il risultato del federalismo nella sanità in Campania è sotto gli occhi di tutti, un deficit che non è comparabile a nessuna altra regione europea (dove pure il magna magna esiste), benchè le strutture sanitarie siano inefficienti e, per ogni nomina, alla competenza e alla professionalità, si preferisca la tessera politica in tasca agli aspiranti dirigenti.

SANITà IN CAMPANIA, CONTINUA A LEGGERE.

venerdì 17 ottobre 2008

14 ottobre
Haider: come Barschel, come Moelleman
Haider: come Barschel, come Moelleman
Maurizio Blondet
13 ottobre 2008
La Stampa di Torino ha così commentato la morte di Haider: I primi l’hanno scritto sui bigliettini lasciati, insieme ai fiori e ai ceri, nell’atrio del Palazzo del Land Carinzia, a Klagenfurt: «Haider come Lady D», «Haider come James Dean». Poi sono arrivati i siti antisemiti: «Haider è stato assassinato», «Questa è la soluzione finale della questione austriaca», «Dopo il suo successo elettorale, parlare di casualità è solo da stolti». Il complotto, dunque. L’attentato. Per mano degli sloveni, dice qualcuno. Per odio alla destra estrema, dicono altri. La costruzione del mito è cominciata.Ovviamente, le frasi riferite ai «siti antisemiti» sono la solita ripresa (senza citazione diretta, come si usa in quegli ambienti) del nostro articolo «Assassinato Haider» secondo cui la morte di Haider non è stato un incidente. Poichè la Stampa è proprietà della famiglia più debosciata d’Italia ma ancora potente e ben collegata a K**tz, si può temere che la sua «segnalazione» sia il mirino al laser che indica un bersaglio.Vediamo dunque alcuni particolari del cosiddetto incidente, come li ha segnalati sul sito Rumormillnews un commentatore («Farsight») che conosceva personalmente il defunto.Haider aveva portato a casa il suo autista, a Klagenfurt, l’aveva lasciato libero, e si era messo alla guida da solo: una rara «opportunità» per un attentato, dato che di solito come governatore è a bordo dell’auto di servizio, guidata dall’autista di servizio.Si è detto che la velocità era eccessiva, 142 kmh in una zona dove c’è il limite a 70. Ma va tenuto presente che l’auto, una Phaeton da 240 HP, è capace di 237 chilometri orari, ha 4 ruote motrici, 12 airbargs, cambio automatico, Tiptronic e tutti i più moderni apparati di «allarme di prossimità» e ABS. Era una vettura con tre mesi di vita.La strada: a tre corsie con senso unico, senza la possibilità di incontrare traffico in direzione opposta. All’una di notte, completamente libera, e quasi rettilinea. E tuttavia, dopo a ver sorpassato l’auto di una donna (mai nominata), questa vettura a 4 ruote motrici esce di strada e si rovescia per tre volte. Pare questa la donna che ha telefonato al pronto soccorso per segnalare l’incidente, alle 1:08. La dottoressa d’emergenza giunta sul posto pare che abbia tentato una trasfuzione, dunque Haider era vivo, benchè «mostrasse gravi ferite alla testa, al torace, spina dorsale fratturata e braccio sinistro quasi completamente strappato».In seguito il dotto Thomas Koperna, direttore dell’ospedale LKH di Klagenfurt dove è stato portato, ha dichiarato alla stampa che Haider «è morto immediatamente». L’autopsia non ha avuto luogo a Klagenfurt, bensì a Gratz - fatto alquanto sospetto, che può spiegarsi anche con la ricerca di un perito compiacente.Sospetto anche il dottor Gottfried Kranz, il procuratore che si occupa del caso, e che ha dichiarato: «Ogni speculazione su altre cause dell’incidente sono pertanto nulle». Ciò ricorda da vicino la famosa frase che George Bush pronunciò l’11 settembre: «Non saranno tollerate maligne teorie del complotto...».Il sito Rumormillnews attrae l’attenzione sulla foto del relitto: la potente auto presenta un foro circolare sul tetto, in corrispondenza con la testa del guidatore. Ma soprattutto: le due portiere sinistre sono volate via (come se qualcosa fosse esploso «dall’interno»?), e i bulloni delle due ruote del lato sinistro sembrano scomparsi.Lo stesso sito fa notare che Haider è morto lo stesso giorno (11 ottobre) in cui fu ucciso, 21 anni prima, Uwe Barschel.Chi era Uwe Barschel? Anche lui un governatore: ministro-presidente dello Schleswig-Holstein dall’82 all’87 per la CDU. A 38 anni, grande carriera davanti. Poi, alle elezioni dell’87 (Barshel e la CDU erano i grandi favoriti) uno scandalo a sopresa. L’addetto-stampa di Barschel, Reiner Pfeffer (j**) andò a Der Spiegel e raccontò che Barschel gli aveva ordinato di spiare il candidato principale dei socialdemocratici e avversario elettorale, Bjorn Engholm, onde fabbricare una serie di accuse contro. Fu un enorme scandalo, un Watergate tedesco; come conseguenza, la CDU perse le elezioni nella regione.Il 18 settembre, cinque giorni dopo la sconfitta elettorale, continuò a negare l’accusa. «Vi dò la mia parola d’onore, ripeto la mia parola d’onore, che le accuse elevate contro di me sono infondata».Infatti, solo nel 1993 Engholm ammetterà di aver versato a Pfeffer 40 mila marchi: la paga di Giuda. Una cifra del resto troppo modesta per spiegare questa azione con la sete di lucro. Nel 1997, un’inchiesta ammetterà che le prove contro Barschel erano infondate.Troppo tardi.Il 2 ottobre 1987, Barschel dà le dimissioni da presidente. L’11 ottobre, Uwe Barschel viene trovato morto a Ginevra, nella stanza 317 dell’Hotel Beau Rivage: è immerso nella vasca da bagno completamente vestito, dei pesi sul torace, in gola ha varie pillole di barbiturici e tranquillanti (fra cui il Lorazepam). Lo trovano due giornalisti di Stern a cui aveva dato appuntamento, forse per fare loro delle rivelazioni.La libera stampa occidentale si affretta a dichiarare: si tratta di suicidio, il politico s’è affogato per la vergogna.Victor Ostrovsky, già spia del Mossad , sostiene nel suo libro (in tedesco Geheimakte Mossad) che Barschel è stato soppresso da un kidon (squadra d’assassinio) perchè sapeva troppo dei traffici d’armi fra Israele e Iran, l’incredibile sfondo della vicenda americana Iran-Contra (dove agenti della CIA, in contatto con Bush-padre, paracadutavano ai «Contras» del Nicaragua armi che Israele aveva comprato dall’Iran: storia complicata, che necessiterebbe di un volume di spiegazioni).Anche la famiglia di Barschel (che lasciò moglie e 4 figli) resta convinta che il suo caro è stato assassinato (1). La polizia, nella prima inchiesta, giunse alla conclusione che c’era un’altra persona nella stanza dell’albergo ginevrino con Braschel, al momento della sua morte;l ’autopsia stabilì che su cadavere era stata esercitata qualche forma di violenza. Tutta la storia è stata a poco a poco insabbiata e dimenticata.Se vi capita di ricordarla, un consiglio: dite che Barschel s’è suicidato, altrimenti La Stampa vi chiama antisemiti.Un identico caso di «suicidio» è avvenuto nel 2003: la vittima si chiamava Jurgen Moelleman. Politico di primo piano sulla scena tedesca - ha coperto vari ministeri, e nel 1993 è stato vice-cancelliere -ha scelto un modo bizzarro per darsi la morte: ex paracadutista militare, il 5 giugno 2003 s’è lasciato cadere durante un lancio sportivo. E’ accaduto nel cielo della città di Marl, in Westfalia.Il punto è che, nel marzo precedente, Moelleman era stato espulso dal suo partito, di cui era presidente essendone stato co-fondatore negli anni ’70, il Partito Liberal-Democratico (FDP), per «antisemitismo».Nei mesi precedenti, era accaduto che un membro dei Verdi tedeschi, Jamal Karsli, che è di origine siriana, aveva accusato Israele di usare «metodi nazisti» contro la popolazione palestinese. Karsli era stato espulso dal suo partito; Moelleman l’aveva accolto nel FDP, e l’aveva difeso pubblicamente. L’aveva difeso anche in un talk-show televisivo condotto da Michel Friedman, giornalista televisivo che è anche il vicepresidente del Consiglio ebraico germanico. Accusato di fomentare sentimenti antisemiti, nel caldo del dibattito, aveva ritorto: «Nessuno crea più antisemitismo di Ariel Sharon; e di Herr Friedman, col suo stile arrogante e intollerante». Sono parole che un politico, specie tedesco, non può pronunciare impunemente.Seguì quella che Moellerman stesso definì «sei mesi di caccia all’uomo contro di me, per sbattermi fuori». Fuori da tutto: dal partito, dalla politica, dall’umanità.Guido Westerwelle, segretario del FDP di cui Moelleman era membro da 33 anni e presidente da 18, cominciò col sbatterlo fuori dal partito. Ricco di famiglia, anni 57, padre di tre figli, ex-parà, brillante politico noto per la sua franchezza, Moelleman non si lasciò intimidire.Sulla sua vicenda ha scritto un libro, Klartext («Parlar chiaro») in cui accusava Westerwelle - omosessuale dichiarato - di aver ceduto ai ricatti del Mossad. Il libro è un bestseller in Germania, ma quel parlar chiaro può nuocere gravemente alla salute.Dopo la sua morte, la libera stampa ha descritto Moelleman come un uomo rovinato anche finanziariamente, bersaglio di inchieste sulle sue ricchezze, con le spalle al muro, ridotto a desiderare la morte.«Ma questo non è il ritratto del Moelleman che conosco; io lo conosco come un combattivo», ha detto Hans Dietrich Genscher. E Genscher, già ministro degli Esteri della Germania federale, Moelleman lo conosceva bene. Nel 1982, furono loro due a guidare il partito liberal-democratico nell’alleanza con i Cristiano-Democratici, a formare quella maggioranza moderata di governo che portò al potere, come Cancelliere, Helmuth Kohl.Del resto, era noto che Moelleman, espulso dal FDP, stava preparandosi a lanciare un partito tutto suo, e si proponeva di scrivere un altro libro con «parole chiare». «Viviamo in tempi», aveva dichiarato, «che necessitano di parole chiare in politica interna ed estera... Non voglio più sprecare le mie energie a difendermi contro una strategia che mira a distruggermi».E ancora: «Una cosa non farò mai: rinunciare a ciò a cui credo e al mio impegno verso ciò a cui credo. Per gli stessi scopi per cui mi sono battuto dentro l’FDP, ora mi batterò come democratico indipendente e indipendente parlamentare». Invece, il 5 giugno 2003, qull’uomo pieno di progetti e con una battaglia tutta da sferrare s’è gettato nel vuoto. Paracadutista sportivo esperto, s’è lanciato ottavo in un gruppo di parà amatoriali da 13 mila piedi. Il nono e decimo parà, interrogati, hanno assicurato di aver visto il paracadute di Moelleman, sotto di loro, «aprirsi normalmente»: «Poi però di colpo abbiamo visto il suo paracadute staccarsi dal corpo di Moelleman» (2).Qualcuno avrà tagliato le cinghie? Non pensatelo, sennò siete antisemiti.Haider aveva appena rilasciato un’intervista ad una tv austriaca, dove - a proposito della crisi finanziaria - aveva detto che la «mafia bancaria» andava abolita e punita per aver venduto prodotti finanziari tossici a ignari risparmiatori.Cosa che ha ripetuto in un’ìntervista giornalistica: «Coloro che hanno trattato da incoscienti il denaro altrui devono pagare. Abbiamo bisogno di controlli più severi, di cambiamenti nella legge penale e di un tribunale speciale per i delitti economici; questi hanno arraffato somme enormi, non sono poveri. Le loro responsabilità penali vanno stabilite, e loro vanno messi in prigione».Secondo chi scrive, non c’è dubbio che Sion osserva con particolare cura politici tedeschi di un certo tipo: emergenti, energici e carismatici, non-conformisti come Moelleman o come Haider. Questa attenzione malevola dev’essere oggi a livello parossistico.Il perchè l’ha spiegato Antonio Polito, il kippà messo a dirigere Il Riformista (la «sinistra moderata»). Egli paragona l’attuale implosione bancaria, che destabilizza la vita di milioni di europei e che ha origine nella finanza ebraica, ai fatali anni post-1929: «Anni in cui la crisi economica ha liberato le forze più oscure che si agitano nel petto degli uomini (...) i peggiori rigurgiti populisti, razzisti, xenofobi, fascisti e nazisti».Polito (ma chi lo pagherà, lui e il suo giornaletto?) invita alla vigilanza antifascista, mentre implode il capitalismo Goldman Sachs, contro «il solidificarsi di un sentimento popolare che individua nelle demo-plutocrazie la colpa dei mali, nell’establishment dei banchieri e degli uomini d’affari quel demonio che l’arte di Weimar dipingeva con tanta grottesca efficacia mentre covava l’uovo del serpente nazista».E ancora: «Il mondo che verrà non avrà mutui a tassi bassi, carte di credito per tutti, accesso facile a Internet e tv satellitare (questa poi... come lo sa?). E allora, potete star sicuri che ci saranno molti più fascisti. Del resto il nostro dibattito politico già trabocca di pensiero autoritario (...) Il ministro del Tesoro ci ha avvisato che il suo motto è Dio Patria e Famiglia...» (3).Dunque il mirino al laser di Politi «illumina» Tremonti.Perchè, senza ombra di dubbio, l’analisi di Politi riecheggia quella che viene fatta in queste settimane dalla nota lobby, e dalle sue filiali e dalle sue forze oscure di assassinio: il crollo del capitalismo terminale rischia di segnare il ritorno di politiche nazionali. L’attacco preventivo, l’assassinio di possibili leaders serve a salvare la «democrazia». La libertà d’espressione va soppressa, la «democrazia» ha sempre più bisogno di censura.Anche qui, il modello è stato dato dagli Stati Uniti. Basta ricordare la fine di Huey Long, governatore della Louisiana negli anni dal 1928 al ’32. Democratico, sostenne l’elezione di Roosevelt. Ma poi ne prese sempre più decisamente le distanze: aspro critico della Federal Reserve (la banca centrale privata), Long creò un suo programma dal nome significativo: «Share our Wealth», distribuiamo la ricchezza; che contemplava una sovratassa sulle ricchezze eccezionali, sia private sia delle grandi corporations, da redistribuire per vincere la povertà e il disordine conseguenti alla Grande Depressione. Si pensò che potesse vincere le future elezioni presidenziale.Un ebreo di nome Carl Weiss gli sparò nel Campidoglio di Baton Rouge, la capitale della Louisiana. Morì due giorni dopo a 42 anni.

giovedì 16 ottobre 2008

Haider ucciso dal Mossad

Persino la BBC sostiene che Haider sia stato assassinato dai servizi segreti israeliani.
II° EDIZIONE TORNEO CALCIO A 5
“S.TROFIMENA”



LISTA FORMAZIONI:

GHANA
Avallone Andrea Infante Gennaro
Proto Christian Lupo Alessio
Coccurullo Alessandro Proto Emanuele
Sammarco Michele Milo Giuseppe
CAMERUN
Esposito Vincenzo Esposito Aniello
Polverino Luca Proto Alfredo
Pisani Salvatore Cioffi Valentino
Carmine Dell’Isola Ferrara Andrea


COSTA D’AVORIO
Vivo Francesco Maria Cioffi Luigi
Russo Francesco Apicella Vincenzo
Cioffi Giorgio Cioffi Vincenzo
Di Lieto Roberto Ruocco Gaetano
ZAIRE
Civale Gabriele Celio Bonaventura
Proto Gerardo Giordano Michele
Miele Marco Apicella Raffaele
Savastano Luigi Sammarco Davide


SUDAFRICA
Cuoti Luigi Spagnuolo Marco
Cuoti Sebastiano Giordano Michele
Esposito Luca Ricciotti Paolo
Proto Antonio Rispoli Simone
TOGO
Masolli Nello Lupo Walter
Gatti M. Ciro Abbate Filippo
Amato Filippo Cioffi Davide
Esposito Vincenzo Silvestri Paolo


SUDAN
Nobile Alfredo Cobalto Andrea
Di Palma Iacopo Esposito Luca
Carrano Vincenzo Russo Fabio
Palombo Mauro Carrano Francesco
TRINIDAD&TOBAGO
Faiella Valentino Di Lieto Vincenzo
Cioffi Michele Del Pizzo Gianluca
Fortezza Andrea Cavaliere Matteo
Palmieri Salvatore Solofra Francesco


BURKINA FASO
Amodio Vincenzo Parlato Alfonso
Pironti Gennaro Landi Roberto
Proto Pierpaolo Ferrara Donald
Ruocco Andrea
MADAGASGAR
D’Amato Christian Serretiello Marco
Conca Luigi Milo Massimo
Serretiello Andrea Pironti Carmine
Mammato Luca Liotti Stefano

A partire da domani il blog sarà aggiornato quotidianamente sui risultati e le statistiche del torneo

Saviano cita Ezra Pound.

"Per citare un poeta che ho amato tanto, Ezra Pound, se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui", così ieri sera - a Matrix - ROBERTO SAVIANO si congedato dal pubblico.

Meno male che non è iscritto ad An, altrimenti i Gianfranzo's boys l'avrebbero espulso immediatamente...

mercoledì 15 ottobre 2008

CHI CIRIELLA RACCOGLIE


pfrrrrr...



Quando due grandi contenitori di potere riducono l'elettorato ad un acefalo strumento per l'esercizio dei loro schifosi interessi, succede che la politica si allontana definitivamente dalla gente e dal contatto coi territori, con oligarchie partitiche che decidono e scelgono tutto per tutti, che prevalgono sempre e disprezzano. Giovani costretti a belare più che esprimersi, a obbedire più che avere spazi e ruoli. Qualcosa si guadagnerà...
Ma tra un comissariamento e l'altro ora si raccolgono i frutti: i grandi feudatari, investiti "dall'alto" hanno ancora il titolo ma il feudo quasi non c'è più. Sono soli adesso, isolati come meritano. Resta qualche scontento pronto a dettare condizioni, qualche sciacallo e ovviamente i fedelissimi "giovani" gianizzeri di prussiana osservanza.
In Costiera Amalfitana un buon candidato alle prossime provinciali con il pdl lo trovano solo a pagarlo...
Saluto con favore la scelta di Salvatore Gagliano, che oltre all'innegabile acutezza politica è persona di praticità e buonsenso. A differenza di occhialuti carabinieri non ha mai scimmiotato identità che non aveva o si è nascosto dietro un dito: non è mai stato missino e l'ha sempre detto. A differenza di comandanti invasati ha quei numeri che servono a fare una politica per il territorio. Per ora il suo resta solo un movimento comune a tutta la provincia di Salerno. L'augurio è che, sebbene i giochi sporchi restino sempre gli stessi, almeno la nostra terra, da cui egli proviene, possa trane i vantaggi più concreti.

martedì 14 ottobre 2008

Gagliano lascia AN

''Comunicazioni sulla situazione politica di Alleanza Nazionale in provincia di Salerno". Con questa scarna motivazione Salvatore Gagliano ha convocato la stampa domani mattina al Bar Moka di Salerno. Mentre si intensificano i boatos sull´imminente ingresso del consigliere regionale di Praiano nel Mpa, il movimento politico fondato da Raffaele Lombardo. L´esponente costiero di An domani potrebbe rivelare il cambio di casacca. Tra le motivazioni, i contrasti tra Gagliano e la direzione provinciale di An, con l´esponente della costiera amalfitana che non è mai entrato in sintonia con il leader indiscusso del partito nel salernitano, il deputato Edmondo Cirielli. (vin. iur.)


Tratto da positano news

lunedì 13 ottobre 2008

Haider è stato assassinato


Lo ha scritto Maurizio Blondet - non un fesso qualsiasi, ma il più bravo giornalista italiano con il vizio di scrivere la verità (e, per questo, è stato cacciato da tutti i media) - secondo il quale la morte di Haider non può essere una casualità.
Scrive, infatti, l'apprezzato intellettuale: "l’ebraismo internazionale aveva preso di mira Haider dal 1991: il suo mandato di governatore della Carinzia fu interrotto perchè aveva dichiarato che le politiche sociali del Terzo Reich avevano favorito l’occupazione. Da allora fu ingaggiata una immensa campagna di stampa in tutta Europa contro di lui, con ampio ricorso alla menzogna. Tutti i 14 capi di governo europei troncarono i contatti bilaterali con Vienna; l’Unione Europea decise in un lampo sanzioni contro la civilissima Austria. La promessa poi del FPO di condurre un'indagine sulla discriminazione persecutoria del rabbino Moshe Aryeh Friedman per mano dei sionisti decreto' la soluzione finale della questione austriaca. Siamo sicuri che Haider sia stato eliminato da un kidon, nel modo più classico, simulando un incidente d’auto".


E infatti, alcune date fanno aumentare le perplessità:
l'11 ottobre 1987 è morto Barschel,lo stesso giorno di Haider e sempre in circostanze sospette. Come Moelleman

E' un altro omicidio su commissione, un'altra esecuzione dei padroni del mondo.

Amministrati da camorristi

Sapete qual è il colmo per un assessore alla protezione civile? Se lo ignorate, chiedetelo a Giorgio NUGNES, assessore del comune di Napoli - sì, proprio alla protezione civile! - da una settimana agli arresti domiciliari perchè ritenuto la mente degli scontri che lo scorso gennaio infiammarono Pianura

Leggi qui: L'assessore NUGNES mente degli scontri di Pianura con la polizia. La Iervolino si dimetta.

domenica 12 ottobre 2008

On line LA VOCE DEL RIBELLE

E' on line il primo numero de La voce del ribelle,

il giornale diretto da Massimo FINI.
Il suo editoriale:


Io, Talebano


di Massimo Fini

Perché ci interessa tanto l'Afghanistan? Perché là si combatte una battaglia decisiva. Che non è geopolitica come sostengono tutti coloro che, in Occidente, sono abituati a pensare solo in termini di potere militare e quindi economico. Si tratta di una battaglia che, una volta tanto, è davvero lecito definire epocale, fra le ragioni della Modernità e quelle del Medioevo. E noi siamo contro la modernità e a favore delle ragioni del Medioevo. Un Medioevo, ovviamente, riveduto e corretto, collocato nel Terzo Millennio. (...)
(Da: Repubblica)

SOFIA - Arrivano gli ultras italiani a Sofia, e sale la tensione attorno a Bulgaria-Italia. Prima una rissa appena sfiorata in un bar del centro, poi il tentativo di scontro con i tifosi locali all'interno dello stadio frenato dall'ingresso delle forze di polizia bulgare in assetto antisommossa. Il tutto tra canti del ventennio fascista e un corteo nelle strade che conducono al Levski Stadium scandito da "Duce Duce". E soprattutto lo stupore dei bulgari, che avevano accolto con calore la nazionale campione del mondo. Il gruppo di oltre cento tifosi organizzati al seguito della nazionale è parte dello stesso che segue gli azzurri da due anni, ovvero da dopo la fine del Mondiale. Il Viminale li conosce bene, si tratta di ultras della destra provenienti da diverse città, specie del nord-est. Questa volta si sono aggiunti anche tifosi provenienti da Napoli. E a provocare le tensioni della giornata sono stati anche il gemellaggio di questo gruppo con la tifoseria del Levski Sofia, tradizionalmente collocata a destra, e il confronto con i "rivali" del Cska, tifoseria di sinistra. Sarebbe questo, secondo alcuni testimoni, il motivo che ha fatto scattare la rissa all'interno del bar del centro di Sofia: italiani e sostenitori del Levski contro ultras del Cska. Rapido l'intervento della polizia locale, così si è evitato il peggio: nessun ferito e nessun fermo. Poi, il plotone italiano è andato allo stadio a piedi, scortato da una moto della polizia e alcuni agenti: e durante il percorso è stato un miscuglio di cori calcistici, di ricordi per Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso da un colpo di pistola di un agente di polizia italiano, e soprattuto di "Faccetta Nera", "Duce Duce" e altri cori fascisti.
A chiudere, all'arrivo allo stadio, l'ingresso nel settore loro riservato e subito il tentativo d'assalto agli spettatori bulgari. Un gruppo di italiani ha percorso tutti i gradoni cinghie dei pantaloni in mano, è arrivato fino alla cancellata che delimita il settore e ha cominciato a menar fendenti e a tirare oggetti dall'altra parte. La tensione è stata molto alta per alcuni secondi, prima che una trentina di poliziotti con caschi, corpetti e manganelli entrasse e riportasse con calma indietro i sostenitori italiani. Uno striscione degli italiani sarebbe stato sottratto dai bulgari, di certo quando la calma è stata ristabilita gli ultras Italia hanno tolto i loro tricolori con i nomi di diverse città di provenienza, alcuni in caratteri celtici. La Federcalcio ha poi precisato di aver venduto 144 biglietti a tifosi italiani per quel settore, dopo aver girato al ministero dell'Interno nomi e dati anagrafici dei titolari della richiesta e dopo averne ricevuto indietro il nulla osta. Da quel momento, gli Ultras Italia sono passati sotto il controllo della polizia locale. Domenico Mazzilli, responsabile della sicurezza della nazionale azzurra, e Roberto Massucci, suo vice, hanno offerto il loro supporto alla polizia bulgara. La trasferta italiana, iniziata sotto i migliori auspici, con i locali ben disposti sia rispetto alla squadra che alla tifoseria, ha preso tutta un'altra piega. A cominciare dagli inni nazionali, con i tifosi di casa pronti a fischiare "Fratelli d'Italia".

Dopo il monito per "il serpente nero della vergogna" dei compagni locali, adesso arriva nientemeno che dal ministro La Russa e diventa vergogna nazionale.
Caso vuole che quando se ne parla c'è sempre di mezzo o Sanciullo.

sabato 11 ottobre 2008


Ricordo di quando Jorg Haider venne ad Amalfi: tre o quattro cazzoni come me organizzarono una spedizione per strappargli una foto insieme. Qualcosa andò storto, non ricordo cosa, quel proposito fu rimandato.
Non avremo mai più questa possibilità.
Ricordo che qualche mese prima quest'uomo aveva fatto tremare l'Europa, aveva fatto cagare addosso banchieri e mercanti che provvidero a farlo tacere, lo costrinsero a mettersi da parte. Ricordo i teatrini e le baraonde dei media, lo sciacallaggio degli sconfitti che, sulla riga di quello che sarebbe accaduto con Le Pen in Francia, applicarono la loro "democrazia".
Oggi l'Austria torna a rialzare la testa, con i recenti risultati che arrivano insieme alla tragica scomparsa di uno dei leader più intelligenti della sua storia.
Ora insieme a tanti fratelli sta di sentinella tra le stelle, sarà presente tra la sua gente che continuerà sui suoi passi: possa infine essere testimone della rinascita della nostra Europa!

Onore ad Haider.

onore al camerata haider

guidava la bzoe che alle ultime elezioni aveva avuto una forte affermazione
Austria: è morto in un incidente stradale Joerg Haider, leader della destra
Il governatore della Carinzia è uscito di strada nella notte nei pressi di Klagenfurt mentre era alla guida
Joerg Haider (Ap)VIENNA - Il leader del partito austriaco di estrema destra Bzö e governatore della Carinzia, Jörg Haider, è morto in un incidente stradale. Haider, 58 anni, all'1,15 stava guidando la sua auto ufficiale presso Lambichl, a sud di Klagenfurt, capitale della Carinzia di cui era governatore, allorché ha compiuto un'improvvisa sterzata nel corso di un sorpasso andando a cozzare contro un altro veicolo; quindi ne ha perso il controllo ed è uscito violentemente dalla carreggiata, dopo essersi ribaltato diverse volte. Secondo la polizia austriaca, Haider stava viaggiando a una velocità «nettamente più elevata» rispetto ai 70 km all'ora ammessi in quel tratto di strada.Haider ha riportato lesioni gravissime alla testa e al torace, è stato portato in ospedale ma è deceduto durante il tragitto In giornata avrebbe dovuto partecipare a una riunione di famiglia per festeggiare il novantesimo compleanno della madre.
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CHI ERA - Haider guidava la Bzö, l'ultra-nazionalistica Alleanza per il futuro dell'Austria, che alle recenti elezioni parlamentari a fine settembre aveva condotto a triplicare i consensi, facendole raggiungere il 12% nell'ambito di una generale affermazione dei partiti più conservatori. Considerato il politico maggiormente noto del suo Paese nel secondo dopoguerra, fra gli anni '80 e '90 aveva trasformato il piccolissimo Fpö, il Partito liberal-democratico in cui era entrato nel '77, in un vero e proprio fenomeno anche sotto il profilo sociologico. Nel 2000 Haider riuscì infatti a traghettare la propria creatura al governo centrale, concludendo un discusso patto di coalizione con il centrista democristiano Partito popolare, e ciò procurò a Vienna critiche da ogni parte, e persino le sanzioni dell'Unione europea per una piattaforma programmatica dalle venature marcatamente xenofobe. L'alleanza con i centristi non resse, e nel 2002 la crisi dell'esecutivo sfociò in un voto anticipato che sancì un pesante ridimensionamento dell'Fpö; a lungo in lotta con gli avversari interni, messo poi da parte, Haider se ne andò sbattendo la porta e tre anni più tardi fondò la Bzö, che nel 2006 esordì alle urne racimolando appena il 4 per cento dei suffragi. Cavalcando il disagio di molti connazionali per i problemi creati dalla crisi economica e dall'immigrazione, abile nello sfruttare i mass media, cultore dell'immagine (era sempre abbronzatissimo, e si dilettava nel farsi ritrarre in foto talora anche accattivanti: come quella, celebre, in cui offriva un cucchiaio di miele a un gigantesco orso bruno), l'estremista carinziano degli anni giovanili dimostrò di aver appreso pienamente l'insegnamento di tanti anni di gavetta e di confinamento ai margini, arricchendo di sempre nuove mosse il proprio naturale talento per la politica, e spuntando alla fine un nuovo successo: l'ultimo della carriera, e della vita.
11 ottobre 2008

venerdì 10 ottobre 2008

Sant'Antonio Paravia, protettore dei managers.


Leggi su CampaniArrabbiata



Era ora. Finalmente, dopo due legislature, abbiamo un motivo per registrare un momento dell'attività parlamentare di Antonio Paravia, re degli ascensori e senatore salernitano (pardon, di Gragnano, capitale della pasta e del "panuozzo" nella quale si va per mangiare e dalla quale anche Paravia - si vede dalla stazza - magna, eccome se magna!), a palazzo Madama da quando non esistono più le preferenze e gli eletti sono divenuti oligarchi prescelti dai partiti.

A riconoscergli il giusto tributo è stato ieri il ministro dell'economia Giulio Tremonti, il quale ha minacciato di dimettersi se non fosse stato ritirato l'emendamento salva-manager al decreto Alitalia di cui proprio Antonio Paravia era relatore. L'emendamento, se fosse passato, avrebbe impedito di perseguire i reati di bancarotta a meno del definitivo fallimento dell'azienda coinvolta, in pratica graziando, ad esempio, Tanzi e Cragnotti per i dissesti che hanno causato sulla pelle degli investitori.

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giovedì 9 ottobre 2008



www.bloccocostiera.blogspot.com

TORNEO CALCIO A5
"Santa Trofimena",
II edizione
Campo Comunale "Leo Lieto"- Minori, Ottobre 2008



REGOLAMENTO

· Il modulo d’’iscrizione va consegnato entro il 10 Ottobre 2008 con la somma totale delle quote d’ iscrizione.

· La somma totale per le iscrizioni è di 64 euro a squadra.

· L’ età dei partecipanti parte da un minimo 15anni a un massimo di 26

· Il numero minimo di partecipanti per ogni squadra è di 6 giocatori
·
· Le date dei match saranno rese pubbliche sul lungomare California, Bar 52 e Bar Umberto.

Il torneo avrà inizio il’13 ottobre 2008


INFORMAZIONI FONDAMENTALI
1. Le squadre una volta create non si potranno modificare nel corso del torneo.
2. Le squadre che saranno assenti ai loro match avranno la partita nulla. Si gioca anche in caso di pioggia.
3. Le semifinali e la finale saranno arbitrare dal CSI (Comitato Sportivo Italiano)

Info al 333 43 59 391