giovedì 31 luglio 2008

SALERNO: Tenta di aggredire un passante che si rifugia in un bar, arrestato marocchino



Di queste notizie non se ne può proprio più
ormai è quasi abitudine ascoltarle.


Nel pomeriggio di ieri a corso Garibaldi un marocchino M.A. di 23 anni in evidente stato di ebrezza, ha aggredito appaentemente senza nessun motivo un passante che si è rifugiato in un bar da dove ha chiamato il 113.
Fortunatamente l'intervento della polizia è stato tempestivo ed ha quindi scongiurato il peggio, quindi identificato il malvivente si è capito che la sua posizione era irregolare e grazie alla normativa vigente verra espulso coattamente.


Ormai si è capito che per bloccare questi crescenti fenomeni l'unica soluzione è il blocco immediato delle frontiere ed un umano rimpatrio degli irregolari, perchè il nostro paese non è in grado di accogliere queste orde di disperati.
Ed è inutile che si continui a dar retta a chi su questi disperati ci lucra che ci continuano a dire che l'immigrazione è una risorsa, perchè ormai non ci crede più nessuno.
L'immigrazione per dirla in parole povere è :disoccupazione, salari da fame, furti, stupri e omicidi; e non è vero che alcuni lavori gli italiani non vogliono farli ma semplicemente non possono accettare stipendi bassissimi per lavori impegnativi.

mercoledì 30 luglio 2008

L'estate, una stagione per la lettura.

«Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra.»
Presto nelle università si studierà il pensiero di Maria De Filippi, Costantino Vitagliano diventerà presidente del consiglio e le forze dell'ordine vestiranno solo Dolce e Gabbana. Lo scenario, apocalittico, appare già segnato se non torniamo a difendere ciò che distingue i popoli civili dai barbari: la cultura. Con la diffusione di internet, un'arma a doppio taglio, stiamo assistendo ad una nuova forma di analfabetismo che fonda la filologia su google e la scienza moderna su wikipedia. Cinquemila anni di conoscenza stanno per finire al cesso perchè non si legge, non si scrive, non si pensa più. Conosciamo vita e opere di Maria De Filippi ma non Aristotele, nè Kant nè Nietzsche. "Ho eretto un monumento più duraturo del bronzo"(Erexi monumentum aere perennius) si vantava Orazio, credendo di aver raggiunto fama immortale, ma chi ricorda cosa scrisse il poeta di Venosa? Cari lettori, siate sinceri, da quanto tempo non leggete un libro? Oswald Spengler sosteneva che tutte le civiltà attraversano un ciclo naturale di sviluppo, fioritura e decadenza, e che l'Europa, vittima di un angusto materialismo e del caos urbano, si trova nell'ultimo stadio, l'inverno di un mondo che aveva conosciuto stagioni più fruttuose. Se l'Europa non saprà purificarsi e ripristinare i suoi valori spirituali e il suo ceppo originario, cadrà preda di politiche selvagge e di guerre di annientamento. Per purificarsi, dunque, occorre tornare a conoscere. Conoscere se stessi (gnoti seutòn, secondo il pensiero socratico) ed essere coscienti che è solo attraverso l'analisi e l'approfondimento possibile giungere alla sintesi. "Premitto, scindo, summo, casumque figuro, perlego, do causas, connoto et obiicio" è il distico che ricostruisce il metodo attraverso il quale i commentatori del XIV secolo dominavano il corpus iuris civilis dell'imperatore Giustiniano e completavano quell'opera di costruzione dogmatica iniziata a Bologna con Irnerio, lucerna iuris, e la scuola della glossa. Invece, in un tempo in cui si ragiona per sms e non si hai mai tempo per fermarsi (neanche in vacanza), non si può certo godere della satira sociale del commediografo greco Aristofane nè delle spinte rappresentazioni di Plauto. I soldi per sballarsi ci sono sempre, ma per un libro - chissà perchè - mai.

Una civiltà che vuole dunque rimanere tale, deve conoscere. Conoscere l'opera millenaria della Chiesa, la tradizione araba, le strade percorse da Zarathustra.
L'otium estivo non deve essere concepito solo come svago, ma anche come momento di speculazione intellettuale. Leggiamo, dunque. Personalmente ho intenzione di leggere al più presto il Gattopardo del principe Tomasi di Lampedusa, un'opera tanto lontana dal pensiero massonico dominante che inizialmente ne fu addirittura rifiutata la pubblicazione; anche se al momento mi sono gettato su MAMMA MARCIA (e non specifico quale Marcia...) di Curzio Malaparte, un testo che ho trovato per caso tra gli scaffali di mio nonno e che mi ha subito incuriosito. Se poi qualcuno volesse un consiglio, io non avrei dubbi: il Signore degli Anelli.

Viva i vu cumprà di Amalfi

Gente che, e sfido chiunque a dimostrarmi il contrario, che lavora facendo una vita di merda ma che non dà fastidio a nessuno, che è civile, educata, ben voluta, integrata, socievole e per nulla invadente. Chi cavalca siffatte campagne demagogiche contro 3 persone (perchè i vumprà fissi ad Amalfi sono in tutto 3 e io mi vanto di essere loro amico), evidentemente non conosce la realtà dei fatti nè ha mai parlato con vu cumprà in questione. Piuttosto sono i commercianti amalfitani, i famosi "piccolo borghesi" che io disprezzo, che tentano di vivere di espedienti fregando il prossimo. Francamente, io che sono di Destra (di Destra vera), di queste ondate xenofobe e populiste mi sono davvero frantumato i maroni.

VIVA GLI IMMIGRATI CHE LAVORANO E ABBASSO GLI ITALIANI IGNORANTI, NULLAFACENTI E CIARLATANI.

AMALFI VIA I VU CUMPRA´ DALLA SPIAGGIA



Amalfi I commercianti della capitale della Costiera Amalfitana contro i venditori abusivi sulle spiagge«Bisogna fare in modo che i venditori abusivi non frequentino più le spiagge della Costiera». A lanciare l´appello è il delegato della Cidec di Amalfi, Francesco Florio che reclama, dalle autoritá preposte, maggiori controlli per «debellare questo fenomeno che sta diventando sempre più preoccupante». Insomma il rappresentante dei commercianti chiede, a gran voce, che gli arenili della Divina non vengano frequentati dai "vu cumprá".
• Che propongono articoli di ogni genere. Una compravendita alla quale spesso si assiste lungo la battigia, con bagnanti in cerca dell´affare e venditori impegnati a smaltire il loro campionario di articoli di ogni genere. Un andazzo che, a lungo andare, ha avuto ripercussioni molto negative sul commercio regolare. «La presenza di mercanti non autorizzati - evidenzia Florio - è crescente e sempre più preoccupante. E, questo fenomeno, non fa altro che penalizzare fortemente il comparto commerciale che lavora onestamente pagando le tasse e che, di contro, si vede sempre più ridurre, proprio a causa della concorrenza sleale, l´incasso quotidiano».
• La lotta nei riguardi degli abusivi, però, abbraccia anche altri campi, a partire da quello della contraffazione dei marchi. «La stragrande maggioranza di merce immessa sul mercato dai venditori non in regola - evidenzia Florio- non è originale. E, perciò, il danno per i commercianti onesti è doppio». Per questo motivo, Florio ha deciso di scrivere al Prefetto, al Questore, al Comandante provinciale della Guardia di Finanza, al Comandante provinciale dei Carabinieri e ai sindaci «sollecitando un rafforzamento della vigilanza». «Sono sicuro - conclude l´esponente della Cidec - che se saranno effettuati controlli ed applicati provvedimenti sanzionatori per coloro che esercitano abusivamente la vendita ambulante sulle spiagge, segnali positivi si registreranno anche per il comparto del commercio». E, proprio per accelerare i tempi, l´ufficio nazionale di presidenza della Cidec ha inoltrato la richiesta anche all´alto commissario per la lotta alla contraffazione, Giovanni Kessler, per cercare di trovare, insieme, una soluzione.

martedì 29 luglio 2008

In ricordo di Don Peppino DIANA

Un servitore di DIO ucciso dalla camorra.

lunedì 28 luglio 2008

29 LUGLIO NASCITA DELL'ITALIANO PIù GRANDE DI TUTTI I TEMPI



Il 29 Luglio 1883 a Dovia di Predappio in provincia di Forlì, da Rosa Maltoni maestra elementare, e Alessandro Mussolini, fabbro ferraio nasce l'uomo e lo statista che amò l'Italia e gli Italiani più di se stesso.

Oggi a 125 anni dalla sua nascita lo ricordiamo con un grandissimo saluto a braccia teso. eja eja alala

Berlusconi ha regalato più poteri ai magistrati.

Consultabile anche su CampaniArrabbiata.blogspot.com

Reso ormai immune per qualsiasi reato dal loro Alfano, Berlusconi ha ritenuto opportuno fare marcia indietro sulla norma "cd blocca processi" inserito nel pacchetto sicurezza e che originariamente prevedeva la sospensione per un anno dei processi in corso per fatti commessi prima del 30 giugno 2002; mentre ora lascia ai magistrati la facoltà discrezionale di sospendere i processi pendenti. Ora, a parte il fatto che la norma è divenuta pleonastica perchè i magistrati già organizzano come meglio credono i carichi dei loro uffici, Berlusconi - che la magistratura vorrebbe proprio abolirla - ha finito, come ci spiega
Maurizio Blondet,
per dare ai magistrati più potere e, quindi, realizzare l'effetto contrario a quello cercato. Berlusconi, così, per l'ennesima volta, si è fatto gli affari propri (salvandosi dall'imputazione nel processo Mills) a scapito di un sistema giustizia sempre più inceppato e inefficiente. Il patto che ha stretto con la Lega per far approvare la riforma federalista solo a condizione che passi prima quella della giustizia, rendono evidente che Berlusconi non è affatto cambiato, come qualcuno ha ipotizzato, per assumere il ruolo di statista e di pater reipublicae. Berlusconi è rimasto lo stesso di sempre. Non studia affatto da capo di stato, anche perchè sarebbe poi comico trovarselo presidente del CSM (l'organo a rilevanza costituzionale definito dal suo scagnozzo Gasparri "una cloaca"), ma mira a risolvere i suoi problemi. Se poi la macchina della giustizia risulterà ancora più inceppata, basterà prendersela con i magistrati.

Del resto, se lo stato non fornisce nemmeno i fondi per fare una fotocopia, la colpa deve essere per forza di quelle toghe che si esibiscono sui media...

ADDABBO è BRONZO NELLA FINALE B DI CANOTTAGGIO MONDIALE


Costiera Amalfitana. Grande emozione e soddisfazione per la finale b ai campionati mondali di canottaggio di Linz in Austria un terzo posto per Alessandro Addabbo
salutato ad Amalfi come a Maiori e in tutta la Costa D'Amalfi.
Nella finale b il promettente canottiere nostrano,in forza al Cirolo Canottieri Posillipo di Napoli centra un altro risultato.
Con i colori della nostra amatissima Patria sulle spalle, l'equipaggio Italico composo da : Lorenzo TEDESCO,Vincenzo SERPICO,Roberto BIANCO,e con a capo voga Alessandro ADDABBO conquista il terzo posto avanti a Bulgaria e Croazia, mettendosi alle spalle repubblica Ceca, Francia e Polonia.

AVANTI COSTIERA AVANTI CAMPANIA AVANTI ITALIA
Dimostriamo che la filosofia ''MENS SANA IN CORPORE SANO'' non passa mai di moda

domenica 27 luglio 2008

Meta: violenta bimba disabile, 48enne di Praiano in manette


Meta: violenta bimba disabile, 48enne in manette e´ di Praiano in Costiera Amalfitana .E´ stato trovato nudo con una dodicenne disabile vicino al cimitero di meta di Sorrento

http://www.metropolisweb.it/vedimediaplayer.asp?idmultimedia=1513&categoria=video

La castrazione chimica è poco io personalmente sono per il rogo in piazza.

27 Luglio 91° anniversario della fondazione dei reparti d'assalto ''ARDITI''

Breve storia degli Arditi
e dei Reparti d’assalto italiani
nella Grande Guerra
di Andrea Carlucci

Io li vidi dunque per la prima volta una notte del settembre 1917, sul San Gabriele.

Fiamme al bavero, giubba aperta, maglione col teschio, tascone pieno di petardi, un pugnaletto affilato, un piccolo corpo muscoloso di belva, due occhi neri e decisi, poche parole.

…quello stuolo di demoni scatenati, fieri ed intrepidi, che venivano ad assaltare il truce nemico nei suoi insidiosi rifugi-labirinti, fece l’effetto di una ventata di liberazione: …

…. Il loro assalto fu breve, improvviso, silenzioso, velocissimo. Senza fuoco d’artiglieria, senza allarmi, dopo un rapido scambio di ordini a bassa voce, come un gruppo di congiurati densi di distruzione, ognuno mosse alla sua meta; strisciò, balzo, colpì con una fulmineità, che non fece udire neppure il gemito delle vittime. Poi, nel mattino pallidissimo, insonne, febbrile, davanti alle caverne del “fortino” in cui era annidata una resistenza infernale, guizzarono i mostruosi lanciafiamme, irresistibili serpenti incandescenti che raggiungevano il nemico nei suoi recessi gli impedivano di usare le sue armi.

L’azione degli arditi aveva del miracoloso, per la precisione, il silenzio, la sicurezza con cui era condotta.

Non uno restava indietro. Il comandante (sempre un bel tipo di scavezzacollo) in testa, poteva avanzare tranquillo, perché i suoi uomini lo seguivano tutti, con una meccanica infallibile in cui ognuno era assegnato il suo piccolo settore di lotta, il suo austriaco da colpire.

E l’azione riusciva sempre, alla perfezione.



(tratto da ARDITISMO, Roma 1929)







PROGRAMMA UFFICIALE

FEDERAZIONE NAZIONALE ARDITI D'ITALIA
91° fondazione reparti d'assalto
CAPRIVA DEL FRIULI - SDRICCA DI MANZANO
27 LUGLIO 2008

Capriva (GO) - Ara degli Arditi

ORE 08:45 Ritrovo dei partecipanti.

ORE 09:00 Alzabandiera. Presenti i labari delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma.

ORE 10:00 Partenza per Manzano

Sdricca di Manzano - Casale (scuola) degli Arditi

ORE 10:30 Alzabandiera persso il casale degli Arditi. Allocuzioni.

ORE 11:00 Consegna ufficiale del gagliardetto associativo al gruppo F.N.A.I. di Manzano.
Deposizione della corona di alloro presso la targa celebrativa posta sul casale.

ORE 11:30 Conferenza/incontro "sul campo": I Reparti d'Assalto Italiani della Grande Guerra con il gruppo di rievocatori in uniforme storica.

ORE 12:30 Rancio al campo.

Pomeriggio Conferenza sui Reparti d'Assalto (II^ parte).

ORE 17:00 Ammainabandiera a Sdricca e a Capriva e fine delle celebrazioni.


Ho riportato questo articolo perchè noi in un certo modo dovremo essere gli eredi di questa idea anche se detto fra noi non siamo degni nemmeno di portargli le scarpe.
NOI UN PO FUTURARDITI (fascisti del 3° millennio) UN PO RAUTIANI E UN BEL PO NON LO SI é CAPITO ANCORA, CI ACCOMUNA UNA GRANDE VOGLIA DI FARE PER CAMBIARE QUALCOSA MA IN MODO DIVERSO NON STATICI MA SEMPRE CON L'ESTETICA DELL'AZIONE DEI LIBERI BELLI E RIBELLI.

sabato 26 luglio 2008

Brasillach - La gioia di essere fascisti

PER TUTTI QUELLI CHE ME LO CONTINUANO A CHIDERE
E’ un fatto, ma abbiamo sempre trovato grottesco che gli avversari del Fascismo ignorassero completamente la gioia d’esser fascisti; non cercassero neanche di capire da cosa nasceva questa felicità.
Gioia che si potrà criticare, dichiarare abominevole o infernale, se preferite, ma sempre gioia.
Il giovane fascista, saldamente ancorato alla sua razza e alla sua nazione, fiero del suo corpo maschio e vigoroso, del suo spirito lucido, del suo disprezzo per gli sporchi beni di questo mondo, il giovane fascista nel suo campo, tra i suoi camerati in pace o in guerra, il giovane fascista che canta, che marcia, che sogna, è innanzitutto un essere gioioso.
Prima di giudicarlo, bisogna sapere cos’è la sua gioia, il suo irresistibile entusiasmo, che il sarcasmo e l’ironia mai potranno scalfire o intaccare.
Non so se, come ha detto Mussolini: “il XX secolo sarà il secolo del fascismo”, ma sono convinto che niente potrà impedire alla gioia fascista d’esserci stata e d’esserci, di tonificare gli spiriti con la ragione e con il sentimento.

(Robert Brasillach)

venerdì 25 luglio 2008

COSTIERA AMALFITANA ADDABBO IN FINALE PER I MONDIALI DI CANOTTAGGIO

Come diceva lui''MENS SANA IN CORPORE SANO''

Amalfi e la Costiera Amalfitana sono in finale B nei mondiali di canottaggio a Linz. Alessandro Addabbo un ragazzo di Atrani nel junior quattro maschile senza timoniere ai campionati del mondo di canottaggio di Linz in Austria, in una gara mozzafiato, con assenza di vento e temperatura verso i venti gradi ha ottenuto un quinto posto . (la squadra è Lorenzo Tedesco-CC Saturnia, Vincenzo Serpico-CN Stabia, Andrea Bianco-CRV Italia, Alessandro Addobbo-CN Posillipo) che lo porta alla finale B che si terrà domani a mezzogiorno. Alessandro Addabbo un ragazzo di Atrani come tanti ora sta competendo nel junior quattro maschile senza timoniere ai campionati del mondo di canottaggio di Linz in Austria, in programma dal 22 al 27 luglio prossimo figlio d´arte (il padre Enrico e lo zio Gianni vinsero le regate nell´81) alto due metri e in forza al Posillipo ha già fatto quattro raduni nel centro nazionale di Piediluco per cinque giorni alla settimana fa da pendolare tra la Costa d´Amalfi e Napoli, esce un ora prima dallo scientifico, uno spuntino in pullmann, e via, conosciuto e apprezzato in Campania e dagli amici di Positano, Praiano, Agerola, Ravello. Adabbo sta rappresentando l´Italia a Linz ed è un esempio di come i giovani della Costiera siano sani e lo sport contribuisca a far crescere i giovani con integrità fisica e morale.

Sanità Campana allo sfascio!

Il portavoce Napoletano della Destra dott.Giovanni Papa,in merito allo stato di profonda crisi in cui versa la sanità Campana ha dichiarato:”I fatti di questi giorni,sanciscono il completo fallimento delle strategie di rientro economico messe in atto dalla Regione Campania,per ripianare l’enorme deficit del settore sanità che ha raggiunto oramai i due miliardi di euro. Nel frattempo la Campania,regione che vanta il maggior numero di presidi ospedalieri, non è in grado di assicurare una decente assistenza sanitaria ai suoi cittadini e ciò è dimostrato dai 180 milioni di euro spesi per prestazioni sanitarie fuori regione,dalle interminabili liste di attesa,dai numerosi casi di malasanità. La cattiva gestione è ancora più evidente se si pensa che negli ultimi tempi la spesa farmaceutica è sensibilmente diminuita. La terapia,non è il commissariamento del settore,cosi come chiedono gli esponenti del centro-destra,ma bensi lo scioglimento del Consiglio Regionale ed elezioni subito,bisogna impedire che tale sfascio amministrativo e gestionale ricada sui cittadini,con rincari di imposte e tributi. Tenuto conto poi che i responsabili politici di questa situazione,sono gli stessi dell’emergenza rifiuti,spetta adesso alla magistratura di stabilire eventuali responsabilità giuridiche.”


Ma i magistrati si sa nel frattempo continuano ad indagare su quel salame di Berlusconi senza cavarne un ragno dal buco, infatti degli olre 800 processi contro di lui è stato sempre assolto .
Hanno avuto l'abilità di trasformare un normale iprenditore che fa politica per cazzi suoi, in un martire e portarlo a vincere le elezioni con percentuali bulgare.

giovedì 24 luglio 2008

CONCA DEI MARINI LA POLIZIA SALVA UNA TARTARUGA MARINA ''sarà mica un presagio''


CONCA DEI MARINI LA POLIZIA SALVA UNA TARTARUGA MARINA


Conca dei Marini. Salvata dai poliziotti una tartaruga marina fra Amalfi e Positano a Conca dei Marini. Il recupero è avvenuto al largo di Conca dei Marini ed è stato effettuato dal personale della Squadra nautica della Questura di Salerno a bordo di una pilotina della polizia, nel corso di un servizio di perlustrazione e pattugliamento delle vie del mare. Si tratta di un giovane esemplare di tartaruga Caretta caretta. L´animale appariva frastornato e galleggiava a pelo d´acqua senza riuscire ad immergersi. I poliziotti, non nuovi a tale tipo d´intervento, hanno provveduto al recupero della tartaruga di circa 15 kg; hanno poi allertato il Centro zoologico di Napoli al cui personale esperto è stata affidata, per le cure del caso.
• La Caretta caretta è la tartaruga marina più comune del Mediterraneo. La specie è fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo e ormai al limite dell´estinzione nelle acque territoriali italiane, a causa della diminuzione dello spazio vitale e dell´inquinamento del suo habitat da parte dell´uomo. La tartaruga si nutre di meduse ma spesso scambia le buste di plastica, abbandonate in mare da persone improvvide, per meduse; ovviamente l´ingestione delle buste provoca la morte per soffocamento degli animali. La scomparsa delle tartarughe significherá un incremento abnorme di meduse (tutte velenose per l´uomo e per i pesci di cui si nutrono) che continueranno, senza nemici naturali come le tartarughe marine, a riprodursi.

Boicotta sky tutti allo stadio

Un altro schiaffo ai tifosi partenopei!”
Sky Italia munge la mucca napoletana. È di ieri la notizia che la tv a “pagamento” ha acquistato i diritti per la trasmissione della partita di ritorno del terzo turno di Intertoto “Napoli – Panionios. Ma l’amara sorpresa era dietro l’angolo. “Sky Italia ha deciso che tutti debbano pagare per vedere, compresi coloro che pagano regolarmente un abbonamento al pacchetto calcio e tutto ciò è a dir poco vergognoso” hanno affermato Luciano Auriemma, Presidente di Destrae, e Rosario Lopa Portavoce di Nuova Italia, “Non si perde mai l’occasione per approfittare della passionalità dei tifosi della squadra partenopea” hanno aggiunto, “mentre ci propinano amichevoli di dubbia importanza, delle solite note, Juventus, Milan e Inter, “gratuitamente” per gli abbonati, i supporters del Napoli dovranno pagare, per ammirare le gesta dei propri beniamini”. Al danno la beffa. “La tv di Murdoch” concludono Auriemma e Lopa “avrebbe centrato un bello spot pubblicitario se avesse trasmesso in chiaro l’incontro. Il consiglio che diamo ai tifosi del Napoli è di non acquistare la partita in pay per view, altrimenti saremo costretti a pagare ogni partita di coppa Uefa, nel caso dovessimo passare il turno”. Enzo Schiavo, Porta del Sud:”Si sta consumando l’ennesimo sgarbo ai danni di migliaia di tifosi napoletani e degli amanti del calcio!” “SKY Italia, acquistando i diritti per la diretta della partita casalinga del Napoli, non consentirà ai possessori del pacchetto SKY Calcio di vedere l’evento ma bisognerà acquistare un scheda prepagata, facendo pesare nuovamente sulla spalle di chi già paga un oneroso abbonamento una ulteriore aggravio di spesa.” “Chiediamo – concludono i tre - la massima adesione dei tifosi del Napoli e degli sportivi tutti alla petizione on-line, che sta avvenendo in questi giorni, sul sito www.destrae.it dal titolo “NO SKY ? NO UEFA!!” affinché non si consumi questo ennesimo atto di speculazione contro una sana passione sportiva e un movimento calcistico napoletano troppo volte penalizzato da fattori esterni allo stesso!!.”

martedì 22 luglio 2008

PICCHIA IL VIP IL NUOVO SPORT DELL'ESTATE




Camerata caprese mette in riga Lapo Elkann

Da il Mattino di Napoli:
Il rampollo di casa Fiat, Lapo Elkann, nel corso della sua vacanza caprese sta facendo dimenticare lo stile degli Agnelli, da sempre frequentatori dell’isola azzurra. L’episodio, di cui ormai si parla dappertutto, è accaduto all’alba di lunedì quando la «bravata» messa a segno da un gruppo di giovani stranieri è stata notata da un tassista che rientrava al parcheggio nei pressi della piazzetta. Luigi De Martino, 56 anni, ancora sbalordito, lo ha raccontato ai suoi colleghi dopo averlo riferito agli agenti del commissariato. «Ho visto un gruppetto di ragazzi che spingeva un taxi a motore spento, una Fiat Marea da otto posti - racconta - al volante uno dei giovani, biondo e con i capelli lunghi, cercava di orientare l’auto verso la piazzetta». Così, il tassista ha bloccato la sua vettura ed è sceso per rendersi conto di che cosa stesse accadendo: «Volevo salvaguardare quel taxi di proprietà di un mio collega e sono rimasto assolutamente sbalordito quando mi sono accorto che il giovane dai capelli lunghi e biondi al volante era Lapo Elkann. Francamente non immagino che intenzioni avessero». Però, pensando che i ragazzi avessero bevuto qualche bicchiere di troppo, con modi cortesi il tassista ha chiesto loro di allontanarsi e di lasciare a lui la guida del veicolo per rimetterlo a posto. Inaspettatamente, però, il tassista si è trovato di fronte a una reazione violenta: Lapo ha incominciato a inveire contro di lui e, più in generale, contro tutti i capresi, dicendo che mai più sarebbe tornato sull’isola e - sempre secondo il racconto di De Martino - si sarebbe anche rifiutato di abbandonare il volante, dicendo con maniere brusche che l’auto era di sua proprietà dal momento che si trattava di una Fiat. Intanto, in piazzetta, si era formato un capannello di persone che armate di telefonino cercavano di catturare le immagini dell’inaspettato fuori programma. A cercare di risolvere la questione, prima che potesse degenerare sul serio, tutti gli amici di Lapo, inclusa la sua giovane fiamma, Bianca Brandolini d’Adda. Niente da fare. A mettere fine alla rissa ci è riuscito solo un altro tassista che, accorso sul posto, ha convinto Lapo e i suoi amici americani a salire sulla sua auto per riportarli in albergo. L’episodio però non si è concluso così. Luigi De Martino, dopo aver rimesso in garage la sua auto, si è recato nei locali del commissariato di via Roma per raccontare tutta la vicenda agli agenti.

Il 56enne che ha preso a ceffoni lapo e i suoi amichetti lo conosco benissimo, sono amico fraterno del figlio, ed è un camerata con la C maiuscola. Onore a lui.

OHIBò, FINI è stato di Destra

RADIO BANDIERA NERA LA WEB RADIO LIBERA

Ma Alemanno la conosce la storia?

RESISTENZA: ALEMANNO,NON BISOGNA ESCLUDERE RADICI DI DESTRA

(ANSA) - ROMA, 22 LUG - ''Spesso si pretende di escludere la

destra da riferimenti alla resistenza. Non e' cosi', la destra

ha avuto, soprattutto sul versante monarchico e repubblicano,

grandi radici nella resistenza''. Lo ha detto il sindaco di Roma

Gianni Alemanno al termine della visita al Museo della

Liberazione di via Tasso.

Alemanno ha spiegato che ''qui era in gioco l'occupazione di

una nazione. La resistenza va dall'estrema destra all'estrema

sinistra perche' di fronte alla minaccia dell'invasione del

paese tutta la realta' nazionale si e' unita''.

Per il sindaco di Roma ''bisogna rivalutare tutte le

resistenze come fatto popolare e come fatto di dignita'

nazionale''. (ANSA).


UN ESEMPIO DI VERA RESISTENZA



Diplomaticamente penoso e politicamente corretto.
Della "resistenza" di destra lo si sapeva già: esercito e volontari del Sud, partigiani bianchi, liberali e monarchici.

Diverso sarebbe stato dire:"Attenzione, anche la Repubblica Sociale Italiana può essere vista come un fenomeno di resistenza all'occupazione straniera. Un fenomeno duplice e quindi meritevole di considerazione maggiore. Duplice perché:
1. Continò a lottare contro l'invasione dei nemici di prima, cioè gli Alleati e difese i confini orientali ed occidentali della Patria.
2. Tenne alta, per quanto possibile, la sovranità nazionale anche nei confronti della Germania, opponendosi alle sue intenzioni punitive e vendicative ed alle sue pretese di spoliazione economica e di devastazione."

Ovviamente, occorre considerare che in via Tasso queste cose non potevano dirsi....

lunedì 21 luglio 2008

DIARIO DI GIORNATA

(FONTE ANSA)

1)Israele, soldato spara a freddo su un prigioniero palestinese bendato e con le mani legate. Dell'episodio, si è saputo solo grazie ad un video girato da una bambina del gruppo per i diritti umani israeliano che ha inchiodato alcuni soldati israeliani autori di abusi su un gruppo di dimostranti palestinesi. Uno di questi ha sparato un proiettile di gomma su un palestinese a freddo, mentre era bendato e con le mani legate. La vittima, 27 anni, era stato fermato dai militari il 7 luglio durante un'azione di protesta contro la barriera di separazione che corre nel villaggio di Nàalin, in Cisgiordania


2) Le forze Nato in Afghanistan hanno annunciato di avere ucciso per errore quattro civili ieri sera al confine col Pakistan. Una unità dell'Isaf (la forza Nato in Afghanistan) ha sparato due cannonate che hanno colpito una zona a un chilometro dall'obiettivo, nella provincia di Paktika. Quattro civili sono rimasti 'accidentalmente' uccisi. Si teme che ci possano essere altre vittime. Una equipe medica è stata inviata sul luogo dell'incidente.


3) A Tubas un diciassettenne palestinese, disarmato, è stato ucciso stamattina dall'esercito israeliano a colpi di fucile. E' il secondo. Del primo non ce ne hanno parlato però...


4) Popolare ulteriormente Gerusalemme: questa la linea del governo israeliano che, a dispetto della crisi immobiliare, prospetta la costruzione di ottocentottantaquattro abitazioni per alloggiare ebrei nella zona occupata da quarantuno anni. Una decisione che “perpetua la colonializzazione” replicano i palestinesi. 121 alloggi sorgerebbero nel quartiere occupato di Har Homa e 763 in quello di Pisgat Zeev, nella parte orientale della città invasa dagli israerliani approfittando della guerra all'Egitto nel giugno 1967. Da allora oltre duecentomila ebrei sono stati installati in una dozzina di quartieri nella Gerusalemme est mentre i palestinesi, nativi, sono duecentoquarantamila.


INTANTO BARAK OBAMA, il candidato democratica alla Casa Bianca, è appena stato in visita nei paesi occupati, Iraq e Afghanistan, e in settimana sarà a Tel Aviv a rendere omaggio ai padroni israeliani attendendo direttive. Se la lobby non vuole, non ha chances di vincere le elezioni.

N.B. IL VIDEO è molto CRUDO. SE NE SCONSIGLIA LA VISIONE alle persone maggiormente suscettibili.

NAZIONALIZZARE LA SANITA’. ABOLIRE LE REGIONI

I motivi erano e sono essenzialmente due:

1) mettere fine allo scandalo che dalla Sanità si possa trarre profitto. Il medico, e la struttura di cui fa parte, non possono avere in vista il lucro mentre sono impegnati nella cura del paziente.

2) la corruzione della politica e il riciclaggio di vastissimi fondi della malavita passano oggi per la Sanità. Lazio,Calabria, Sicilia, Lombardia ed, oggi, Abruzzo, sono tra le regioni dove è processualmente accertato che immense somme sono state indirizzate nelle tasche dei politici e dei partiti. Fatturazioni false,tangenti imponenti sono oggi la norma in un sistema di cui profittano partiti di tutti e due gli schieramenti.

L' idea che senza le regioni il territorio non possa essere efficientemente amministrato è semplicemente ridicola. Queste istituzioni apparvero nell'Italia degli anni 70 e hanno avuto il solo "merito" di favorire la creazione di una nuova casta clientelare che nel tempo ha drenato fondi, aumentato la burocrazia e generato corruzione.
Per tanto il popolo italiano chiede l'immediata nazionalizzazione della Sanità e l'abolizione delle Regioni.

Finalmente qualcuno che parla in modo sensato


Storace: La Destra no nel Pdl
'Se Berlusconi vuole decidere chi guidera' si iscriva a partito'
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - Storace ribadisce che La Destra e' 'indisponibile' a confluire nel Pdl e nega la tesi di 'un partito diviso'. Sul suo blog, Storace assicura che 'noi siamo indisponibili a confluire in quel partito, altrimenti ci saremmo risparmiati la fatica di sostenere lo sforzo dell'onorevole Santanche' alle elezioni. Se Berlusconi vuole decidere chi guidera' La Destra, versi venti euro entro il 31 luglio, perche' sarebbe un nuovo iscritto, e dica la sua. Da noi si usa cosi''.


Anche se personalmente come partito non mi ha mai entusiasmato attualmente è l'unico dell'area che ha preso una decisione non opportunistica.
La destra in questo frangente ha dato una grande prova di maturità dimostrando che anche la base militante ha il suo peso politico, infatti anche se una buona parte della dirigenza lecca il culo a Berlusconi si è seguita la linea''Va dove ti porta il cuore'' e si sa il cuore è la parte pura del corpo, come nonostante tutto lo è la militanza nella politica.

sabato 19 luglio 2008

A Salerno si volera' con aerei ... di carta| CasaPound Ital




Venerdi 18 luglio attivisti dell'associazione culturale "CasaPound Italia" di Salerno hanno effettuato una manifestazione goliardico/futurista di protesta per l'attuale situazione dei fondi del nascituro scalo aeroportuale Salerno-Pontecagnano che rischia la chiusura pochi giorni dopo l'inaugurazione.

Davanti la Provincia di Salerno, ente che piu' di altri deve sovvenzionare la struttura ma fin'ora non ha adempiuto al proprio dovere, sono stati piazzati uno "squadrone" di aerei di carta "extra-large" con sopra un provocatorio volantino con su scritto "Volete farci volare con questo?".

Nel pomeriggio dalle 19 "CasaPound Italia" ha manifestato sul lungomare all'altezza della Provincia per sensibilizzare ancora di piu' la cittadinanza su questa sgradevole situazione

La sanità è da togliere alle regioni

Altro che federalismo, la spesa per la Sanità ammonta ad oltre l'80% del bilancio per ogni regione ed è una pappatoia ovunque, dalla Sicilia alla Lombardia. Questa situazione trae, tra l'altro, origine con la modifica del titolo V della costituzione del 2001 con la quale alle regioni fu attribuita la potestà legislativa concorrente. E' l'ennesimo dazio che abbiamo dovuto pagare al partito dei piccolo borghesi, la Lega.


Tutto è estremamente istruttivo nello scandalo Del Turco: le banche sono a completa disposizione per le tangenti ai politici, dove tutta la procedura di prelievo cambia. Finalmente poi possiamo dare un volto a chi si cela dietro ai finestrini scuri delle Cayenne: c’è un pubblico funzionario della ASL. Abbiamo la certezza che i senatori sono in vendita. E per finire che in ogni Regione, la Sanità è la più grossa e regolare fonte di mazzette. Tutto molto istruttivo.

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L'emergenza rifiuti non è ancora superata.

L'emergenza non è stata affatto risolta, in giro ci sono ancora i rifiuti tossici più pericolosi. Ecco i riscontri fotografici:













IL TEMPO DELL'AFRAGOLESE, che a gennaio aveva promesso che se ne sarebbe andato ad emergenza risolta, è scaduto. Si ritiri e si goda pure a piede libero, che non è poco, i miliardi accumulati in decenni di onorata attività. Se li goda pure continuando a sottrarsi alla giustizia ma si tolga dalle scatole: non ce lo possiamo più permettere.

Non voleva pagare il pizzo

E la camorra non l'ha perdonato. La foto è stata scattata alle ore 1.20 a Santa Maria a Vico in provincia di Caserta.

venerdì 18 luglio 2008

Irlanda agli Irlandesi, fuori gli sciacalli e gli inglesi...

La prima volta che visitai il centro di Dublino, notai su un muro di Grafton Street una scritta, una sola scritta essenziale che sporcava un muro completamente bianco. La scritta era "LONDON BURNS". Scoppiò così subito l'amore per quella che considero la mia seconda patria. Qui i Dropkick Murphys. C'è qualcosa di più bello del suono di una cornamusa?

La questione meridionale


Nel 2008 il nord crescerà dello 0,6%; il Sud invece perderà lo 0,8%. Sono 10 anni che le differenze tra Sud e Nord aumentano costantemente. Tuttavia il 62% dei laureati di tutte le nazioni che compongono l'Italia sono meridionali. Di questi ogni anno ne emigrano centomila. Centomila laureati ogni anno devono superare Gaeta e cercare impiego all'estero, in una nazione straniera. Eppure di questione meridionale ormai è vietato finanche parlare perchè l'agenda politica è occupata dai capricci dei piccolo borghesi del nord. E' giunto il momento di decidere: o continuiamo così, o riacquistiamo fierezza e ci arrabbiamo. Io personalmente sono già arrabbiato da tempo.

C'ERA UN RE - EDOARDO BENNATO.
In Piemonte c'era un Re
con manie di grandezza
Re Vittorio Emanuele
con un regno da Operetta
ed intorno c'erano tanti
altri regni tutti grandi
così per disperazione
lui cercò una soluzione
cominciò da Cavour Mazzini
e Garibaldi e poi
coinvolse tutti quanti
e tra Bixio ed altri 1000
e tra fiamme e scintille
completarono a Teano
il loro folle colpo di mano

è è è così s'inventarono l'Italia
è è è così s'inventarono l'Italia

Così sotto una sola bandiera
cominciò la tiritera
colpa tua
colpa mia
tra i briganti ed i Savoia
tutti sempre insoddisfatti
nord e sud cani e gatti
Metternich
l'aveva detto
ma pensarono ad un dispetto
c'era troppa differenza
tra Vigevano e Cosenza
e tra Alpi e Madonie
proprio niente da spartire
ma la cosa più tremenda
è che la differenza aumenta
nel tepore della Patria
rileggetevi il copione
sventolare il tricolore
è una vera provocazione
è concesso solo ad un patto
in un'unica occasione
solo se
la Nazionale
batte tutti nel pallone

è è è così s'inventarono l'Italia
è è è così s'inventarono l'Italia

Questa figlia dei Savoia
questa Italia da operetta
questa Italia dei valori
lunga lunga stretta stretta
da Pontida a Mercogliano
da Monopoli a Belluno
tutti avanti
miei Prodi
tutti figli di nessuno
chi è rimasto imbottigliato
cerca scampo contromano
chi è fedele alla Padania
e chi a Napolitano
ma che bella rimpatriata
ma che bella fregatura
c'è chi brucia la bandiera
e chi incendia spazzatura.

Servire lo stato.


Berlusconi non ha mai perso un'occasione per delegittimare la magistratura fino a snaturare la Destra e trasformarla da forza nata per rifondare lo stato in una che
si batte contro i suoi apparati. Se oggi Paolo BORSELLINO fosse ancora in vita, BERLUSCONI probabilmente l'avrebbe inquadrato tra le toghe rosse benchè di Destra. L'anno scorso, in occasione dell'anniversario della strage di via D'Amelio, mi sono scagliato contro "i mercanti del Tempio" che cercano di strumentalizzare Borsellino; quest'anno mi limito all'amara considerazione che di mafia si parla sempre meno. Basti pensare che io sono l'unico blogger a scriverne. Forse perchè il nostro legislatore preferisce occuparsi di immigrati clandestini piuttosto che di vucumprà. Del resto è pacifico che un poveraccio che tenta per fame di sbarcare a Lampedusa è più pericoloso di un boss della camorra.

Miracoli della propaganda leghista.

A Salerno si volera' con aerei ... di carta | azione goliardico/futurista di CPI




COMUNICATO STAMPA

A Salerno si volera' con aerei ... di carta

Stamattina attivisti dell'associazione culturale "CasaPound Italia" di Salerno hanno effettuato una manifestazione goliardico/futurista di protesta per l'attuale situazione dei fondi del nascituro scalo aeroportuale Salerno-Pontecagnano che rischia la chiusura pochi giorni dopo l'inaugurazione.

Davanti la Provincia di Salerno, ente che piu' di altri deve sovvenzionare la struttura ma fin'ora non ha adempiuto al proprio dovere, sono stati piazzati uno "squadrone" di aerei di carta "extra-large" con sopra un provocatorio volantino con su scritto "Volete farci volare con questo?".

Nel pomeriggio dalle 19 "CasaPound Italia" manifestera' sul lungomare all'altezza della Provincia per sensibilizzare ancora di piu' la cittadinanza su questa sgradevole situazione.

Seguirà in futuro video azione

giovedì 17 luglio 2008



ITALIA AL 28° POSTO PER IL TURISMO

Questo è quanto risulterebbe da una recente classifica.
Assolutamente inaccettabile e ridicolo che la Nazione con oltre il 50% dei beni artistici del mondo e con bellezze ineguagliabili sia caduta così in basso....

Penso che un bel mea culpa spetti ai vari amministratori nazionali e soprattuto locali, i quali in costiera hanno fin troppo calcato la mano alzando i prezzi senza offrire nessun servizio continuando ad arraffare gli introiti e cullandosi sugli allori per il semplice fatto di trovarsi in costiera.
Ma nel frattempo i turisti che scemi non sono hanno passato parola e con la crisi attuale hanno preferito località più economiche e attrezzate per le loro meritate vacanze.



Aqui se trabaja, se foja, y nunca me voy a olvidar de los camerados

W Italia! W España!

Quello che possiedi.. TI POSSIEDE. Morire per un SUV


C'è un passaggio a livello in periferia a Trento in una zona un po' critica.
Praticamente in un tratto dove c'è sempre colonna ed è capitato più di una volta che macchine in colonna finissero "intrappolate" tra le sbarre con conseguente sfondamento delle stanghe con il mezzo per uscire oppure con guidatore che scappa lasciando la macchina sulle sbarre.

Ieri intorno a mezzogiorno un imprenditore con Suv Cayenne è rimasto intrappolato tra le sbarre mentre era in colonna.
Per non rovinare l'auto non ha sfondato le sbarre. E' sceso dalla macchina e si è piazzato davanti facendo segno al treno di fermarsi mentre chi era in colonna gli scongiurava di spostarsi.

L'hanno ritrovato 20 metri dopo con tutto il corpo distrutto dall'impatto con il treno. Morto ovviamente.

Però il SUV s'è salvato.
Pochi danni.

lunedì 14 luglio 2008

14/7/07- COMMEMORAZIONE DELLA BATTAGLIA DELLE TERMOPILI



Il 26/7/08 ci sarà per il secondo anno consecutivo la commemorazone della battaglia delle Termopili.
Una delegazione di camerati Italiani sarà li presente per onorare Leonida e i suoi 300 soldati che hanno difeo l'Europa con la spada e non seduti comodamente a bruxelles.

è una vergogna che questa data venga ricordata solo da camerati e simpatizzanti mentre in tutta europa non se ne frega nessuno.

LA VANDEANA

La Vandeana, qui cantata da Francesco Mancinelli per "LA CONTEA", è una canzone che celebra gli abitanti di una regione della Francia, la VANDEA, che volle opporsi alla rivoluzione materialista del 1789 di cui oggi, 14 luglio, ricorre l'anniversario. Ben QUATTROCENTOMILA CATTOLICI lealisti furono massacrati. Questa stessa canzone è poi diventata l'inno ufficiale del CENTRO STUDI ORDINE NUOVO diretto da Pino Rauti.

cronaca di una protesta

Intervistato da un'emittente in merito al possibile aumento, fino a 200 euro a rata, delle tasse per tutti gli studenti dell'università Federico II, sono stato molto chiaro: i capaci e meritevoli hanno il diritto costituzionale di raggiungere i gradi più alti degli studi. Tuttavia, mentre in Germania l'università è gratis e in Francia si pagano 200 euro, da noi finanche frequentare l'università pubblica sta diventando un privilegio per pochi eletti, che tra l'altro non avranno la certezza di un'occupazione sicura. E' impensabile che, oltre ai costi per i libri e le spese per il vitto, l'alloggio o il viaggio, gli studenti debbano sopportare tasse che vanno dai mille ai duemila euro annui.

N.B. Benchè gli iscritti alla Federico II siano ben 120mila, stamattina al presidio c'erano poche decine di studenti. E' grazie a questo menefreghismo se il senato accademico potrà adottare il provvedimento contestato in tutta tranquillità

domenica 13 luglio 2008

sabato 12 luglio 2008

La religione del futuro

DI MAURIZIO BLONDET

Prevedo un’ulteriore emorragia di fedeli dalla Chiesa cattolica apostolica romana: sciami di giovani si convertono alla religione rasta. La Cassazione ha sancito che non è reato possedere due etti di marijuana, se si appartenga a questa religione. E’ una pietra miliare del diritto, il riconoscimento della massima libertà religiosa.

Sicuramente, quella rasta è la religione del futuro: è la religione da discoteca, quella che ci vuole per la nuova gioventù. Quella con il tatuaggino sul pube, quella con il diamantino nel dente e l’orecchino. Quella delle fanciulle che, col tatuaggino e il diamantino, cercano il vero amore nell’uruguaiano da discoteca, nel «gordo» con tanti tatuaggi - ecco un buon partito, sicuramente un futuro marito e un buon padre.

E’ uno che poi ti ammazza se non gliela vuoi dare, ma che fa? Ha frainteso il messaggio. Chissà perchè, ritiene che tatuaggini e diamantini indichino l’appartenenza al mondo della sub-prostituzione, non alla vera fede. E poi, la nuova religione deve avere le sue martiri (di vergini non ne parliamo più).

Un applauso alla magistratura italiana, alla sua ideologia evolutiva del diritto: sempre un po’ più avanti sui tempi. Un modello, visto che i tempi già tendono per conto loro alla inciviltà condita di farsa. Prevedo il pullulare di nuove religioni. Ognuno potrà fondarne una secondo le sue tendenze preferite, oggi represse dall’oscurantismo legalizzato.

«La mia religione me lo permette», sarà la giustificazione per tutto: pedofilia, eutanasia, suicidio, omicidio (ebbene? Avete mai sentito parlare di sacrifici umani?). Ci attende il grande Ritorno del Sacro. Il ritorno di Dioniso; e le discoteche saranno la fonte inesauribile delle nuove religioni.Ecstasis, coca per raggiungere «piani diversi di coscienza», miscuglio di birra e pasticche per celebrare il Rito. C’è solo da fare appello alla fantasia. Che non manca nel racket.

L’esimia Corte di Cassazione - gli Ermellini, come sono chiamati – non ha messo in dubbio la fede dell’imputato. Anche se l’imputato non è un caraibico - dei Tropici dove la rasta è nata - ma un tale che si chiama (e il nome poteva indurre a qualche sospetto sulla sua devozione) Guaglione.

I magistrati hanno fatto benissimo: mica spetta ai giudici fare l’esame ai fedeli. O’ Guaglione, appena trovato in possesso di 70 dosi di erba, ha spiegato che - secondo la sua religione, la marijuana è «l’erba sacra cresciuta sulla tomba di re Salomone, detto il re saggio, e perciò il fedele ne trae la forza». Mica gli hanno chiesto se sa chi era davvero Haile Selaissiè, il messia a cui i rasta rivolgono le loro preghiere fumatorie (in realtà, ultimo negus etiopico); la magistratura non è una scuola, non fa le interrogazioni, non soppesa la cultura.

Ci stupisce un poco solo una cosa: che la Cassazione tolleri una campagna antireligiosa in corso, quella delle femministe e dei radicali contro la escissione delle bambine, praticata da certi immigrati. Invito gli avvocati della parte colpita a fare causa: quegli illuministi stanno reprimendo l’espressione di una fede. Dovrebbero vincere la causa. Invece no, forse.

Perchè ci sono due pesi e due misure evidenti nella società: la religione islamica non gode evidentemente lo stesso favore della religione rastafari. Quando i musulmani pregano per strada in via Jenner, la gente protesta («Quei terroristi»). Quando i «Guaglione o’rasta» fumano e coltivano droga, la gente è contenta. Così vuole i suoi figli. E così li avrà.

In compenso, la Chiesa romana vedrà forse l’entrata di prelati anglicani, che tornano al nido dopo che la loro chiesa nazionale, il cui papa è Elisabetta II, ha ordinato donne vescovo e celebrato matrimoni fra preti gay. Ma una cosa è l’accordo di vertice fra Chiese, un’altra è lo spirito religioso delle masse; nel primo caso è un rivolo, nel secondo un’alluvione.

Senza contare che, probabilmente, ci sono già suore lesbiche e preti e prelati cattolici che stanno pensano al percorso contrario: verso la Chiesa Anglicana Innovatrice, dove si può omosessualizzare, e pure far carriera, vestire la porpora, calzare in testa la tiara.

E allora tutti in discoteca. A celebrare, giovani, la vostra farsa incivile e tragica. La Cassazione vi indica la strada, avanzate con coraggio.

AUMENTANO LE TASSE UNIVERSITARIE

Il Senato Accademico della Federico II ha posto all’ordine del giorno della seduta del 14 Luglio 2008, la discussione di una delibera che riforma il sistema di pagamento delle tasse universitarie. Il nuovo sistema prevede l’introduzione del modello ISEE con la successiva ridisegnazione delle fasce di reddito che secondo la bozza, da settembre inciderà sulle famiglie con aumenti fino a 200 € a rata per tutti gli studenti della Federico II.

Con le nuove modifiche, nel computo non si terrà più conto del netto ma del lordo (ISEE) e inoltre si conteggierà anche il possesso di beni immobili per un valore catastale superiore ai 51.650 €. (cioè anche la prima casa verrà conteggiata!!!)

Guarda caso, questa delibera viene discussa nel periodo in cui gli studenti sono più impegnati con gli esami!

Questo documento sarà discusso dai docenti in Senato Accademico lunedì 14 LUGLIO 2008nell’Aula Pessina; tra l’altro è una proposta già bocciata dal Consiglio degli Studenti di Ateneo. Purtroppo in tale assise gli studenti sono in numero nettamente inferiore rispetto ai professori e la nostra contro-proposta rischia di essere bocciata.

Per di più dopo che il documento votato dal Consiglio degli studenti di Ateneo è stato ratificato dagli Organi Collegiali, il Rettore non ha richiesto alla commissione di studenti che si stava occupando della questione neanche un confronto. Seppur consci dei tagli operati e delle relative difficoltà a cui andranno incontro le Universtà Italiane, riteniamo che il Rettorato avrebbe dovuto quantomeno avviare un tavolo di confronto sul tema, proprio perchè i risvolti della delibera si ripercuoteranno esclusivamente sulle finanze di coloro che non sono stati consultati. In ogni caso l'aumento non è giustificato in quanto i tagli sono inferiori.

Invitiamo pertanto tutti gli studenti che hanno a cuore il proprio futuro finanziario a venire

Lunedì 14 luglio ore 9:00 davanti l’Aula Pessina nella sede Centrale dell’Università (2 leoni) prima che inizi il Senato Accademico, per sostenere le nostre ragioni.


VENITE NUMEROSI!

giovedì 10 luglio 2008

I PENNIVENDOLI RITORNANO A SPARARE CAZZATE

Tratto dalla ''CITTà''




Spranghe a largo campo:

Due giovani simpatizzanti di sinistra picchiati da uno squadrone che inneggiava Forza Nuova. Lo squadrone,composto da una decina di persone, ha inveito anche contro alcuni tunisini di un vicino negozio di kebab.

Non ce la faccio più a sentire ste stronzate ma sti 4 farabutti di giornalisti pur di vendere i giornali ci scrivono qualsiasi cazzata meno male che lo sa mezza Salerno che c'è stato solo un diverbio. Perchè farla così tragica? BASTA NON SE NE PUò PIù.


GIORNALISTA TERRORISTA
GIORNALISTA TERRORISTA
GIORNALISTA TERRORISTA
GIORNALISTA TERRORISTA
GIORNALISTA TERRORISTA
GIORNALISTA TERRORISTA
GIORNALISTA TERRORISTA
GIORNALISTA TERRORISTA
GIORNALISTA TERRORISTA
GIORNALISTA TERRORISTA

MAIORI TROVATA MORTA IN ALBERGHO

Costiera Amalfitana, questa mattina è stata trovata morta a Maiori nella sua camera una ragazza di 23 anni in vacanza. La ragazza è stata trovata in camera questa mattina da sola dai carabineri. E´ arrivato il magistrato per i sopralluoghi.. a dopo i particolari

GLI SCIACALLI CONTINUANO LA LORO AZIONE



ROMA - Il governatore di Bankitalia critica la Robin Hood Tax e il ministro dell'Economia risponde per le rime. Per Mario Draghi la tassa che nelle intenzioni dovrebbe colpire "i ricchi", rischia di avere oneri che potrebbero essere scaricati dalle banche sui clienti. Giulio Tremonti ribatte immediatamente: è una "vecchia dottrina" e una "ideologia" quella in base alla quale una nuova imposta, come la Robin Tax, se applicata su una impresa si ripercuote sui clienti. "Prima invece si tassavano direttamente gli operai" dice il ministro.

Il Robin hood odierno dichiara ci provino vedremo se sarà come prima dove tutto gli era permesso.

Speriamo che Tremonti vada avanti per l propria strada e no si faccia intimorire da questi mercanti.

7/7/2008 CARLO FALVELLA PRESENTE

mercoledì 9 luglio 2008

Magistratura Bassolinizzata

tratto da CampaniArrabbiata

Rinvio al 24 settembre per il processo ai vertici dell’Impregilo e ad Antonio Bassolino, Ma non è detto che a quella data si riprenda (ma quando si è iniziato?).
Il presidente del collegio Giovanni Fragola Rabuano dovrebbe assumere la presidenza del Tribunale di Nola e potrebbe quindi lasciare il processo, azzerando di fatto il procedimento. E' da un anno che, con il divertissement del trasferimento del GUP e della mancata nomina del successore, aggiorno periodicamente la lista degli slittamenti e delle udienze che non si celebrano. La prescrizione è sempre più vicina...ed è pure ora, io francamente non ne posso più.

BASSOLINO SANTO SUBITO!

N.B. Un ringraziamento speciale va anche ai media: senza il loro contributo, Bassolino non sarebbe riuscito in questa impresa. Se avessero scritto/parlato di come si sta svolgendo il processo a carico del presidente,la gente si sarebbe arrabbiata e sarebbe disdicevole. Mi raccomando eh: omertà, sempre omertà. Mafiocrazia rules

martedì 8 luglio 2008

DOPO AVER FATTO TANTO CASINO IL GOVERNO POTREBBE ACCETTARE LE NOSTRE RICHIESTE







Il Governo per il Mutuo Sociale

Tratto da Libero LE SFIDE DEL GOVERNO Il piano per l`edilizia popolare Quattro milioni di famiglie riscatteranno casa Il sottosegretario Mantovani: costruiremo centomila alloggi e li venderemo a 300 euro al mese. Cantieri in sei mesi CARLO SALA MILANO .Centomila euro, spalmati su 30 anni, con rate calcolate sulle disponibilità effettive della famiglia, cioè sulla base del reddito ma anche del numero dei componenti la famiglia stessa. Questa la cifra che consentirà, a chi già non lo sia, di divenire proprietario della propria casa, secondo il piano di edilizia popolare «una delle 7 colonne dei programma annunciato da Berlusconi in campagna elettorale che il governo si appresta ad attuare, «entro 60 giorni dal suo insediamento», cioè entro questo mese. Mario Mantovani, sottosegretario alle Infrastrutture, è stato investito di delega spe- enti costano di più, in personale, di quanto ri cavano. Senza contare l`evasione: gli affitti non cifica proprio per l`edilizia popolare (E’ la prima volta che un governo dà una delega simile), per tradurre in atto il progetto. Oggi - spiega - ci sono oltre 4 milioni di famiglie, circa 12 milioni di persone, che ancora non hanno una casa di proprietà. E un milione sono in case di edilizia popolare.
E la prima volta che un governo nomina un sottosegretario all`edilizia popolare, ma è dai tempi d’Amintore Fanfani che si fanno piani di edilizia popolare…
L`Aler (l`ente per l`edilizia popolare a Milano, ndr) e i suoi equivalenti nelle altre città hanno svolto un importante ruolo sociale, ma hanno finito per travisare la propria missione trasformandosi in carrozzoni a carico dello Stato, quindi dei contribuenti. Occorre far chiarezza da un punto di vista economico: a volte questi percepiti. E senza contare i casi come quello della signora che viveva in una casa Aler qui a Milano e si è scoperto che era proprietaria di appartamenti in un`altra parte d`Italia. E, ancora, le occupazioni abusive.
Se si chiudono questi “carrozzoni” e poi sì costruiscono nuove case messe a disposizione a prezzi calmierati il circolo vizioso ricomincia.
Sui giornali sono circolate informazioni fomite da qualcuno non competente. Obiettivo del programma di Berlusconi è di consentire a tutti di avere una casa di proprietà. Una casa propria aiuta la stabilità familiare. E la crescita.
Il che all`atto pratico significa..
Solo una parte delle nuove case, molto inferiore al 60% di cui s`è parlato, sarà in affitto. Saranno in affitto gli studenti fuori sede, ovvio, negli altri casi ci proponiamo di arrivare al riscatto della casa entro 25-30 anni. Il maxiemendamento è già pronto.
Quale sarà il prezzo per queste case? Sui 300 euro al mese, mediamente. Contiamo sugli effetti premiali riconosciuti dal piano ai costruttori: a fronte di prezzi concordati verranno immesse sul mercato volumetri.
Trecento per 12 mesi per 30 anni, fa 120 mila euro.
Che tipo di case sarà costruito? II costo sarà anche inferiore, in base alle metrature.
Perché dev`essere chiaro questo: per noi la casa è il luogo dell`identità familiare, è il luogo dove si crescono i propri figli.
Appunto: servono spazi, stanze.
Gli spazi andranno da un minimo di 40 metriquadri a 90. Vorremmo che, d`intesa col ministero dell`Economia, nel piano siano garantiti i livelli minimi di fabbisogno abitativo per il pieno sviluppo della persona umana, com`è fissato dagli articoli 46 e 117 della Costituzione.
Il piano è al vaglio delle commissioni, quanto ci vorrà per i cantieri?
Entro 6 mesi partiranno sicuramente. Entro luglio approveremo il piano, poi lavoreremo tutto agosto ai decreti attuativi. Ci aspettiamo che presto il presidente del Consiglio illustri i nobili aspetti sociali e umani del piano.
Chi gestirà l`esecuzione del piano? Ho già preso contatti con esperti del settore.
Fondazioni bancarie sono pronte ascendere in campo, ci saranno fondi immobiliari innovativi.
Accanto ai privati, potranno essere messe a disposizione proprietà del Demanio dello Stato.
Quello che serve è un segnale forte, a partire dalle città dove maggiori sono le tensioni abitarive, di una nuova politica della casa. Oggi la disponibilità di nuovi alloggi popolari è sui 1000 l`anno, contro i 30-35 mila degli anni`70 -`80.
Per attuare il piano scorrerà passare dai Comuni…
I nuovi edifici dovranno essere armonizzati dentro piani urbanistici per evitare quello che vediamo oggi: periferie in preda al disagio sociale.
E l’architettura dovrà rispondere a requisiti precisi. Bene ha fatto il ministro Sandro Bondi a cri ticare un certo modo di costruire: le città devono essere a misura d`uomo, non di professionista. E il contesto dovrà essere adeguato: prevedere scuole, centri ricreativi e sportivi, luoghi pergli anziani.
Una simile dotazione costa.
Al costo del terreno incide per circa il 40% sul prezzo finale della casa, mettendo a disposizione spazi e abbattendo il costo del terreno abbiamo già quasi dimezzato quel prezzo.
Limite di reddito per accedere al piano casa? Sarà fissato. Io mi auguro che venga creata un`apposita Agenzia nazionale, d`intesa con Regioni, Comuni e Province, per gestire le richieste.Di sicuro terremo conto sia del reddito sia del numero di componenti la famiglia.
il numero degli alloggi di edilizia popolare in Italia (le “case sociali” sono il 6% del totale contro il 20% della media europea) 1.000 all`anno la disponibilità attuale di nuovi alloggi dì edilizia popolare (contro i 35mila degli anni`70 `80) COME FUNZIONA IL PIANO CASA 131 4 milioni le famiglie che beneficeranno del piano casa (stimate pari a 12 milioni di persone) 12 300 euro la rata minima
d`acquisto 1 25/30 anni il tempo di locazione necessario per diventare proprietari della casa E 40-90 mq l`estensione minima e massima degli alloggi 7 A CHI È RIVOLTO? Famiglie a basso reddito;giovani coppie;anziani in condizioni svantaggiate;affittuari sottosfratto;immigrati regolari QUOZIENTE FAMILIARE l`accesso al piano casa sarà calcolato in base al reddito e al numero dei componenti il nucleo familiare

CARLO è VIVO E LOTTA INSIEME A NOI



Ieri sera in un atmosfera irreale un quarantina di militanti di casapoud hanno fatto un breve corteo per il centro di salerno per poi terminare a Via Velia il posto dove trentasei anni fa è stato ucciso Carlo Falvella.
Lui da camerata non scappò di fronte agli assalitori e nonostante lui fosse piu avanti tornò indietro per soccorrere l'amico, ma fu colpito da due coltellate che nonostante ciò riuscì a disarmare e mettere in fuga gli assalitori ma pur troppo un coltellata gli fu letale.
Questo episodio ci fa capire che quei tre siacalli antifascisti non valevano un leone perchè si Carlo era un leone e il suo esempio rimarra per sempre nei nostri cuori.

lunedì 7 luglio 2008

UNA SOLA PAROLA RIVOLTA CONTRO TUTTO STO MARCIUME CHE CI AFFAMA


Stranamente una settimana fa in un noto hotel di roma c'è stata la riunione dei vertici mondiali delle maggiori banche, compagnie petrolifere e assicurative senza mancare all'appello un certo Mario Draghi e altri membri della Goldman Sachs.

Sempre stranamente dopo una settimana gira voce che la Robin Tax nn ci sarà, mi viene da pensare che Tremonti sarà stato messo spalle al muro, facendogli capire che con i vari Dini e soci (servi delle lobby) presenti nel PDL il governo sarebbe caduto, facendo capire a chi ancora non lo avesse capito che le lobby comandano in Italia e nel mondo e le tasse non vogliono pagarle mica so semplici lavoratori che devono pagare .

POI DICONO CHE SIAMO INCAZZATI


ITALIANI ALZIAMOCI TORNIAMO A COMBATTERE E CACCIAMO VIA A PEDATE QUESTI MERCANTI

domenica 6 luglio 2008

L'ULTIMO GUERRIERO D'ITALIA

"Caballero en un caballo - y en su mano un gavilán"

Erano mesi che lo inseguivo. Non perché scappasse, ma la salute, ultimamente, lo aveva un po’ maltrattato, affaticandolo. Ho aspettato, e alla fine, eccolo qua: Pio Filippani Ronconi, classe 1920, è uno dei più grandi orientalisti viventi e professore emerito dell'università orientale di Napoli. Per elencare i suoi titoli e i suoi meriti avrei bisogno di un foglio allegato. Ma devo aggiungere che, in ogni caso, è arduo mettere su carta una delle qualità più nette di Pio Filippani Ronconi, la presenza, e di ancora più ardua resa è la chiarezza dei suoi silenzi. Ma proverò a raccontarvi tutto. Filippani è una delle ultime memorie storiche (e sapienziali) delle destre italiane: diversi autori che molti di noi amano leggere, lui li ha conosciuti e ne è stato amico (come Evola, ad esempio, o anche Massimo Scaligero, con il quale Filippani si esercitava nella meditazione: "Era un cammino molto placido, il suo. Conobbi anche il maestro di Scaligero, Egidio Colazza… Fu molto gentile con me, che al contrario ero poco propenso alla placidità, in quel tempo").
La sua partecipazione alla guerra con la divisa tedesca non gli procurò problemi a guerra finita - a parte gli arresti di fortezza ("molto poco romantici!") e il "parcheggio" nel campo di concentramento di Coltano - tanto da poter avviare, nel 1959, una carriera accademica di tutto rispetto all’Istituto orientale dell’Università di Napoli. Poco tempo fa, invece, chiamato a collaborare al Corriere della Sera, in qualità di illustre orientalista, ha dovuto subire un’epurazione ad opera del komintern di redazione, con il quale non ha voluto polemizzare ("L’acqua bagna, il fuoco brucia: è il dharma, come lo chiamano gli indiani… sarebbe a dire che ognuno fa le cose con i mezzi che ha. C’è gente che striscia nel fango e non può fare altro che inzaccherarti"). Certe miserie sembrano scivolargli addosso, come si suol dire: ma il bello è che nel suo caso è tutt’altro che un luogo comune.

Da dove è cominciato tutto? Cos’è che porta ancora dentro dell’inizio del cammino?

"Senz’altro i racconti della vita di mio padre… Ecco, vede?" dice indicando una vecchia fotografia appesa al muro dietro di noi, che prende luce dagli ampi viali dell’Eur, "mio padre è quel signore a cavallo. Il luogo dove si trova è la Patagonia. Aveva venduto i beni di famiglia per andare in quella terra sperduta. Portava il bestiame dall’Atlantico al Pacifico, a cavallo. La sua vita stessa era un’avventura da raccontare… Un giorno, aveva appena depositato i soldi incassati dalla vendita di una mandria che aveva portato valicando le Ande, quando i banditi assaltarono la banca, rubando tutto. Lui inseguì il "mucchio selvaggio" per tre giorni e tre notti".


Come Tex Willer!
Un Tex Willer con la laurea in Ingegneria. Mio padre rappresentava per noi un polo di grande attrazione. Era un uomo che non si limitava ad insegnarci… che so… l’importanza dell’acqua, ma, anche per la vita che conducevamo, ci mostrava la necessità di raggiungerla anche nelle condizioni più difficili, come quella volta che dovette scavare un pozzo profondo ottantaquattro metri. E i suoi racconti, i racconti di famiglia, sono stati fondamentali per noi, bambini italiani lontani dall’Italia.


Perché fondamentali?


Perché mentre in patria si è omogenei all’elemento vitale in cui si procede, all’estero avevamo, come dire, una doppia o tripla esistenza. Io son vissuto in Catalogna, e nella vita quotidiana ci trovavamo in un ambiente che da una parte era spagnolo, e già non era il nostro, dall’altra, essendo in terra catalana, si odiavano gli spagnoli, e noi parlavamo il castigliano. E siccome la mia famiglia abitava in un palazzo di sette, otto piani, quindi molto moderno, ero letteralmente circondato da gente che parlava una lingua diversa da quella in cui io pensavo.


In italiano?

No, in castigliano.


I primi libri?

Cominciai a leggere molto presto. Amavo i racconti sul mondo mitico romano: erano, come dire, un’ancora di salvezza del nostro costume di vita. Ma il nutrimento della mia anima erano le gesta del Cid Campeador, che corrispondevano in tutto e per tutto all’insegnamento silenzioso di mio padre: io sentivo di dovermi comportare come un caballero. Fortunatamente ero nato in un ambiente non confortevole che mi consentiva di temprarmi. Mio padre mi aveva insegnato i principi della boxe… e anche mio figlio ora si diletta in quest’arte… ma nei miei tempi, e nei luoghi dove vivevo, il picchiare forte e picchiare per primo era assolutamente indispensabile, perché se no il giorno dopo mi sarei trovato altri quattro ragazzotti che mi avrebbero riempito di pugni. E in ogni caso ne andava dell'onore italiano!

Un italiano nato in Spagna, con il padre passato da Inghilterra, Carabi e Patagonia. Non era facile conservare chiarezza sulle proprie radici

Non solo! Mia madre aveva iniziato la sua adolescenza a Massaua, dove il padre, mio nonno, lavorava presso il governo militare italiano: lui parlava perfettamente l’arabo classico e l’arabo comune. Non per niente, la prima lingua che ho imparato fuori della scuola, oltre all’inglese, è stato l’arabo.

A che età?

Quattordici anni. Eravamo poveri, così avevo risparmiato per un anno gli spiccioli per le piccole merende che portavo a scuola. Alla fine comprai finalmente una malridotta grammatica araba, che però non era quella giusta, era un dialetto parlato dai berberi: mio nonno mi indirizzò poi verso l’arabo puro. Subito dopo imparai il turco e più tardi, già in Italia, imparai il persiano… Ecco, vede? [indica un’altra foto, su una cassettiera] là sto conversando con lo Sha di Persia.

Aveva una certa facilità con le lingue.
Ma non era mica tanto facile! E’ che mi ci mettevo di buzzo buono! La mia giornata era divisa in due parti: la prima era impiegata a seguire la scuola… e non ero un bravo allievo, ero piuttosto sognante, mentre la scuola italiana era estremamente dura: studiavamo lo spagnolo, l’italiano, il francese, l’inglese… tutti i giorni avevamo molto da studiare, molto da fare ginnastica, corsa e altre cose del genere. Nella seconda parte studiavo da solo quel che piaceva a me. Anche il greco lo imparai da solo, come il turco e lo spagnolo antico. Una mia zia mi regalò poi una grammatica sanscrita, un dono preziosissimo; io avevo già studiato, sempre da solo, quelle che erano le migrazioni dei popoli arii, quindi il portato culturale delle varie tradizioni indoeuropee, come l’Edda poetica e in prosa e il sanscrito, mi consentì di approfondire quelle conoscenze. Molti anni più tardi imparai un’altra lingua scandinava, lo svedese, ma avevo già studiato l’antico norvegese, il norreno… Poi, vediamo… l’anglosassone, l’aramaico (ma non sono mai riuscito a togliermi quel fastidioso accento arabo), il tibetano, il cinese, un po’ il giapponese…

Prendiamo per buono il buzzo buono…
E’ che non si può galleggiare su quello che ci insegnano: bisogna approfondire!

Tornando alla difficoltà di conservare le proprie radici in una babele simile…
Vede, per me l’Italia era… come dire… il Paese Fatato. Eravamo poveri, dicevo, perché scontavamo la scelta di mio padre di tornare dalla Patagonia per combattere: perdette tutto quello che aveva. Lui sapeva quello che rischiava lasciando i suoi animali dall’altra parte del mondo, ma la sua risposta, alle nostre domande se non fosse cosciente di quello che avrebbe rischiato venendo in Italia, lui tranquillamente rispose che "siccome noi siamo signori, dobbiamo combattere e dobbiamo essere di esempio agli altri". C’era il mito della Patria, insomma, ma una patria estremamente spirituale, per cui il non esserle vicino fisicamente non rappresentava alcuna limitazione.

Suo padre come il Cid.


Il mio mondo iniziava con il Cid Campeador, visto che lo avevo tra i piedi: era un’immagine di coraggio. Avevo una vita intima in profondo contrasto con la povertà che dovevo assaporare… una vita che guardava ad un futuro eroico. Quando io partii per la seconda volta in guerra, da giovane ufficiale, mi affacciai al finestrino del treno e gridai Viva la muerte! Perché la bella morte era quel che di meglio potesse capitare per difendere la Patria… ciò per cui vale la pena di vivere: un uomo si educa per allevare i figli e per combattere, questo avevo sempre pensato fin da bambino, ascoltando i racconti di mio padre e Il cantar del mio Cid.

Il combattimento, insomma, nel Dna.

Ma la guerra è una delle funzioni umane! Nei tempi antichi si soleva dire che le dame odiano la guerra, ma amano gli uomini che la fanno.

E le popolane dicevano che "si nun è bbono per il re, nun è bbono manco pe’ la reggina".

Appunto. Inoltre a quindici anni trovai in una bancarella L’uomo come potenza, di Julius Evola… Lui mi presentava un quadro per superare la miseria del sopravvivere quotidiano e dava un senso al fatto che io cercassi sempre di combattere… Dio!, sono molto cambiato da allora, eh? L’uomo come potenza, dicevo, mi apriva una concreta esperienza di ordine metafisico più che religioso, e così quei canti epici che tanto amavo acquistavano una dimensione reale: io potevo davvero realizzare quello che la tradizione indoeuropea mi proponeva. E questa fu per me una grande scoperta.

La guerra fa parte dei racconti che ricorda da bambino?
Certo. Fu l’esperienza di mio padre ad avvicinarmi a ciò che era la guerra. Lui era un pezzo d’uomo, molto forte… il contrario di me. Come dicevo, lasciò la Patagonia per combattere la Prima guerra mondiale, e si arruolò in un reparto qualunque. Poi, grazie alla sua prestanza fisica, venne assegnato ai "plotoni scudati", quelli che portavano un casco e uno scudo in acciaio per coprirsi, e andavano a mettere le cartucce di gelatina sotto i reticolati nemici. Era il racconto di un’esperienza concreta che ascoltavo con attenzione. Nella Seconda guerra mondiale venne il mio turno, e mi arruolai volontario nel Terzo Granatieri. Fui ferito un paio di volte, poi mi trovai ad essere molto malamente ferito il giorno dopo l’otto settembre 1943, ricoverato all’ospedale militare del Celio, a Roma. Il nove settembre mi resi conto che quello che avevo fatto fino ad allora non era altro che lo sfogo di un giovane studioso ed entusiasta; quello che avevo ancora da fare era qualcosa di molto più vicino all’ideale di uomo.

Ossia?

Lavare l’onta del tradimento. Mi trovai a combattere a Nettuno, con la divisa della Waffen SS, i reparti combattenti, tutta un’altra cosa rispetto alla SS Polizei… quelli ci hanno rovinato il nome. Insomma, costituimmo una squadra mista, italiani e tedeschi. Quando ci fu lo sbarco alleato facevo parte del Battaglione degli Oddi, il conte Carlo Federico degli Oddi, un vecchio ufficiale delle camicie nere, tenente colonnello. Al tramonto andavo con alcuni uomini a tagliare i reticolati e passarci sotto… Era un’esperienza molto bella, anche se il fatto di lasciarci la pelle era fatale. Oggi sono l’ultimo sopravvissuto di quel battaglione, l’ultimo di quei settecento: il settanta per cento morirono a Nettuno. Era un compito duro, non pensavamo alla gloria… era la gioia di vivere davvero, malgrado rischiassimo la morte.

Una fratellanza d’armi.

Precisamente. Una cosa molto profonda, che mi riportava al cuore le emozioni vissute sulle pagine lette da ragazzino. E’ ancora il Cid Campeador, che… [silenzio, chiude gli occhi, poi ritorna con un sorriso] "Caballero en un caballo - y en su mano un gavilán; por hacerme más enojo - cébalo en mi palomar; con sangre de mis palomas - ensangentó mi brial. ¡Hacedme, buen rey justicia, - no me la queráis negar! Rey que non face justicia - non debía de reinar…" [poi si ferma di nuovo e chiude gli occhi, scuote la testa e li riapre, guardandomi]… Che peccato, dimentico più di quel che riesco a ricordare…

E’ sempre molto di più di quel che sappiamo noi (dico sorridendo a Rodrigo, suo figlio, seduto accanto a me).

Non è una consolazione, ma tant’è.

In guerra è riuscito a continuare i suoi studi, in qualche modo?


Altro che in qualche modo! Riuscivo a concentrarmi dovunque. Tanto per farle capire, una volta, in Africa orientale, uscito in missione per misurare la posizione delle batterie inglesi, mi immersi con tanto piacere nei calcoli riportati sulla pagina scritta che dimenticai di trovarmi a pochi metri dai nemici e mi misi a camminare senza precauzioni: fecero il tiro al bersaglio, fortunatamente senza conseguenze. In seguito, la vicinanza con i tedeschi mi ha permesso d’imparare la loro lingua, che mi è tornata molto utile nel corso degli studi. Seguendo una mia via, poi, senza quasi rendermene conto ho intrapreso la carriera accademica, fino a diventare professore ordinario di Religioni e filosofie dell’India. Il fatto è che avevo un’ottima memoria… E sottolineo la forma passata del verbo avere.

Laurea in…

Indologia, tornando al vecchio amore. Subito dopo la laurea andai in Persia.

Ma il fatto di aver continuato la guerra nella Repubblica sociale, inquadrato nelle SS combattenti, le creava problemi nei rapporti con gli altri studenti e con i professori?

No. Anche per il fatto molto semplice che non frequentavo molto, ero solitario. Quasi tutte le lingue da studiare, ad esempio, le avevo già imparate da solo, quindi non avevo bisogno di seguire le lezioni.

E con il lavoro?

Nemmeno. Avendo la fortuna di conoscere molte lingue riuscivo a guadagnare facendo, ad esempio, un periodo da segretario ad un ministro sudamericano, poi doppiaggi cinematografici e, un po’ più a lungo, alla radiodiffusione per gli Esteri.

Nel frattempo lavorava su se stesso.

Sì, in ogni senso, non solo spirituale o mentale. Mio padre mi aveva insegnato i primi rudimenti del pugilato, che lui aveva imparato quando era studente a Londra, e quando ero arrivato a Roma, a sedici anni, ero passato nelle mani di Enzo Fiermonte.

Un mito per il pugilato romano.

Ho praticato anche Judo, Aikido… tra l’altro, poco tempo fa, ho guadagnato la cintura nera…

A quanti anni?

Ottantadue. E la cintura nera è, in qualche modo, simbolo di una iniziazione. Nel senso che io resto il solito quotidiano imbecille, però dentro di me ho altre esperienze di genere più… più concreto.

Alcuni anni dopo la fine della guerra ha anche fondato l’Urri, acronimo di Unione rinnovamento ragazzi d’Italia.

Sì. E l’ho mantenuto. Un impegno forte. Le domeniche le passavamo in montagna, tra escursioni, corsi di alpinismo. La montagna è maestra, e chi sale con te deve essere tuo fratello, perché la sfida alla natura è senza mezze misure o infingimenti: se sbagli paghi. I ragazzi venivano preparati anche in speleologia e archeologia; molti diventarono parà. Un gruppo di ragazzi in gamba, che preparavo anche alla meditazione profonda. Ma che tenni lontani dalle beghe politiche.

Da cosa era mosso?

Dalla necessità di riscrivere il mondo, cominciando da me stesso. Cercavo di mettere le mie deboli forze sotto i piedi, perché o si vive o si muore, ma se si vive bisogna darsi un po’ da fare. Esercitarsi col fisico, esercitarsi con la mente, esercitarsi con lo spirito.

L’Urri riassumeva le due linee guida della sua vita: lo studio e il combattimento.
Certo, perché a quel tempo era ancora palpabile il rischio di uno scontro fra i due blocchi nati dopo la fine della Seconda guerra mondiale, e la preparazione spirituale doveva andare di pari passo con quella fisica… come peraltro insegnavano i romani. Ma "Urri" non è soltanto una sigla, è soprattutto un termine vedico che indica il dio che sopravvive al tramonto degli dèi. Mi ispirai a questa figura: esser capace di fare qualsiasi cosa. Un po’ in contrasto con questo vecchio malandato che le sta parlando!

Le pesa la vecchiaia?

Bah, non me ne importa un fico secco, anche se dimentico molte cose. Ho avuto la possibilità di vivere la poesia, nel senso greco di poiesis, la bellezza di esprimere me stesso in quella che era la vita di un caballero. Ma sono passato attraverso queste esperienze come… come un divertimento