lunedì 29 settembre 2008

Austria, trionfo dell'estrema destra

elezioni per il rinnovo anticipato del parlamentO
Austria, trionfo dell'estrema destra
La coalizione al governo per la prima volta sotto il 60%, mentre la Fpoe e la Bzoe di Haider totalizzano il 30%


Joerg Haider e la moglie alle urne
VIENNA - Vittoria numerica della Spoe (socialdemocratici) ma vittoria politica e simbolica dell'estrema destra alle elezioni oggi in Austria per il rinnovo anticipato del Parlamento. Il partito socialdemocratico ha ottenuto la maggioranza relativa con il 29,7% dei voti (35,34% nel 2006), ma i due partiti di estrema destra, la Fpoe e la Bzoe, assieme hanno ottenuto il 29%. Si tratta del risultato peggiore dalla fine della Seconda Guerra Mondiale per socialdemocratici e popolari che, per la prima volta nella storia, scendono sotto il complessivo 60%. I risultati provvisori, ma ufficiali, sono stati annunciati dal ministero degli Interni di Vienna. Dati che però non tengono conto del voto per corrispondenza adottato quest’anno da ben 580mila elettori, cioè il 9,27% dell’elettorato; lo spoglio di queste schede sarà ufficiale solo il 6 ottobre.

AFFLUENZA AL 71% - Secondo i dati diffusi dal ministro dell’Interno Maria Fekter, la Spoe ha ottenuto il 29,7% dei voti; i popolari conservatori della Oevp il 25,6% (34,33% nel 2006); il partito liberale di estrema destra Fpoe il 18%; il partito populista di estrema destra Bzoe l’11%; i Verdi il 9,8%. Partiti minori come i Liberali e una lista dissidente dell’Oevp non hanno superato la soglia di sbarramento del 4% necessaria a entrare nel Nationalrat, la camera bassa elettiva del Parlamento austriaco, che conta 183 seggi. La ripartizione esatta sarà resa nota solo dopo la pubblicazione dei risultati definitivi. L’affluenza ha raggiunto il 71,4% dei 6,3 milioni di austriaci chiamati alle urne. Alle scorso politiche, a ottobre 2006, aveva votato il 78,5% della popolazione.

RISULTATO STORICO - Valanga di voti all'estrema destra: secondo le proiezioni la Fpoe passa al 17,9% contro l'11,4% e la Bzoe di Joerg Haider addirittura triplica rispetto al 2006, schizzando dal 4,11% all'11,9%. Insieme i due partiti hanno quindi ottenuto uno storico 30%. I Verdi scendono al 10,5% (11,5%). Sotto lo scoglio del 4% il Foro Liberale (1,9%) e la Lista di Fritz Dinkhauser (1,8%) che non entreranno quindi in parlamento. In seggi, la Spoe ne ottiene 56 (meno 12), la Oevp 49 (meno 17), la Fpoe 35 (più14), la Bzoe 23 (più 16), i Verdi 20 (meno 1).

UN COLPO DURISSIMO - Gli elettori austriaci hanno dunque assestato un duro colpo al partito socialdemocratico e al partito popolare, al governo in coalizione nell’esecutivo uscente. Eppure l’aritmetica e la logica politica dovrebbero riportare al potere come cancelliere un socialdemocratico, il leader del partito Werner Faymann; l’ex ministro dei Trasporti, 48 anni, si è conquistato una credibilità personale negli ultimi tre mesi, da quando è alla guida del partito per la campagna elettorale. E i socialdemocratici, anche se sfiorano appena il 30% (il loro peggior risultato nella storia), sono comunque il primo partito dietro ai Popolari: la Oevp sarebbe intorno al 25%. Dopo 20 mesi di paralisi al vertice delle istituzioni, le elezioni anticipate hanno visto trionfare invece i due partiti dell’estrema destra: Fpoe e Bzoe sono i soli a guadagnare rispetto al voto del 2006. La Fpoe di Heinz-Christian Strache (Freiheitliche Partei, partito liberale) balza al terzo posto fra i partiti austriaci conquistando circa il 18% dei voti in queste politiche che per la prima volta vedevano il voto allargato ai sedicenni. E la Bzoe (Buendnis Zukunft Oesterreich - Alleanza per il futuro dell’Austria), il partito populista del governatore della Carinzia Joerg Haider diventa addirittura il quarto partito sopravanzando i Verdi (che sarebbero sotto il 10%). Quasi un austriaco su tre ha votato per l’estrema destra. Nel parlamento uscente la Fpoe aveva l’11,04% e la Bzoe il 4,11%: i due partiti assieme, guadagnano un 15% di voti.


Heinz Christian Strache, leader della Fpoe
STRACHE: IO CANCELLIERE - Alla luce del successo, il leader del partito di estrema destra Fpoe, Heinz Christian Strache, ha rivendicato per sé il posto di cancelliere. Commentando a caldo le prime proiezioni, che vedono la Fpoe terzo partito al 18% circa, Strache ha ricordato il «modello 1999, quando il terzo nel Paese divenne cancelliere». Nove anni fa le elezioni si conclusero con la vittoria dei socialdemocratici, seguiti dalla Fpoe, allora trascinata da Joerg Haider al 26,9%; terzi furono i popolari della Oevp. Alla fine fu proprio la Oevp a esprimere il cancelliere, con Wolfgang Schuessel.

HEIDER: UN SOGNO - Joerg Haider, leader del partito di estrema destra austriaco Bzoe, si considera il vero vincitore. Il balzo in avanti del suo partito rappresenta «un nuovo record in Austria», ha detto Haider. «Contro ogni aspettativa siamo i grandi vincitori delle elezioni», ha aggiunto il leader populista, che ha definito il risultato «un sogno». Il governatore della Carinzia ha anche confermato di essere disposto a lasciare la sua attuale carica e a trasferirsi a Vienna «soltanto come cancelliere». Nel frattempo il capogruppo del partito socialdemocratico (Spoe), Josef Cap, si è detto favorevole alla formazione di un «governo stabile». Alla luce dei risultati delle urne e delle dichiarazioni della vigilia (i socialdemocratici hanno escluso ogni alleanza coi due partiti di estrema destra Bzoe e Fpoe), ciò non può che significare una riedizione della Grande coalizione tra socialdemocratici e popolari della Oevp, giunti secondi in queste elezioni con il 25% circa.

GRANDE COALIZIONE - Molterer, il leader dei conservatori, ha descritto il crollo del suo partito come «molto doloroso». Il socialdemocratico Faymann invece ha promesso di fare tutto il possibile per riconquistare la fiducia di chi non ha votato per il suo partito. In una campagna incentrata sulla lotta al carovita, Faymann era riuscito a far adottare la settimana scorsa con una maratona parlamentare una serie di misure di alto impatto: taglio della metà dell’Iva, abolizione delle tasse universitarie, aumento degli assegni di disoccupazione e delle pensioni. Risultati ottenuti però un po' alleandosi con i Verdi, un po' con la Fpoe: certamente una riedizione della Grande Coalizione non è una prospettiva facile per il Paese. Spetta comunque al presidente, il socialdemocratico Heinz Fischer, assegnare il mandato esplorativo per la formazione del governo tenuto conto del risultato delle urne.


Corriere della sera

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