A pochi mesi dalla sua elezione, Shakasvili ha trasformato la «democrazia» pagatagli dalla CIA in una dittatura personale, spendendo il 70 per cento del prodotto interno lordo in armamento pesante con il vero scopo di trascinare gli USA nella guerra che intende sferrare contro la Russia. Si apre dunque una periodo pericoloso che puo' sfociare in un gravissimo conflitto. Siamo nel pieno centro di una fase nuova ma anche un grande ritorno dell’arcaico, dove è la forza che crea il diritto. Come dimostrano diverse evidenze è pesante la presenza diretta di Israele nei fatti georgiani di queste ore. Addestramento militare d'assalto, affiancamento durante le manovre militari georgiane e fornitura di armamenti. Il motivo è semplice: Gerusalemme possiede un forte interesse nella pipeline che porta il gas e greggio del Caspio al porto turco di Ceyhan, senza bisogno di usare le reti di gasdotti russi. L’attacco deliberato pare dunque iscriversi in un più vasto piano concertato di provocazione ed affermazione di potenza, per il dominio totale delle fonti petrolifere. Alla luce di questo scenario, appare grottesco che uno come Giorgio Buscetta - responsabile di ogni crimine contro l'umanità - parli di violenze inaccettabili della Russia.
D'altra parte, è avvilente vedere che, ancora una volta, l'Italia di Berlusconi abbia scelto di rimanere una colonia e tradire un interlocutore che merita rispetto come PUTIN, il cui unico difetto è difendere gli interessi della sua nazione - e dell'Europa - invece di quello delle lobbies globali.
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Il Bossi di Tbilisi
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lunedì 11 agosto 2008
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