venerdì 22 agosto 2008




Esiste gente che per incontrare i suoi familiari deve pagare un biglietto per entrare in una fottuta riserva, magari per poi vederli esibirsi per quattro dollari in patetiche pagliacciate onde divertire obesi bambini americani e genitori idioti al seguito (con tanto di pop corn e coca cola a completare il simpatico quadretto). Questa gente non sa da dove viene e non ha avuto il diritto di vedere o conoscere la propria terra, se vive lo deve alla buona sorte di aver avuto un bisnonno scampato allo sterminio di un villaggio.
La stessa gente ora resta impotente a guardare, forse a non capire, e accettare che quanto resta di una delle piu' straordinarie culture al mondo e' l'immagine irritante e un po' spettrale di piume e cazzate varie filtrate attraverso i film di John Wein...E se di olocausto si parla fino a triturarsi i coglioni poco o niente si sa davvero dello scientifico, vigliacco massacro di un intero popolo, oramai annullato per dare spazio al sogno americano, a quel modello sociale a cui tutti siamo gia' asserviti. Non esiste merda piu' grande, non esiste rimedio o prospettiva di giustizia, perche'se di giustizia si parla, l'unica possibile sarebbe quella di tornare indietro nel tempo ed entrare nelle case di ogni assassino, arrivare fino a ogni letto per finirli senza pieta' e pisciare uno ad uno sui loro scalpi.
Quello che non hanno eliminato e non potranno distruggere sono gli esempi, le parole semplici e pure quanto la certezza che nella memoria non tramonteranno mai. Sono le frasi di chi tra morire come cani o morire in piedi, da guerrieri, ha saputo scegliere bene facendo cacare un po' di sangue agli yankee.



"Quando avranno ammazzato l'ultimo bisonte, tagliato l'ultimo albero, pescato l'ultimo pesce, inquinato l'ultimo fiume, si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche"

Tatanka Iyotanka. Toro Seduto

"Non esiste crimine piu' grande che vendere la casa dei propri padri"


Tashunca-uitco. Cavallo Pazzo

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