mercoledì 28 maggio 2008

La strada dedichiamola pure al signor PACIFICI

Il presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, uno dei tanti leccapiedi di Veltroni, non si tira mai indietro quando si tratta di dividere i buoni dai cattivi, laddove i cattivi naturalmente sono tutti quelli che non stanno a sinistra. Dal pulpito da cui di solito ci illumina, oggi - commentando la proposta del sindaco Alemanno di intitolare una via di Roma ad Almirante - si è inventato che quest'ultimo fu torturatore di ebrei ed antisemita. Una affermazione assolutamente diffamatoria che lascia il tempo che trova e che viene smentita dalla storia personale di Almirante, visto che fu sempre filoisraeliano e salvò centinaia di ebrei. Eppure per Pacifici chiunque provi solo a parlare di fascismo è per forza di cose antisemita, arrivando all'estremo paradosso da ritenere - forse - persino gli agenti del Mossad antisemiti visto che furono addestrati da ex aderenti alla DECIMA FLOTTIGLIA MAS. Ciò che, tuttavia, rammarica è che la stampa nazionale, pur di dare addosso ad Alemanno - dipinto come un pericoloso squadrista - non esiti a far passare Almirante come antisemita e razzista.

Pacifici non è nuovo a queste bassezze. Lui stesso ha provato a silurare Alemanno prima delle elezioni ed è riuscito nell'impresa di emarginare La Destra, La Santanchè e Francesco Storace, da sempre filoisraeliani. Sotto questo profilo mostra di essere un finissimo politico. Per questo motivo, mi vede d'accordo la proposta provocatoria di Donna Assunta Almirante di intitolare la via che sia era pensato di dedicare a Giorgio Almirante proprio a RICCARDO PACIFICI. La stessa DOnna Assunta ha già fatto sapere che sarebbe pronta ad andare all'inaugurazione.

Tanto di vie intitolate a vermi l'Italia ne è già piena. E a chi eccepisce che porta sfortuna intitolare strade a persone ancora in vita, chi scrive risponde: APPUNTO.

Sarebbe bello poter percorrere una strada di Roma e leggere VIA RICCARDO PACIFICI, FU DIFFAMATORE. I politici italiani che fanno sempre professione di filosionismo estremo - giustificando, senza ritegno, i rastrellamenti verso i palestinesi e la politica estera fallimentare di Bush e di Israele - sarebbero pronti persino a gestire il traffico a mo' di vigili. Del resto che due cittadini israeliani come Fiamma Nirenstein e Ruben facciano parte del parlamento italiano e stiano persino nella commissione esteri non suscita dubbi sull'autonomia che può avere l'Italia nella sua linea geopolitica in chi è sempre pronto a vendersi ad uno straniero esigente. Va notato, infine che, in seguito alle polemiche sollevate, Alemanno - ultimamente tanto sensibile verso le istanze dei poteri forti - ha fatto sapere che intitolerà la strada ad Almirante (dopo quella a Berlinguer, Craxi e Fanfani nel segno di una par condicio da neo arco costituzionale...) solo con il consenso della comunità ebraica. Mi sembra molto coerente: già non facciamo nulla senza l'avallo degli ebrei, non possiamo certo derogare a tale direttiva per l'intitolazione di una stradina. MAI PIù SHALOM!

N.B. Ieri, benchè ai ragazzi di Forza Nuova sia stato impedito di tenere un convegno sulle Foibe alla Sapienza e siano stati poi aggrediti dai comunisti, i giornali hanno parlato di "raid fascista": dopo questo avvenimento, ho deciso di tornare in pista e non mollare perchè l'Italia oggi non è un paese libero. Se dei ragazzi hanno virilmente cercato di portare un contributo culturale scomodo nella stessa università in cui è stato impedito al Papa di parlare, sono stati aggrediti da insetti 4 volte superiori di numero, hanno resistito facendo piagnucolare i compagni e sono stati persino attaccati dai media; è giusto che anche chi scrive apporti il suo modesto contributo seguendo sempre la via della VERITà e cercando di rimanere IN PIEDI FRA LE ROVINE.

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