sabato 31 maggio 2008

La Sapienza, i collettivi sequestrano il preside

Antefatto: il rettore invita il Papa all'inaugurazione dell'anno accademico, ma il collettivo di sinistra non vuole e il Papa non può intervenire. Ora, dopo un convegno NEGAZIONISTA sulle foibe dei comunisti, Fn chiede l'autorizzazione per una conferenza di risposta, ma i collettivi non vogliono e impongono al preside di ritirare l'autorizzazione. I media montano un caso contro "i fascisti" e la loro violenza salvo poi fare dietrofront quando si scopre che sono gli aggrediti e non gli aggressori, ma ai collettivi non basta e ora hanno sequestrato e minacciato il Preside. Eppure questo episodio - gravissimo - non ha avuto neanche un passaggio sui tg.


Per venti minuti è rimasto nelle mani di decine di esponenti dei collettivi di sinistra che lo hanno sequestrato impedendogli di uscire dal suo ufficio. E' accaduto all'università La Sapienza di Roma, teatro nei giorni scorsi di scontri tra militanti di sinistra e di destra. La vittima è il preside della facoltà di lettere Guido Pescosolido. "E' un fatto gravissimo", ha detto Pescosolido.

I fatti sono accaduti giovedì, in mattinata. Un centinaio di studenti dei collettivi di sinistra si sono radunati nella facoltà di Lettere. Poi è scattato il blitz contro il preside, accusato di avere permesso la realizzazione di un convegno organizzato da FN. Convegno subito annullato dallo stesso preside dietro le pressioni dei collettivi. Dalle scaramucce seguite al caso, era anche scoppiata una rissa tra estremisti di destra e di sinistra e con tre ragazzi finiti in manette.

Il raid degli studenti è stato molto rapido. In un attimo erano nella stanza del preside che si trovava con due segretarie ed un collega. "Hanno preso la porta a calci, gridavano di andarmene, che non mi avrebbero permesso più di insegnare in nessuna altra università. E' stato un fatto molto grave: per venti minuti siamo rimasti ostaggio di quei giovani", ha raccontato Pescosolido che ora annuncia: "Sto seriamente pensando di lasciare l'incarico. Il clima è troppo teso. Ed è ingiusto che non si possa dare voce a tutte le parti, lo dico da cittadino liberaldemocratico. E poi nella forma in cui mi era stata presentato, il convegno appariva la sigla Lotta universitaria e non Forza Nuova".

Ma le giustificazioni non sono bastate al preside per evitare quei venti minuti di paura. Alcuni poliziotti in borghese che hanno seguito tutta la manifestazione sono intervenuti e sono riusciti, senza provocare scontri, a portare via il preside e i colleghi dall'ufficio assediato

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