lunedì 20 aprile 2009

Cosa loro Sessantuno anni fa si ufficializzava il regime nato dal patto Mafia-DC

Il 18 aprile 1948 il trionfo elettorale della DC inaugurava un lunghissimo regime di palazzinari, padrini e lacché, fondato su spartizione di bottino, corruttela morale e consociativismo assistenziale. Era il teminale amministrativo scelto dagli invasori angloamericani e risultante dell'accordo tra Mafia e DC. Avrebbe costituito un vero e proprio regime che amministrò e depredò l'Italia per quarantaquattro anni consecutivi.

Il medesimo regime che si mise a costruire le case che crollano, vendute quattro volte il loro costo per le speculazioni e le tangenti. Il regime dell'assistenzialismo tangentista e della furba sottomissione ai potenti internazionali. Di quel regime c'è ancora nostalgia presso le cerchie politicanti. Tra i politici, e fortunatamente solo tra loro, ce n'è dovunque: lo vorrebbero riproporre Fini, Di Pietro, Casini e Franceschini, che sembrano agire di comune accordo su ogni cosa. Lo rimpiange buona parte della sedicente opposizione di destra, clericale e sempre più nostalgica della Prima Repubblica e delle distribuzioni di proventi offerte dal proporzionalismo elettorale e dall'assenza di sbarramenti. L'Italia non sta proprio bene ma c'è il forte rischio che stia peggio. Quel peggio che piace ai politicanti di mestiere, a coloro che non servono il popolo ma che si servono dell'esistenza di un popolo in realtà massificato. Quel modello inaugurato sessantuno anni fa e che non è del tutto morto, malgrado la caduta del Muro di Berlino gli abbia dato uno scossone che, purtroppo, è venuto da fuori visto che l'Italia che si era andata cementando era passiva, assistenzialista, ladra e serva. Aria pura. Ci serve aria pura!

TRATTO DA NOREPORTER.ORG

Nessun commento:

Posta un commento