martedì 27 gennaio 2009

24 Gennaio 2009: Costiera Presente!

Eravamo a Napoli per dimostrare, col nostro piccolo contributo, che la destra sociale c'è ed è ancora in gioco. Una festa, la nostra, che rappresenta un segnale forte di presenza, una testimoninaza instancabile di continuità. Contro le caste e contro le mafie, con tutte le nostre energie, senza dubbio e compromesso.
Abbiamo visto un popolo unito che non si è ancora arreso, che per l'ennesima volta si è risollevato e vuole combattere.

I democratici antifascisti avevano preparato delle molotov, hanno aggredito diversi nostri militanti appostandosi tra i vicoli, alcuni giovanissii altri anziani. Hanno cercato ma non ottenuto a tutti i costi lo scontro con una mobilitazione cominciata settimane prima.
Questa la loro risposta, il loro misero tentativo di deleggittimarci, secondo il solito copione: attraverso strategie vigliacche di tensione. Ma dei nostri aggrediti, dei nostri feriti, quelli di sabato come quelli che abbiamo visto da mesi, non un solo tg ha fatto parola.
"Colpa loro" pensa Feltri: sono fascisti....
Il Mattino ha riportato la notizia delle molotov e degli agguati dell'estrema sinistra, specificando tra le tante inesattezze che a schierarsi contro il corteo dei centri sociali e dei "carc" per difendersi da un'eventuale aggressione erano giovani veneti e del lazio. Sbagliato, per la prima volta erano tutti campani: napoli, salerno, caserta, costa d'amalfi...Che sia anche questo un segnale inequivocabile di crescita e radicamento per il nostro territorio.
Il loro "antifascismo militante" inizia a subire i primi seri colpi: è finalmente in stato terminale.
Riportiamo ora le parole di Francesco Storace a termine dell'evento di sabato scorso.
NON CI FERMA PIU' NESSUNO
Grazie a questo meraviglioso popolo de La Destra, grazie a una comunità straordinaria che ha sfilato a migliaia lungo le strade di Napoli, con la voglia di esserci. Nonostante il diluvio… E’ stata una giornata che non vivevo da anni, ho sentito la felicità delle persone, la gioia dei militanti. E quanto erano belle quelle bandiere al vento e le vetrine dei negozi tutte aperte, con i commercianti ad applaudire.
Una giornata indimenticabile, che ha dato una risposta chiara, limpida, della presenza del nostro Movimento. Sono arrivati da tutta Italia per partecipare ad un corteo civile e pacifico, per testimoniare, a Napoli, emblema della crisi sociale e politica italiana, il desiderio di cambiamento di un Paese intero, per dire a gran voce “basta con le mafie e le caste, no all’illegalità, sì alla giustizia sociale”.
Una manifestazione che lasciato il segno e che ho apprezzato per la compostezza e l’entusiasmo dei nostri militanti e simpatizzanti, che non si sono lasciati intimorire da un gruppuscolo di sedicenti antifascisti di estrema sinistra, che hanno cercato di rovinarci la festa. Senza riuscirci, però, grazie anche alle corpose misure di sicurezza adottate dalle forze dell’ordine lungo il percorso e che, a un certo punto, hanno impedito che i due cortei venissero a contatto.
Striscioni, slogan, canti hanno fatto da cornice ad una sfilata gioiosa e convinta, partita da piazza Mancini e scandita dai cori di Gioventù Italiana, che ha dimostrato di essere fortemente motivata.Uno striscione, in testa al corteo, diceva “Contro la corruzione, povera Patria mia, alzati e combatti”.
Vedere migliaia di militanti de La Destra, impassibili sotto una pioggia inclemente, è stato un segnale di straordinaria vitalità del partito. Un partito ancora giovane e sicuramente con pochi mezzi a disposizione, ma la manifestazione in terra campana ha segnato una svolta, un cambio di passo, La Destra c’è.
La sinistra radicale, invece, ha provato a giocare duro, provocando e cercando lo scontro in più occasioni. Le tre molotov, due ritrovate in uno zainetto abbandonato e l’altra lanciata verso i nostri ragazzi sono il frutto di questo odio senza senso, che ha comunque partorito due feriti, due militanti de La Destra aggrediti a bottigliate al termine della manifestazione, uno colpito alla testa – dieci punti di sutura - e l’altro al volto e finiti quindi all’ospedale.Insieme al presidente Buontempo sono andato a trovarli, ma i ragazzi sono già in condizione di riprendere a combattere la nostra battaglia.
Purtroppo ci sono in giro delinquenti che ci hanno provocato da settimane e che hanno cercato di impedire la nostra sfilata tra le vie di una città bellissima e piena di calore come Napoli. Ma noi abbiamo mantenuto i nervi saldi e siamo entusiasti per la riuscita della manifestazione. Bisogna voltare pagina.
Da Napoli abbiamo lanciato il nostro segnale di riscossa, chiedendo le dimissioni di Bassolino e della Iervolino, contro le mafie e la casta politica, riconfermando la presenza ad europee e amministrative, per trasformare le elezioni europee in un referendum sul trattato di Lisbona, che nega la sovranità ai popoli e riduce i diritti sociali e candidandoci a raccogliere pezzi di elettorato deluso da An e dal PdL.
Una “prova di forza” riuscita, per dire con orgoglio “non ci ferma più nessuno”.

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