RESISTENZA: ALEMANNO,NON BISOGNA ESCLUDERE RADICI DI DESTRA
(ANSA) - ROMA, 22 LUG - ''Spesso si pretende di escludere la
destra da riferimenti alla resistenza. Non e' cosi', la destra
ha avuto, soprattutto sul versante monarchico e repubblicano,
grandi radici nella resistenza''. Lo ha detto il sindaco di Roma
Gianni Alemanno al termine della visita al Museo della
Liberazione di via Tasso.
Alemanno ha spiegato che ''qui era in gioco l'occupazione di
una nazione. La resistenza va dall'estrema destra all'estrema
sinistra perche' di fronte alla minaccia dell'invasione del
paese tutta la realta' nazionale si e' unita''.
Per il sindaco di Roma ''bisogna rivalutare tutte le
resistenze come fatto popolare e come fatto di dignita'
nazionale''. (ANSA).
UN ESEMPIO DI VERA RESISTENZA
Diplomaticamente penoso e politicamente corretto.
Della "resistenza" di destra lo si sapeva già: esercito e volontari del Sud, partigiani bianchi, liberali e monarchici.
Diverso sarebbe stato dire:"Attenzione, anche la Repubblica Sociale Italiana può essere vista come un fenomeno di resistenza all'occupazione straniera. Un fenomeno duplice e quindi meritevole di considerazione maggiore. Duplice perché:
1. Continò a lottare contro l'invasione dei nemici di prima, cioè gli Alleati e difese i confini orientali ed occidentali della Patria.
2. Tenne alta, per quanto possibile, la sovranità nazionale anche nei confronti della Germania, opponendosi alle sue intenzioni punitive e vendicative ed alle sue pretese di spoliazione economica e di devastazione."
Ovviamente, occorre considerare che in via Tasso queste cose non potevano dirsi....
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A te vivamafarka, covo di nazi-comunisti, fa male. Ti inibisco l'accesso per i prossimi 2 giorni!
RispondiEliminaE basta co sto fascismo!!!!!