E' davvero singolare che proprio ieri, 8 settembre, a Salerno sia stata ritrovata - dopo più di 65 anni - una bomba inesplosa piazzata dai ritrovati alleati angloamericani. Ed è ancora più singolare che oggi, 9 settembre, nell'anniversario dello sbarco di Salerno, migliaia di persone non possano accedere alle proprie abitazioni come allora. Infatti il sindaco De Luca, con un'ordinanza, ha imposto a più di 5.000 persone di evacuare immediatamente la zona del Carmine perchè sono iniziate le operazioni per disinnescare il regalo che gli alleati, per amicizia sicuramente, vollero lasciarci più di mezzo secolo fa. Infatti, nei pressi dello stadio Vestuti, è stata allestita una tendopoli. Inoltre il traffico ferroviario è stato bloccato, pochè si teme che, spostata la bomba con una pala meccanica, si possa attivare l'innesco chimico e possa esplodere nei prossimi sei giorni. Davanti a tale prospettiva, si pensa persino si sgombrare la clinica Tortorella, che è proprio nelle vicinanze della bomba. Del resto i nostri alleati non hanno mai esitato a bombardare ospedali, Chiese e civili.
Corsi e ricorsi storici questi che ci fanno pensare al grande filosofo napoletano Giambattista Vico: la verità è il risultato del fare.
Insomma, ogni popolo ha le celebrazioni che più merita ed è in fondo giusto, a tal proposito, che rimanga immutata la nostra riconoscenza verso chi ci libero sganciando le bombe che distrussero le nostre città (e non furono mai i cattivi tedeschi, quelli che - pur con tutte le ragioni del mondo per essere stati traditi da noi, non ci fecero mai tale torto).
Se non altro, per dirla con Pietrangelo Buttafuoco, con lo sbarco dei bombardatori, finirono i bombardamenti.
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