mercoledì 3 settembre 2008
Maroni usa gli ultras per punire la Questura.
Un lettore ha suggerito di lasciare che gli ultras si scannino tra loro. E' sicuramente un'idea che permetterebbe, tra l'altro, di impiegare in altro modo gli agenti che, settimanalmente, vengono messi a fare da balia agli scalmanati; ma che, tuttavia, è destinata a rimanere puro sfogo di efficacia pari alle tante chiacchiere che i nostri politici non fanno mai mancare in siffatte occasioni.
Mi duole dover scrivere, per l'ennesima volta, di ultras, ma - davanti a tanta ipocrisia - è bene chiarire quanto è davvero avvenuto. Delle responsabilità indubbie di Trenitalia è stato già scritto, ora insinuerò capziosamente che i disordini della stazione Termini sono stati voluti e preparati (a proposito, un inciso, Veltroni non aveva promesso che sarebbe stata intitolata a Giovanni Paolo II?).
Prima, però, intendo specificare che domenica non è successo nulla di eccedente l'ordinaria amministrazione sul piano degli incidenti. Anzi, quanto si è verificato sull'intercity Roma-Napoli si rivive su tutti i treni che ospitano tifosi in trasferta. Semmai, se questa volta la situazione è implosa, va sottolineato che, per un comportamento colposo di Trenitalia già commentato, si era creato un sopraffollamento non più gestibile. Per questo motivo scrivo che i disordini sono stati voluti e agli ultras, fessi, è stata tesa una trappola per liberarsene per tutto il campionato. A confermare tale tesi la constatazione che, sempre durante la scorsa giornata di campionato, gli ultras interisti hanno saccheggiato degli autogrill, ma nessuno ne ha parlato.
Quegli ultras (di Napoli, Roma, Lazio, Salernitana...) con cui mi è capitato di parlare non hanno mai esitato a vantarsi delle loro scorribande in giro per l'Italia. Mi riferisco a negozi saccheggiati, a veri e propri sequestri di persona, a danneggiamenti, minacce e, chi più ne ha, più ne metta.
E' questa una situazione, ormai tutta italiana, che si verifica ogni maledetta domenica e sulla quale i media si soffermano solo quando non hanno altre notizie da proporre.
Ora, lungi dal volere esporre una difesa degli ultras, è bene soffermarsi sul vero obiettivo delle polemiche: il ministro degli Interni, uno che nella tasca della giacca non fa mai mancare un fazzoletto verde per ricordarci di essere un esponente della sinistra leghista, vuole mettere sotto torchio il Questore di Napoli Puglisi. Quest'ultimo, che ha sostituito solo lo scorso gennaio il settentrionale e francamente inadeguato Oscar Fiorolli, è uomo nato e cresciuto professionalmente al Sud che sa come funzionano certe dinamiche. Sa che espellere in blocco gli esagitati dallo stadio significherebbe farli riversare in strada e, per questo motivo, alla politica delle diffide a pioggia, ha sempre preferito la mediazione con i capi. Sa che - vuoi per la voglia di riscatto sociale, vuoi per la disoccupazione - il mondo ultras permette agli emarginati di sfogarsi. Dunque cerca il giusto equilibrio tra il contenimento e il ripristino dell'ordine pubblico.
Eppure Maroni, adatto ad occupare il Viminale solo per la parte d'Italia che lo vota, inviando gli ispettori, ha deciso di delegittimare Puglisi. Che poi, se la pericolosità degli ultras è stata sottovalutata, le responsabilità vanno sempre ricondotte alle ferrovie dello stato e a chi, a Roma, ha mandato pochi poliziotti.
E' poi, tra l'altro, assurdo che Maroni voglia colpire la società calcio Napoli che, completamente estranea ad ogni fatto di cronaca, è una delle più corrette in Europa. Chiudere il San Paolo, come pure si ipotizza, quando a Fuorigrotta non ci sono mai stati problemi e i fatti sui quali si discute sono capitati a Roma, comminare pesanti sanzioni alla società e configurare - a volo d'uccello - l'associazione per delinquere a tutti i tremila tifosi a Termini, è assolutamente indecente e intollerabile. Tanto più che la soluzione c'è ed è molto meno eclatante: sciogliere coattivamente gli ultras.
E allora, davanti a questa ottusità ostentata e alla smania di apparire, sorge un dubbio: non è che Maroni sta usando gli ultras per punire la città di Napoli? Se episodi di intemperanza si fossero verificati a Milano - come si verificano - assumerebbe lo stesso parametro chiamando in causa Moratti o Berlusconi?
Le cronache sono ricche di precedenti per valutare la terzeità di un ministro apertamente ostile.
Ernest0 Ingenit0.
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