mercoledì 10 settembre 2008

GUERRA AI NEMICI DELLA MIA TERRA


INCENDI SULLA AMALFITANA, DENUNCIATO PREGIUDICATO DI SANT´ANTONIO ABATE


Piano di Sorrento: Denunciato piromane.

Piano di Sorrento. Aveva da poco appiccato il fuoco, erano circa le 17 e 30, ad un´area di 500 metri quadrati in località “Scaricatoio”, sulla statale 163 sorrentino-amalfitana, con l´intenzione di provocare un enorme disastro incendiando la montagna a vista sugli isolotti de Li Galli che avrebbe potuto interrompere la circolazione per la Costiera Amalfitana, fra Positano, Praiano, Amalfi e Vico Equense. Provvidenziale l´intervento di un carabiniere in borghese di Ravenna in vacanza che stava recandosi verso Positano che ha assistito alla scena dando l´allarme richiedendo l´operato dei vigili del fuoco che hanno domato le fiamme prima che riuscissero a propagarsi lungo il crinale raggiungendo anche una abitazione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Piano di Sorrento diretti dal maresciallo Daniele De Marini e coordinati dal capitano Federico Scarabello della compagnia dell´Arma di Sorrento. Nessuna traccia, però, del piromane che si è allontanato a bordo di una vettura, una Hyundai Matrix la cui targa non è sfuggita al carabiniere in borghese. Immediati i controlli attraverso la banca dati dalla quale è emerso che l´auto in questione era intestata ad una donna di Sant´Antonio Abate; sempre grazie all´archivio informatico dei carabinieri è risultato che la Hyundai Matrix era stata ultimamente fermata per ispezioni riscontrando la presenza a bordo di Giulio Di Riso, 40 anni, pregiudicato di Sant´Antonio Abate, già diverse volte denunciato per il reato specifico di incendio doloso. Due radiomobili dei militari dell´Arma si sono immediatamente dirette verso il comune vesuviano dove i carabinieri del posto accertavano il riscontro dell´identikit fornito dal testimone con la persona di Giulio Di Riso, fermato a Sant´Antonio Abate verso le 23 e denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata con l´accusa di incendio doloso. Sua probabilmente anche la mano che nelle settimane scorse ha dato inizio ai distruttivi incendi che hanno devastato decine di ettari tra Tordigliano ed i versanti di Positano e la costiera amalfitana. Un killer della natura assoldato da speculatori senza scrupoli per avere accesso a finanziamenti regionali per il rimboscamento.


Al posto di buttarlo nel fuoco a questo farabbutto lo rimettono pure in libertà, ormai visto che in Italia lo stato è assente si consiglia ogni cittadino a farsi giustizia privatamente.

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