Non crediate alla crisi dei telegiornali. Aldilà di ogni dibattito e teoria economica sappiamo tutti che la crisi non nasce ieri. Un dato certo è che invece la crisi è endemica, e riguarda, come sempre, solo i più deboli. Dai palazzi parlano di crisi ma non la subiscono: alla faccia nostra continuano ad accumulare e svuotarci. Intanto, per intrattenerci, ci danno il festival (e un milione a Bonolis), c’è Facebook, e Maria De Filippi.
Di chi si sta parlando? Della classe politica, degli apparati e gli ambienti che controllano la finanza, di chi sta al gioco in cambio di privilegi. Sono loro a produrre la società che ci ritroviamo. Ci controllano, ci veicolano, ci usano, lasciano crescere le tendenze più balorde. Non arriverà Masaniello a salvarci, non per il momento. E poi si sa che anche se arriva, non dura più di dieci giorni.
Quello che importa è almeno non chiudere gli occhi, ma essere coscienti, parlarne liberamente è già un punto di partenza. Non si potrà certo cambiare il mondo, ma in compenso il mondo non cambierà noi.
Buon caro vita a tutti!!
giovedì 5 marzo 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento