Sono trascorsi, ormai, sessant'anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.Leggendo il testo della Dichiarazione, provo sentimenti contrastanti. Rispetto, ammirazione, condivisione totale per quanto in essa sancito: i diritti inalienabili di ogni individuo senza discriminazioni di sorta. Ma è difficile, poi, frenare l'angoscia quando penso ai tanti uomini e donne che, ancora oggi, non godono appieno di questi diritti.Ai molti bambini che ancor prima di nascere, ne sono già privi ...A tutti coloro i quali subiscono una guerra. A coloro che vorrebbero una vita semplice e dignitosa ma che a causa dei conflitti, dell'essere povero, delle malattie, della privazione della propria libertà, si vedono negata la vita stessa. Oggi è un giorno nel quale provo anche amarezza per i bambini di Gaza e per chi non conosce diritti ma, nello stesso tempo spero che il 10 dicembre, in un tempo non troppo lontano, diventi il giorno della celebrazione dei diritti riconosciuti ed esercitati da tutti, dei diritti dati per scontato per ognuno.
Un cordiale saluto,Dr. Yousef Salman
Delegato della Mezza Luna Rossa Palestinese in Italia
La cosa che fa ancora più rabbia e che molte volte questi diritti vengono calpestati proprio da chi si riempie la bocca con parole come ''domecrazia e libertà''
Palestina libera!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaa napoli la regione ha organizzato la solita puttanata commemorativa per la dichiarazione dei diritti umani...curioso che a intervenire c'era anche la comunità ebraica..come invitare maryilin manson al meeting di comunione e liberazione (o il sanciullo a quello della caritas, oppure come se ernesto scrivesse su "Rinascita- quotidiano della sinistra nazionale")
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