domenica 12 ottobre 2008

On line LA VOCE DEL RIBELLE

E' on line il primo numero de La voce del ribelle,

il giornale diretto da Massimo FINI.
Il suo editoriale:


Io, Talebano


di Massimo Fini

Perché ci interessa tanto l'Afghanistan? Perché là si combatte una battaglia decisiva. Che non è geopolitica come sostengono tutti coloro che, in Occidente, sono abituati a pensare solo in termini di potere militare e quindi economico. Si tratta di una battaglia che, una volta tanto, è davvero lecito definire epocale, fra le ragioni della Modernità e quelle del Medioevo. E noi siamo contro la modernità e a favore delle ragioni del Medioevo. Un Medioevo, ovviamente, riveduto e corretto, collocato nel Terzo Millennio. (...)
(Da: Repubblica)

SOFIA - Arrivano gli ultras italiani a Sofia, e sale la tensione attorno a Bulgaria-Italia. Prima una rissa appena sfiorata in un bar del centro, poi il tentativo di scontro con i tifosi locali all'interno dello stadio frenato dall'ingresso delle forze di polizia bulgare in assetto antisommossa. Il tutto tra canti del ventennio fascista e un corteo nelle strade che conducono al Levski Stadium scandito da "Duce Duce". E soprattutto lo stupore dei bulgari, che avevano accolto con calore la nazionale campione del mondo. Il gruppo di oltre cento tifosi organizzati al seguito della nazionale è parte dello stesso che segue gli azzurri da due anni, ovvero da dopo la fine del Mondiale. Il Viminale li conosce bene, si tratta di ultras della destra provenienti da diverse città, specie del nord-est. Questa volta si sono aggiunti anche tifosi provenienti da Napoli. E a provocare le tensioni della giornata sono stati anche il gemellaggio di questo gruppo con la tifoseria del Levski Sofia, tradizionalmente collocata a destra, e il confronto con i "rivali" del Cska, tifoseria di sinistra. Sarebbe questo, secondo alcuni testimoni, il motivo che ha fatto scattare la rissa all'interno del bar del centro di Sofia: italiani e sostenitori del Levski contro ultras del Cska. Rapido l'intervento della polizia locale, così si è evitato il peggio: nessun ferito e nessun fermo. Poi, il plotone italiano è andato allo stadio a piedi, scortato da una moto della polizia e alcuni agenti: e durante il percorso è stato un miscuglio di cori calcistici, di ricordi per Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso da un colpo di pistola di un agente di polizia italiano, e soprattuto di "Faccetta Nera", "Duce Duce" e altri cori fascisti.
A chiudere, all'arrivo allo stadio, l'ingresso nel settore loro riservato e subito il tentativo d'assalto agli spettatori bulgari. Un gruppo di italiani ha percorso tutti i gradoni cinghie dei pantaloni in mano, è arrivato fino alla cancellata che delimita il settore e ha cominciato a menar fendenti e a tirare oggetti dall'altra parte. La tensione è stata molto alta per alcuni secondi, prima che una trentina di poliziotti con caschi, corpetti e manganelli entrasse e riportasse con calma indietro i sostenitori italiani. Uno striscione degli italiani sarebbe stato sottratto dai bulgari, di certo quando la calma è stata ristabilita gli ultras Italia hanno tolto i loro tricolori con i nomi di diverse città di provenienza, alcuni in caratteri celtici. La Federcalcio ha poi precisato di aver venduto 144 biglietti a tifosi italiani per quel settore, dopo aver girato al ministero dell'Interno nomi e dati anagrafici dei titolari della richiesta e dopo averne ricevuto indietro il nulla osta. Da quel momento, gli Ultras Italia sono passati sotto il controllo della polizia locale. Domenico Mazzilli, responsabile della sicurezza della nazionale azzurra, e Roberto Massucci, suo vice, hanno offerto il loro supporto alla polizia bulgara. La trasferta italiana, iniziata sotto i migliori auspici, con i locali ben disposti sia rispetto alla squadra che alla tifoseria, ha preso tutta un'altra piega. A cominciare dagli inni nazionali, con i tifosi di casa pronti a fischiare "Fratelli d'Italia".

Dopo il monito per "il serpente nero della vergogna" dei compagni locali, adesso arriva nientemeno che dal ministro La Russa e diventa vergogna nazionale.
Caso vuole che quando se ne parla c'è sempre di mezzo o Sanciullo.

sabato 11 ottobre 2008


Ricordo di quando Jorg Haider venne ad Amalfi: tre o quattro cazzoni come me organizzarono una spedizione per strappargli una foto insieme. Qualcosa andò storto, non ricordo cosa, quel proposito fu rimandato.
Non avremo mai più questa possibilità.
Ricordo che qualche mese prima quest'uomo aveva fatto tremare l'Europa, aveva fatto cagare addosso banchieri e mercanti che provvidero a farlo tacere, lo costrinsero a mettersi da parte. Ricordo i teatrini e le baraonde dei media, lo sciacallaggio degli sconfitti che, sulla riga di quello che sarebbe accaduto con Le Pen in Francia, applicarono la loro "democrazia".
Oggi l'Austria torna a rialzare la testa, con i recenti risultati che arrivano insieme alla tragica scomparsa di uno dei leader più intelligenti della sua storia.
Ora insieme a tanti fratelli sta di sentinella tra le stelle, sarà presente tra la sua gente che continuerà sui suoi passi: possa infine essere testimone della rinascita della nostra Europa!

Onore ad Haider.

onore al camerata haider

guidava la bzoe che alle ultime elezioni aveva avuto una forte affermazione
Austria: è morto in un incidente stradale Joerg Haider, leader della destra
Il governatore della Carinzia è uscito di strada nella notte nei pressi di Klagenfurt mentre era alla guida
Joerg Haider (Ap)VIENNA - Il leader del partito austriaco di estrema destra Bzö e governatore della Carinzia, Jörg Haider, è morto in un incidente stradale. Haider, 58 anni, all'1,15 stava guidando la sua auto ufficiale presso Lambichl, a sud di Klagenfurt, capitale della Carinzia di cui era governatore, allorché ha compiuto un'improvvisa sterzata nel corso di un sorpasso andando a cozzare contro un altro veicolo; quindi ne ha perso il controllo ed è uscito violentemente dalla carreggiata, dopo essersi ribaltato diverse volte. Secondo la polizia austriaca, Haider stava viaggiando a una velocità «nettamente più elevata» rispetto ai 70 km all'ora ammessi in quel tratto di strada.Haider ha riportato lesioni gravissime alla testa e al torace, è stato portato in ospedale ma è deceduto durante il tragitto In giornata avrebbe dovuto partecipare a una riunione di famiglia per festeggiare il novantesimo compleanno della madre.
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CHI ERA - Haider guidava la Bzö, l'ultra-nazionalistica Alleanza per il futuro dell'Austria, che alle recenti elezioni parlamentari a fine settembre aveva condotto a triplicare i consensi, facendole raggiungere il 12% nell'ambito di una generale affermazione dei partiti più conservatori. Considerato il politico maggiormente noto del suo Paese nel secondo dopoguerra, fra gli anni '80 e '90 aveva trasformato il piccolissimo Fpö, il Partito liberal-democratico in cui era entrato nel '77, in un vero e proprio fenomeno anche sotto il profilo sociologico. Nel 2000 Haider riuscì infatti a traghettare la propria creatura al governo centrale, concludendo un discusso patto di coalizione con il centrista democristiano Partito popolare, e ciò procurò a Vienna critiche da ogni parte, e persino le sanzioni dell'Unione europea per una piattaforma programmatica dalle venature marcatamente xenofobe. L'alleanza con i centristi non resse, e nel 2002 la crisi dell'esecutivo sfociò in un voto anticipato che sancì un pesante ridimensionamento dell'Fpö; a lungo in lotta con gli avversari interni, messo poi da parte, Haider se ne andò sbattendo la porta e tre anni più tardi fondò la Bzö, che nel 2006 esordì alle urne racimolando appena il 4 per cento dei suffragi. Cavalcando il disagio di molti connazionali per i problemi creati dalla crisi economica e dall'immigrazione, abile nello sfruttare i mass media, cultore dell'immagine (era sempre abbronzatissimo, e si dilettava nel farsi ritrarre in foto talora anche accattivanti: come quella, celebre, in cui offriva un cucchiaio di miele a un gigantesco orso bruno), l'estremista carinziano degli anni giovanili dimostrò di aver appreso pienamente l'insegnamento di tanti anni di gavetta e di confinamento ai margini, arricchendo di sempre nuove mosse il proprio naturale talento per la politica, e spuntando alla fine un nuovo successo: l'ultimo della carriera, e della vita.
11 ottobre 2008

venerdì 10 ottobre 2008

Sant'Antonio Paravia, protettore dei managers.


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Era ora. Finalmente, dopo due legislature, abbiamo un motivo per registrare un momento dell'attività parlamentare di Antonio Paravia, re degli ascensori e senatore salernitano (pardon, di Gragnano, capitale della pasta e del "panuozzo" nella quale si va per mangiare e dalla quale anche Paravia - si vede dalla stazza - magna, eccome se magna!), a palazzo Madama da quando non esistono più le preferenze e gli eletti sono divenuti oligarchi prescelti dai partiti.

A riconoscergli il giusto tributo è stato ieri il ministro dell'economia Giulio Tremonti, il quale ha minacciato di dimettersi se non fosse stato ritirato l'emendamento salva-manager al decreto Alitalia di cui proprio Antonio Paravia era relatore. L'emendamento, se fosse passato, avrebbe impedito di perseguire i reati di bancarotta a meno del definitivo fallimento dell'azienda coinvolta, in pratica graziando, ad esempio, Tanzi e Cragnotti per i dissesti che hanno causato sulla pelle degli investitori.

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giovedì 9 ottobre 2008



www.bloccocostiera.blogspot.com

TORNEO CALCIO A5
"Santa Trofimena",
II edizione
Campo Comunale "Leo Lieto"- Minori, Ottobre 2008



REGOLAMENTO

· Il modulo d’’iscrizione va consegnato entro il 10 Ottobre 2008 con la somma totale delle quote d’ iscrizione.

· La somma totale per le iscrizioni è di 64 euro a squadra.

· L’ età dei partecipanti parte da un minimo 15anni a un massimo di 26

· Il numero minimo di partecipanti per ogni squadra è di 6 giocatori
·
· Le date dei match saranno rese pubbliche sul lungomare California, Bar 52 e Bar Umberto.

Il torneo avrà inizio il’13 ottobre 2008


INFORMAZIONI FONDAMENTALI
1. Le squadre una volta create non si potranno modificare nel corso del torneo.
2. Le squadre che saranno assenti ai loro match avranno la partita nulla. Si gioca anche in caso di pioggia.
3. Le semifinali e la finale saranno arbitrare dal CSI (Comitato Sportivo Italiano)

Info al 333 43 59 391