I beoti incalzano e commentano il panorama politico minorese all'indomani delle elzioni amministrative. Fallita la strategia della demonizzazione e dell'allarmismo per il pericolo "squadrista", ora passano, come prevedibile, a rinforzre la dose ricorrendo alle accuse ridicole di negazionismo (arma infallbile...penseranno). Dopo la straordinaria prova di mobilitazioe delle masse proletarie dimostrata in occasione della originalissima contestazione a Brunetta, dopo l'avvalersi sul comune minorese di un alfiere di spessore come il prof dalla evve moscia, siamo sicuri che tutti li prenderanno in considerazione e rifletteranno a dovere sull'imminente pericolo che una nuova Shoa si scateni implacabile sulla costiera Amalfitana.
Se non esistessero quante risate ci saremmo persi?
Ecco il loro comunicato pubblicato su positanonews:
MINORI. Costiera amalfitana Democrazia a lista unica
Alle prossime elezioni comunali, per la prima volta dalla nascita della Repubblica, i cittadini di Minori
potranno votare per una sola lista. In effetti, pur trattandosi di una "anomalia", non è sicuramente l´unica e soprattutto non ha niente di casuale in un contesto tristemente connotato da deficit di partecipazione e da una evidente longevità della classe dirigente: basti pensare che dal 1946 ad oggi solo quattro cittadini hanno ricoperto la carica di sindaco. Una personalizzazione della competizione che ha per decenni trasformato gli appuntamenti elettorali in scontri tra tifoserie avrebbe dovuto quantomeno funzionare da campanello d´allarme. Invece, qualsiasi tentativo di qualificare "politicamente" la partecipazione elettorale riconoscendo ai gruppi politici e ai partiti un ruolo di aggregazione in funzione della nascita di compagini con idee, programmi e capacità è stata sempre mortificata dalla logica elettoralistica e familistica, tipica dei piccoli contesti, nei quali il sistema elettorale maggioritario ha fatto il resto. Ciò ha favorito il consolidarsi della tradizione delle liste eterogenee, preferite perché riescono a garantire una più facile vittoria e, soprattutto, una identificazione dell´elettorato col capopopolo di turno.
Alla luce di queste considerazioni le vicende ben note a tutti dell´attuale tornata elettorale non ci stupiscono più di tanto. Il vuoto politico a sinistra appare, dal nostro punto di vista, sicuramente il dato più preoccupante e lo è ancor più in considerazione del fatto che abbiamo corso il serio rischio di vedere rappresentata in consiglio comunale una destra che inneggia a Mussolini e rinnega l´esistenza dei lager nazisti. Altro che assenza di “dialettica democratica”…Tutti i cittadini che hanno a cuore la libertà e la democrazia dovrebbero iniziare seriamente a riflettere.
Quanto all´amministrazione uscente, l´incapacità di esprimere una nuova leadership è l´epilogo di un´esperienza fondata su interessi personalistici, su scelte sfacciatamente nepotistiche e clientelari, connotata dall´assenza di idee e programmi. Ma soprattutto dimostra che l´identificazione nel candidato sindaco fungeva da unico collante di uno schieramento incapace, tra l’altro, di pretendere una buona amministrazione e, ovviamente, un´amministrazione buona per tutti. A dir il vero l´aspetto più sconcertante è rappresentato proprio dal fatto che la disgregazione di quello schieramento non sembra tanto dovuta alla presa di coscienza dei fallimenti accumulati nel corso dei due ultimi mandati, bensì dalla impossibilità per il leader di candidarsi. Nonostante quest’ultimo e questo è ancor più sconcertante – non abbia mai incarnato il demagogo accattivante e populista, piuttosto la figura del potere autoritario e
arrogante, di chi considera l’avversario politico un nemico.
In siffatte situazioni il gruppo di Via Nova ha avuto campo facile e potrà approfittare della disfatta dell'amministrazione uscente per raccogliere consensi anche nel bacino avversario. Salvo sorprese, piuttosto improbabili, Reale sarà il nuovo sindaco di Minori e i suoi candidati siederanno tutti in consiglio comunale.
Tra loro anche il nostro collaboratore, Paolo Russo. La sua è stata una scelta coerente con il percorso politico di quest’ultimi anni, avendo di fatto contribuito in prima persona alla nascita di quello schieramento e supportato i suoi esponenti nei cinque anni di opposizione. Chi ci legge sa che cosa pensiamo della collocazione in liste eterogenee, e Via Nova non fa eccezione. Tra l’altro, le premesse non sono affatto rassicuranti: la scelta di alcuni candidati "calcolatrice alla mano" e l'approccio piuttosto timido ai
problemi strutturali che invece richiedebbero ben altre posizioni potrebbero essere il sintomo di orientamento qualunquista di cui il paese ha fatto purtroppo già esperienza, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Tuttavia, quantomeno condividiamo la convinzione di Paolo, sostenuta su Positanonews in questi giorni, di un consiglio comunale che può riconquistare la sua dignità grazie alla rappresentanza di opzioni politiche qualora, naturalmente, sottendano una determinata idea di amministrazione del paese.
Per questo gli chiediamo di costituire, all’indomani delle elezioni, un Gruppo di sinistra nel quale può riconoscersi chi crede nei valori dell’antifascimo, della giustizia sociale, della legalità, della gestione
amministrativa trasparente e imparziale.
Alla luce dello stato di grave depressione politica che vive la comunità di Minori, è un’occasione da non sprecare.
da “Movimenti” - edizione speciale elezioni 2009
a cura del Collettivo Comunista Costiero
giovedì 4 giugno 2009
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