verbali di 700 udienze compilati a mano
Il caso denunciato dall'associazione magistrati:
si è lasciato scadere l'appalto per la fonoregistrazione
Né il computer e nemmeno la macchina da scrivere, ma solo la cara vecchia penna. Al tribunale di Roma, il più grande d’Europa, da ieri i verbali si trascrivono a mano. Il ministero della Giustizia ha lasciato scadere l’appalto per la fonoregistrazione senza completare l’iter del successivo. Testimonianze, requisitorie, arringhe: sono circa 700 le udienze che ogni giorno si tengono nella capitale e per ognuna occorre la biro.
E' un ritorno al passato. Si va a passo di lumaca, una lentezza che certo non aiuta una giustizia già ingolfata. E scrivendo con la penna i cancellieri sono costretti a riassumere, che non è la stessa cosa rispetto alla fonoregistrazione. Quest’ultima, spiega il presidente dell’Anm di Roma, Paolo Auriemma, «è prevista dal codice del 1989», secondo il quale «la verbalizazione a mano è un’eccezione». Eppure chissà per quanto tempo si andrà avanti così. Tra la rabbia dei giudici, degli avvocati, dei cancellieri, che non hanno nemmeno gli straordinari, e soprattutto delle cooperative di trascrittori, che intanto hanno perso il lavoro.
Lavinia Di Gianvito
martedì 5 maggio 2009
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