Diffondere notizie false con dolo è reato. E' altresì reato la falsa testimonianza o deposizione. Una giornalista dell'AGI, in merito ai fatti del Pigneto, aveva dichiarato di aver assistito alla scena e di aver visto degli elementi rivelatisi poi infondati. Contro di lei, sicuramente, non saranno aperti fasciscoli nè ci saranno pendenze penali; ma ci aspettiamo almeno un provvedimento di sospensione o il deferimento da parte dell'ordine dei giornalisti.
Tratto da RinascitaLiberale .
I fatti di Pigneto stanno prendendo giorno dopo giorno contorni più inquietanti e pericolosi. La squadraccia fascista che aveva aggredito tre negozi gestiti da extracomunitari si è trasformata in un cinquantenne di sinistra, pregiudicato, esasperato da un furto commesso da un marocchino e da un gruppo di ragazzi, tra i quali anche uno di colore. Quindi, niente fascisti all'orizzonte. Eppure, come per i fatti di Verona e quelli della Sapienza, la stampa di sinistra, ha subito gridato al pericolo nero, al rigurgito di eversione nazifascista.
E' in atto una strategia della tensione ben chiara. Morto, per volontà di Veltroni e per la chiara sconfitta elettorale, l'antiberlusconismo militante, la sinistra è tornata sul suo altro cavallo di battaglia. Chi è contro di noi è fascista, che poi sia conservatore, liberale, cattolico, socialista o altro non importa. Simona Zappulla, proclamatasi testimone d'eccellenza dai fatti di Pigneto, infatti, ha raccontato in tempo reale gli avvenimenti di quel giorno. Lei era lì. Lei aveva visto tutto. Lei aveva visto le svastiche sulle sciarpe della squadraccia nazifasciata.
Simona Zappulla si è inventata tutto. Nessuna svastica, nessun fascio, nessuna squadraccia. Eppure è bastata la sua parola per rilanciare la propaganda sinistroide. Per far salire la tensione e gridare al pericolo fascista. Simona Zappulla è una bugiarda. Nulla di male, se non fosse una giornalista professionista. Ora, l'Ordine dei giornalisti intervenga! Non è tollerabile un utilizzo dei mezzi di stampa per fomentare una controviolenza inaccettabile. La libertà di stampa non è libertà di inventare pericoli inesistenti e di raccontare panzane. Simona Zappulla venga cacciata! Di giornalisti come lei l'Italia non ha bisogno
venerdì 30 maggio 2008
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