Blitz notturno dei militanti di Casapound a Minori. Ogni cittadino del villaggio di Torre, nella mattinata di Mercoledì 20, si è ritrovato un pallone appeso davanti la porta di casa, insieme ad un volantino che spiega: “L'amministrazione ve le racconta, noi le regaliamo: palle!”.
Uno striscione enorme, inoltre, sovrasta Minori dalla terrazza “Murtella”, vi si legge: “Tutte le strade portano a Torre”.
La protesta fa riferimento all'annosa questione legata alla strada interpoderale che gli abitanti del villaggio attendono invano da oltre 50 anni, costretti ancora oggi a condizioni tremende soprattutto per anziani e bambini, potendo raggiungere le proprie case solo affrontando rampe di 400 scalini.
Già nel 2009 gli attivisti di casapound dichiararono Torre una “repubblica indipendente” ed oggi a distanza di tre anni ritornano sulla polemica puntando il dito su l'amministrazione Reale, la quale nel periodo elettorale proprio del 2009 avrebbe rassicurato i torresi sull'imminenza della fine dei lavori, ancora una volta sospesi qualche mese fa a causa di un cambio di progetto.
“2009: Vi fecero credere che la strada era ormai vicina. 2012: Tra errori, incompetenza, poca chiarezza, favolette e promesse la strada è ancora un sogno lontano”, si legge nel volantino.
“Si assiste ancora nel terzo millennio ad un disagio arcaico per la popolazione del villaggio di Torre, aggravato dalla demagogia di questa amministrazione che risulta offensiva per l'intelligenza di chi vive sulla propria pelle un problema reale. Ancora arrivano fermi per un'opera incompleta da 50 anni, lo stesso arco di tempo in cui gli egiziani costruivano piramidi. I cittadini torresi non hanno bisogno ancora di bugie e contentini ma di una strada!”. Lo afferma Matteo Cobalto, responsabile del movimento Casapound in costa d'Amalfi, che conclude: “La stasi di Torre è la punta di uno scenario senza precedenti a Minori: conflitti d'interesse fin troppo evidenti, il pubblico è al servizio del privato mentre i minoresi pagano più tasse di sempre. La Regione affida 700.000 Euro ad associazioni o cooperative “parallele” all'amministrazione che li gestiscono senza nessuna trasparenza tra “zuppe” eclatanti. Un clima di disservizio e disagio per tutte le categorie: da un programma estivo ai limiti del comico, un campetto fermo per 9 mesi, un pontile inutilizzato, ad antenne di telefonia mobile che spuntano all'improvviso “per il bene del paese”.
Minori, 20 Giugno 2012.